DI FRANCESCO SENES
comedonchisciotte.org
bollettino n°2…
(forte suono di tamburo!) TAM! TAM! TAM! TAM! (pausa) TAM! TAM! TAM! TAM!
Qui radio Covid–19.
…l’invasione pandemica si estende!.. ripeto L’invasione pandemica si estende!..
…Gentiloni propone coronabond per obbiettivi “una copia del Mes”!..ripeto Gentiloni propone coronabond per obbiettivi “una copia del Mes”!..
…svuotano le carceri con i braccialetti elettronici!.. ripeto svuotano le carceri con i braccialetti elettronici!..
…quelli che sono dentro per decreto li fanno uscire fuori!.. ripeto quelli che sono dentro per decreto li fanno uscire fuori!..
…quelli che sono fuori per decreto li fanno andare dentro!.. ripeto quelli che sono fuori per decreto li fanno andare dentro!..
…il picco deve sempre arrivare!.. ripeto il picco deve sempre arrivare!..
…gli esperti sono inesperti!.. ripeto gli esperti sono inesperti!..
…gli esperti danno i numeri!.. ripeto gli esperti danno i numeri!..
…anche i numeri danno i numeri!.. ripeto anche i numeri danno i numeri!..
…il picco è a chiazze!.. ripeto il picco è a chiazze!..
…le mascherine devono essere obbligatorie!.. ripeto le mascherine devono essere obbligatorie!..
…la protezione civile ha inviato 600.000 mascherine ai servizi sanitari!.. ripeto la protezione civile ha inviato 600.000 mascherine ai servizi sanitari!..
…le mascherine non sono omologate!..ripeto le mascherine non sono omologate!..
…le mascherine vanno buttate!..ripeto le mascherine vanno buttate!..
…non ci sono abbastanza mascherine!.. ripeto non ci sono abbastanza mascherine!..
…è tutto improvvisato!.. è tutto improvvisato!..
…siamo abbandonati al virus!.. ripeto siamo abbandonati al virus!..
…i pronti soccorsi fanno paura e non ci va più nessuno!.. ripeto i pronti soccorsi fanno paura e non ci va più nessuno!..
…i pazienti muoiono in casa di svariate patologie!.. ripeto i pazienti muoiono in casa di svariate patologie!..
…i tamponi sono una chimera!.. ripeto i tamponi sono una chimera!..
…i sistemi di protezione sono una chimera!.. ripeto i sistemi di protezione sono una chimera!..
…la produzione dei DPI è casareccia e volontaria!.. ripeto la produzione dei DPI è casareccia e volontaria!..
…non ci sono ancora respiratori sufficienti!.. ripeto non ci sono ancora respiratori sufficienti!..
…le strade sono sanificate con acqua e acqua!.. ripeto le strade sono sanificate con acqua e acqua!..
…non si sterilizzano gli ambienti!.. ripeto non si sterilizzano gli ambienti!..
…non si usa l’ozono come sterilizzatore!.. ripeto non si usa l’ozono come sterilizzatore!..
…non si usa l’ozono come aerosol!.. ripeto non si usa l’ozono come aerosol!..
…non ne usciremo più!.. ripeto non ne usciremo più!..
…non usciremo più!.. ripeto non usciremo più!..
…non ci capiscono una mazza!.. ripeto non ci capiscono una mazza!..
(forte suono di tamburo!) TAM! TAM! TAM! TAM! (pausa) TAM! TAM! TAM! TAM!
…qui radio Covid 19 – passo e chiudo!
L’Istituto Superiore di Sanità in data 26 marzo 2020 ha approvato l’uso dell’Ozono come aerosol terapia nel contrastare lo sviluppo pandemico del coronavirus covid-19.
Al momento l’ozono in terapia contro il coronavirus può anche essere utilizzato come GAET (Auto Emo Trasfusione con Ossigeno-Ozono 30 mg/l). Inserito nel sangue e nei tessuti del paziente svolge un importante funzione di sterilizzazione prima e di aiuto poi alla riparazione delle lesioni polmonari post polmonitiche.
In Italia quando erano attivi i centri antitubercolari ricordiamo che in ogni studio dove vi era una contiguità con il paziente tubercolare erano inseriti degli ozonizzatori che sterilizzando continuamente l’ambiente impedendo la diffusione della malattia infettiva.
Purtroppo il grande difetto dell’ozono è quello di non consentire in modo sistematico di essere utilizzato solo per il coronavirus covid-19 ma anche per tutti gli altri virus e batteri e quindi non è possibile utilizzarlo con dei costi “così bassi”. Per il nostro Sistema Sanitario Nazionale queste sono “follie” non proponibili. Un ozonizzatore professionale costa in media 1200 euro. Mentre le macchine acquistabili on line e utilizzabili in casa o in un negozio o in un ufficio oscillano dai 20 ai 200 euro. La maggior parte di queste macchine sono prodotte in Cina e in Germania qualcosa in Italia nel Bergamasco.
Eppure fornirebbe grande aiuto l’uso dell’ozono in aerosol terapia non solo in ospedale ma anche in casa di pazienti in un quadro già compromesso. Ricordiamo che molti pazienti affetti da coronavirus covid-19 sono attualmente seguiti in sede domiciliare con l’uso di ossigenoterapia quindi anche in uno stadio piuttosto avanzato. Aggiungendo l’ozono all’ossigenoterapia potremmo in breve tempo risolvere il problema infettivo a questi pazienti.
Ma come si dice il tempo è galantuomo e prima o poi all’ozono terapia loro malgrado ci dovranno arrivare infatti non hanno alternative. A quel punto vedremo il cielo oscurare per il grande numero di avvoltoi, “pardon di avvocati” che come fameliche fiere intenteranno decine di migliaia di cause risarcitorie. Brutti tempi per la sanità e per chi la gestisce.
Nel caos previsionale sull’evoluzione epidemiologica della malattia, ogni esperto infatti ha la sua teoria sempre variabile di giorno in giorno. Si odono iniziali timide voci sulla riapertura delle attività produttive. Una riapertura graduale che prevede l’uso obbligatorio della mascherina. Era ora!.. Ben venga allora il modello Taiwan che ricordiamolo con 23 milioni di abitanti ha avuto ad oggi 42 casi di infezione da coronavirus covid-19 e 1 deceduto e non hanno chiuso nessuna attività. Ma le mascherine omologate come è noto non si trovano e se le trovi le puoi usare qualche giorno ma poi le devi cambiare. In effetti come aiuto umanitario ne abbiamo ricevute un po dalla Cina e un po dalla Russia.
E così mentre la Francia acquista dalla Cina 1 miliardo di mascherine, noi le produciamo in modo improvvisato con sartine volenterose che le confezionano gratuitamente per ospedalieri e altri operatori insieme ai calzari i copri capo i camici e i pantaloni, cercando almeno di evitare le normali invereconde protezioni normalmente realizzate con i sacchetti dell’immondizia. Si tratta di mascherine artigianali non omologate e dunque non valutabili da un punto di vista preventivo, per le quali i vari esperti affermano il tutto e il suo contrario. Eclatante è il caso che vede la distribuzione da parte della protezione civile di 600.000 mascherine attraverso l’ordine dei medici nelle varie regioni e il blocco della distribuzione dell’ordine dei medici per la mancanza di omologazione FFPP2.
Infine i respiratori ad oggi non sono ancora sufficienti come i posti per la terapia intensiva e questo con i numeri attuali. Ma se presumiamo che la diffusione dell’infezione che si è verificata nella regione Lombardia di diffonda a chiazze e con la stessa intensità nelle altre regioni italiane la già immane tragedia diventerà a ragione una “Tragedia Biblica”.
E mentre si discute sugli acuti problemi economici del paese ormai al collasso cronicamente abbandonato dagli scemi positivi politicanti vari locali e poi dall’Europa quindi dalla Germania che vuole gioiosamente speculare sulla sofferenza altrui con il Mes e la troika. Le prospettive future sono ancora peggiori. Se guardiamo infatti alla Cina che sembra non avere più contagi propri ma solo quelli di ritorno da altri paesi è comunque un paese bloccato.
Le buone notizie provengono invece da un virologo dell’Università di Padova il quale prevede un possibile riavvio delle attività produttive articolato su tre livelli:
Distribuzione di dispositivi di protezione individuale per gli operatori sanitari e per tutti i lavoratori. ( mascherine, guanti, camici, calzari)
Tamponi effettuati a tutto il personale aziendale. (per evitare il contagio e isolare in quarantena i casi positivi o fortemente sospetti)
Tracciabilità dei dipendenti attraverso l’uso di un app su di uno smartphone (come già applicato a Taiwan e poi ad altri paesi). In caso di positività di un paziente grazie all’app è rintracciabile in tutti i suoi spostamenti per essere selezionati tutti contatti avuti per porli in quarantena.
Quindi quello che in Italia resta in prospettiva solo un accattivante racconto di fantascienza e a Taiwan invece una realtà da grande sconforto la consapevolezza di essere in mano ad una classe digerente di scemo positivi che riesce solo a operare in un brodo di sciocchezze. Al momento come sappiamo infatti non ci sono mezzi di protezione sufficienti per i sanitari in tutta Italia e sopratutto ancora manca una strategia operativa per far produrre alle aziende italiane i mezzi necessari. Dipendiamo dall’estero e cioè dalla Cina. La delocalizzazione piace ancora e non si ipotizza nessun percorso valido per la produzione dei mezzi di protezione necessari in Italia.
Inoltre dobbiamo tenere conto dell’aspetto legale e assicurativo delle mascherine fai da te non omologate le quali se coinvolte in nuovi pazienti contagiati e questi riescano a dimostrare il loro coinvolgimento ad esempio attraverso la tracciabilità di una app sullo smartphone.
A questo punto vorrei ricordare Sant’Agostino d’Ippona dove nel De Trinitate afferma: I pensieri dei mortali sono timidi e sono incerte le nostre previsioni. Infatti il corpo che si corrompe appesantisce l’anima e la dimora terrena deprime il sentire che pensa molte cose. Difficilmente sappiamo valutare le cose che sono sulla terra, e quelle che sono sotto gli occhi le troviamo con fatica. Quelle che sono nei cieli poi, chi le ha indagate?
(per chi volesse approfondire De Trinitate)
Occorre metodo e coraggio dunque proviamo seppure timidamente a fare una previsione risolutiva:
Il modello proponibile è quello di Taiwan attraverso la realizzazione di una struttura ad hoc come ad esempio il COIP (Centro Operativo Italiano per la gestione Pandemica) dove la protezione civile, le strutture sanitarie pubbliche e private, la sicurezza pubblica e l’esercito se necessario affianchino il centro operativo.
Il COIP elabora dei modelli che devono poi essere prontamente operativi in caso di necessità. Come a Taiwan in caso di rischio pandemico la direzione della struttura può bloccare le frontiere porre dei limiti sanitari accertando lo stato di salute di tutti i passeggeri nei vari mezzi di trasporti aerei treni navi auto ecc…
Tutte le singole agenzie marittime di navigazione, aeree, ferroviarie e quant’altro devono avere un responsabile immediatamente operativo che in caso di necessità venga coordinato dal COIP. Il personale medico e paramedico deve essere già inserito nel personale delle varie agenzie di trasporto normalmente adibito a mansioni di valutazione e mantenimento della buona salute dei dipendenti. Tale personale viene poi affiancato da personale sanitario normalmente adibito al servizio ambulatoriale pubblico e privato preparato con vari corsi di formazione all’emergenza.
E’ necessario inserite nelle aziende sanitarie pubbliche delle aziende che che normalmente producono materiale sanitario necessario alla normale attività delle aziende sanitarie svincolandole da alcuna dipendenza. Tali aziende non solo elaborano il materiale di base ma producono la materia prima attraverso anche consociate sempre nazionali. In caso di necessità si bloccano le consegne estere (com’è avvenuto a Taiwan) per produrre ampie scorte nazionali e fronteggiare efficacemente la pandemia.
Le strutture che ospitano i pazienti devono essere di tre livelli. (Di strutture dismesse demaniali e comunque pubbliche in Italia ce ne sono una infinità).
a) Una per la quarantena controllata e monitorata da personale sanitario.
b) Una per lo stazionamento di pazienti con lievi-medi sintomi seguito da personale sanitario
c) Una ospedaliera per i pazienti gravi con un numero di almeno 10.000 posti letto predisponibili per la terapia intensiva con personale necessario sufficiente.
Ogni ospedale deve avere una struttura confinata con accessi propri non comunicante con le altre strutture ospedaliere al fine di per avere un contenimento totale delle patologie infettive e continuare la normale attività programmabile e di emergenza.
Tutta al popolazione che si trova in possesso di una smartphone deve obbligatoriamente essere dotata una app per la rintracciabilità attivabile anche da remoto per contenere il numero di contagi. App attivabile solo in casi di necessità sanitaria e nessun altro.
Predisporre aziende pubbliche a dipendenza della strutture sanitarie che producono farmaci essenziali per la normale attività ospedaliera e di emergenza come i tamponi e i reagenti sierologici in caso di necessità.
In caso di epidemia diffusa o pandemia tutti gli abitanti anche senza alcun sintomo devono avere i mezzi di protezione idonei come mascherine, guanti, camici monouso forniti gratuitamente dallo stato italiano e distribuiti capillarmente dalla Protezione Civile per il tempo necessario.
Tutte le aree confinate pubbliche o private dalle abitazioni ai mezzi di trasporto alle strutture di confinamento per la quarantena e per i pazienti con sintomi lievi, medi e le strutture ospedaliere devono essere attrezzate con sterilizzatori (ozonizzatori) per il confinamento continuo della patologia infettiva.
La direzione del COIP è affidata a un medico specializzato in igiene che abbia una pluriennale comprovata attività nella gestione reale delle patologie infettive. Il suo ruolo è quello di seguire i protocolli già redatti e nel caso lo ritenga utile può riunire la commissione che ha redatto i protocolli per aggiornarli e migliorali.
La commissione è composta da personale di comprovata esperienza specifica svolta sul campo in Italia e all’estero in ogni attività richiesta dal programma.
Le modifiche sostanziali del programma quali ad esempio spostare la produzione farmacologica e di emergenza dalle strutture pubbliche a quelle private deve essere comprovata pubblicamente da un referendum popolare propositivo o negativo.
Come si può vedere non è poi così difficile realizzare un progetto che può far fronte a situazioni eccezionali come una pandemia con la realizzazione di una struttura che fornisca soluzioni pronte e concrete come a Taiwan, unico modello ad oggi vincente contro il Coronavirus covid-19. Un modello che non verrà mai messo nella giusta luce in quanto emetterebbe la limpida diafania dell’inesistente politica italiana rappresentata da scaldabanchi scemo positivi franco e crucco dipendenti.
Purtroppo sappiamo anche e bene che una struttura di questo tipo o simile in Italia non verrà mai realizzata. Continuano a dire che non ci sono i soldi e che non ce lo possiamo permettere. I nostri soldi i politici scemo positivi li hanno dati al Mes, ben 58 miliardi che se ora rivolgiamo ci troviamo al governo la Troika con tutte le conseguenze disastrose che conosciamo, e queste ben maggiori del coronavirus covid-19.
Infine vorrei farvi riflettere su un passo di Dietrich Bonhoeffer tratto dalla Fragilità del Male (scritti inediti) dove troviamo:
“…la stupidità è un nemico del bene assai più pericolosa della malvagità. Contro il male si può protestare, si può smascherarlo… Ma contro la stupidità siamo disarmati. La stupidità è la privazione dell’indipendenza interiore dell’individuo sopraffatto dall’idea della potenza. Divenendo in tal senso strumento privo di volontà, lo stupido è capace di commettere qualsiasi male e non riconoscerlo come tale…
Il cristianesimo resiste o fallisce con la sua protesta rivoluzionaria contro l’arbitrio e la superbia del potente, con la sua difesa del povero. Credo che i cristiani facciano troppo poco, e non troppo, per rendere chiaro questo concetto.”
Francesco Senes
03.04.2020