Un video motivazionale per i suoi dipendenti, “confezionato” dal noto e potente imprenditore della comunicazione Urbano Cairo, padrone anche del Corriere della Sera e dell’emittente televisiva La 7, ha svelato ancora una volta il segreto di Pulcinella e cioè che il capitalismo non si ferma di fronte e niente e nessuno e fa di ogni occasione positiva o negativa che sia, una possibilità di guadagno. Cairo che gongola, si frega le mani e snocciola le meravigliose performance del suo gruppo ai tempi del coronavirus, ha un chè di surreale o altro, meglio identificato nelle parole del comico Natalino Balasso in un video di risposta, che con la sua maniera colorita ha azzeccato in pieno la problematica dell’agghiacciante intervento di Cairo. Come suggerisce anche lo stesso Balasso, sarebbe bello se almeno i suoi dipendenti, magari quelli di spicco che imperversano quotidianamente sui mezzi di informazione, si dissociassero, si scusassero, ma a quanto pare, pecunia non olet, mai.
Del resto di cosa scandalizzarsi? E’ la normalità, infatti il capitalismo è una guerra di tutti contro tutti senza mezzi termini dove vince il più forte, il più scaltro e soprattutto il più cinico, quello che riesce a sconfiggere più concorrenti possibili, come in un video game. E le ragioni che ha indicato Cairo, difendendo successivamente il suo intervento video, su cui sono piovute pesanti critiche, sono una pezza peggiore del buco perchè praticamente ha fatto il copia incolla delle solite difese di Berlusconi (suo ex datore di lavoro), dei suoi affari. La scusa fotocopia è sempre la stessa: ho dato lavoro alle persone, devo salvaguardare la loro occupazione e non interferisco nelle linee editoriali dei programmi delle mie emittenti televisive o dei giornali di mia proprietà. Praticamente un santo che fa tutto per amore del prossimo; peccato che nel video motivazionale parlasse solo di soldi ed entrate, altro che posti di lavoro…
Come se poi dare lavoro, non importa cosa, come e perché, fosse di per sé atto buono e giusto, per il quale tutto è concesso e scusato. Se dare lavoro significa non avere alcun valore tranne quello monetario, allora si preferisce che persone del genere non diano lavoro a nessuno. O anche che nessuno lavori per persone del genere ma ovviamente qui entriamo nel campo della fantascienza.
Vedere questo imprenditore della comunicazione rallegrarsi dei fiumi di soldi che gli arriveranno dalle inserzioni da soggetti vari grazie al momento in corso per promuovere i loro affari, ci fa apprezzare ancora di più la nostra scelta di non voler ricevere sponsorizzazioni da simili finanziatori e di non fare quel tipo di informazione gestita da chi gongola perché vede salire i suoi guadagni in una situazione di difficoltà o di emergenza del paese. Noi siamo microscopici di fronte a questo gigante ma la nostra etica vale più di tutto il suo impero.