Non voglio dire che il Covid-19 sia il risultato di una pianificazione lucida e programmata, per quanto ci sarebbero elementi che lo farebbero pensare (perché c’è una storia di crimini programmati lucidamente, con provocazioni mondiali per raggiungere certi fini, a partire dall’11 settembre al Golfo del Tonchino). Non abbiamo la possibilità di dire al pubblico che c’è stato un criminale disegno. Però quando il coltello è capitato nelle mani di chi sa maneggiarlo, lo hanno sempre utilizzato per i propri scopi. Si dovrebbe parlare di un complotto che fa uso di un virus che sconvolga il mondo e che ridisegni l’assetto geopolitico nonché il quadro dei rapporti di classe. La storia ci dirà che questo coltello verrà utilizzato per degli scopi che si sono sempre ripromessi le élite, cioè arrivare ad un potere assoluto, totalitario. Ristabilire un nuovo paradigma sociale, che veda una riduzione dell’autonomia dell’autodeterminazione da parte delle masse, e una concentrazione di potere e di ricchezza al vertice. Al vertice vediamo nuovi protagonisti, tutti quelli che hanno il controllo della salute come l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i medici, i ricercatori. Una categoria laica che sta scalando le posizioni del potere e del prestigio prendendo il posto della Chiesa, che si è sempre data per fine il controllo su vita, salute e morte delle persone.
Un’altra categoria emergente sono i militari, la polizia, gli apparati di sorveglianza sociale, soprattutto in quei paesi dove si è riusciti a coltivare una popolazione di reclusi e spaventati. Questa coalizione di forze scientifiche, religiose e militari assume oggi un ruolo fondamentale per consolidare questa nuova architettura politico-sociale, facendo 100 passi avanti contro la democrazia (per poi, magari, fare un passo indietro per dare l’impressione che si torni alla normalità, alla democrazia). Nell’Olimpo dei dominanti poi ci sono i media. Agiscono unanimemente, nessuna voce fuori dal coro. Il minimo di critica non c’è. Non si fa parlare alcuna voce dissidente. Abbiamo il caso impressionante contro la sola voce dell’unanimismo mediatico, ovvero la dottoressa Gismondo, diffidata da un trio di virologicari all’Oms, tra i quali il noto Roberto Burioni, per aver detto “stiamo tranquilli, è un’influenza come in tutte le stagioni, i dati sui morti e sui contagi sono falsificati, sono assommati in un unica lista mortuaria”, ribadendo delle cose che all’estero il grandissimo virologo tedesco Wolfgang Wodarg ha spiegato, ed è stato ascoltato. A questa straordinaria ricercatrice, direttrice del reparto di virologia dell’ospedale Sacco di Milano, ovviamente pubblico, è stata addirittura indirizzata una diffida legale. I media, quindi, consolidano questo nuovo aspetto del pensiero unico.
Decenni di politiche di austerità, hanno messo la sanità italiana in ginocchio. Anche i governi di sinistra hanno contribuito. Ora sembrano tutti contro le politiche liberiste. Gli indirizzi economici? Cambieranno in peggio. Acquisiti certi risultati che si possono dedurre dalle strade vuote, dalla popolazione intera reclusa in gabbie neanche più virtuali, le élites non rinunceranno a queste conquiste. Come i vampiri, una volta assaggiato il sangue, non sopravviverebbero se dovessero rinunciarvi. Quel coltello che gli è capitato tra le mani permetterà di recidere qualsiasi velleità rivoluzionaria, alternativa, antagonista. La crisi economica sarà spaventosa e come quella del 2008; una minoranza delle grandi banche, delle camarille degli investitori e delle multinazionali faranno guadagni spaventosi, con corrispondente ulteriore impoverimento della restante parte dell’umanità.Basta già pensare a cosa produrrà questa reclusione. Miliardi di persone chiuse in casa che ne usciranno menomate, in depressione, obese e senza difese immunitarie, dal momento che non hanno avuto il beneficio del sole che assicura la vitale vitamina D, senza movimento per settimane se non mesi, senza rapporti sociali.
E pensare che mentre la popolazione deve rinchiudersi tra quattro mura, rinunciare alla luce del giorno, all’aria pulita della natura, i carabinieri beneficiano di una direttiva che gli ordina di stare in mutande per almeno 30 minuti del giorno, al sole. Tutti noi reclusi, dietro a virtuali sbarre; e loro, che hanno il compito di sorvegliarci e di punirci, al tepore e alla luce del sole. Una discrepanza che dice già tutto sullo Stato prossimo venturo. Ci guadagneranno le case farmaceutiche, la classe medica e farmaceutica che ha perso la sua verginità (e non da oggi), ma assurge a nuovo supporto del potere grazie alla visibilità e autorevolezza che ha assunto nel dettare alla politica quanto ritiene opportuno. Un potere decisionale che passa dalla politica degli eletti ai tecnici. Avevano cominciato con Monti. Poi, certo, c’è la Cina. Tocchiamo un nodo cruciale. Il virus si è diffuso a Wuhan, una regione dove si concentra un massimo della più inquinante industria cinese, come la nostra Lombardia, con effetti spaventosi dal punto di vista della contaminazione da polveri sottili, letali per la funzione respiratoria. Wuhan è anche la regione dove si è concentrata la sperimentazione della connessione 5G che opera con onde cortissime che richiedono migliaia di antenne e satelliti che ci bombardano con onde elettromagnetiche.
(Fulvio Grimaldi, dichiarazioni rilasciate a Massimo Mazzucco per l’intervista “Il Covid-19 è un coltello che è finito nelle mani delle élite per raggiungere un loro vecchio scopo: arrivare ad un potere assoluto e totalitario”, pubblicata su “Luogo Comune” il 5 aprile 2020).
Tocchiamo un nodo cruciale. Il virus si è diffuso a Wuhan, una regione dove si concentra un massimo della più inquinante industria cinese, come la nostra Lombardia, con effetti spaventosi dal punto di vista della contaminazione da polveri sottili, letali per la funzione respiratoria. Wuhan è anche la regione dove si è concentrata la sperimentazione della connessione 5G che opera con onde cortissime che richiedono migliaia di antenne e satelliti che ci bombardano con onde elettromagnetiche.