Negli Stati Uniti alcuni governatori sono pronti a ripartire

I governatori della Georgia, del Tennessee e del South Carolina hanno presentato dei piani per mettere fine al blocco delle attività economiche.

Brian Kemp, governatore della Georgia, ha annunciato che alcune attività economiche finora considerate non essenziali riapriranno il 24 aprile. Non sarà cancellato il decreto che impone il distanziamento sociale, ma luoghi come palestre, sale da bowling e saloni dei parrucchieri potranno aprire a patto di rispettare le distanze e le norme di sicurezza. I ristoranti potranno riaprire dal 27 aprile con le stesse regole. Le persone “fragili dal punto di vista medico” saranno incoraggiate a restare in casa.

Bill Lee, il governatore del Tennessee, e Henry McMaster, del South Carolina, hanno annunciato provvedimenti simili.

I tre stati hanno in comune il fatto di essere guidati da governatori repubblicani molto fedeli a Donald Trump. Negli ultimi giorni il presidente ha incoraggiato gli stati che hanno un livello “meravigliosamente basso” di contagi a far ripartire l’economia, e ha detto di voler mettere fine al lockdown gradualmente in tutto il paese a partire dalla prima settimana di maggio.

Operatori sanitari e scienziati hanno espresso dubbi su questo approccio, perché rischia di causare una seconda ondata di contagi. Un rapporto appena pubblicato da alcuni ricercatori di Harvard sostiene che per riaprire in sicurezza una parte dell’economia entro la fine di luglio gli Stati Uniti dovrebbero riuscire a fare cinque milioni di tamponi al giorno entro l’inizio di giugno. Per riaprire le attività economiche del tutto dovrebbero fare 20 milioni di tamponi al giorno. Finora gli Stati Uniti sono riusciti a fare meno di quattro milioni di test in tutto.

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