Sciopero di specializzandi e specializzande dell’ospedale di Padova

Si sta svolgendo in queste ore l’astensione collettiva degli specializzandi dell’ospedale di Padova, accusati di esser fonte di contagio da parte del Direttore Sanitario dell’azienda ospedaliera dell’università di Padova. “Questi sono i soggetti che nel momento in cui si inseriscono nell’Ospedale creano maggiore pericolo. Difatti […] sono stati gli specializzandi a metterci in difficoltà”, queste le parole del Direttore Daniele Donato.

Gli specializzandi e le specializzande di Padova hanno fin da subito preteso le scuse del Dott. Donato; parliamo, infatti, di un settore già precario, sfruttato e inascoltato della sanità, messo in difficoltà da confronti richiesti all’azienda sanitaria per anni e mai accolti e che in questo momento viene anche spregevolmente accusato di aver diffuso il contagio.

In questo momento stanno scioperando quasi un migliaio di specializzandi. In alcuni reparti l’adesione alla sospensione è stata totale, in altri – dove astenersi totalmente non è stato possibile – è stata messa in campo una protesta social sotto forma di foto davanti agli ospedali con frasi solidali ed hashtag (esempio: io mi cambio in corridoio, ci cambiamo in 15 in pochi metri quadri, qualcuno ha una mascherina?, le divise sporche le lavo in casa, #r_esistiamo, #medicinonuntori,#schiavizzandi #piututele e così via).

Le testimonianza da parte di singoli specializzandi e dei portavoce di FederSpecializzandi parlano delle condizioni in cui per settimane questi operatori sanitari hanno lavorato, senza tutele, senza Dpi, a contatto con pazienti con sintomi riconducibili al Covid-19, ma ancora non sottoposti a tampone. Se questi sanitari dovessero essersi contagiati, certo non è stato per loro leggerezza, ma per le condizioni in cui si sono ritrovati a lavorare.

Abbiamo intervistato Andrea, uno dei specializzandi in sciopero.

Alleghiamo, di seguito, il comunicato stampa di MeSPad FederSpecializzandi Padova.

(MESPAD SPECIALIZZANDI PADOVA): PROCLAMAZIONE ASTENSIONE DALLE ATTIVITÀ

In seguito alle dichiarazioni del Direttore Sanitario espresse via web in data 01.05.2020, le nostre richieste sono state semplici: le scuse formali e pubbliche, la smentita del contenuto delle dichiarazioni ed un incontro urgente per chiarimenti e confronto.

Le scuse del Dr. Donato sono state parziali e non adeguate alla gravità di quanto dichiarato, che lascia ben poco spazio a fraintendimenti. Confermando una modalità ormai reiterata, non è giunta neppure risposta alla nostra richiesta di incontro.

Per la grave offesa ricevuta pubblicamente e la frattura ormai insanabile, aggravata dall’assenza di risposta, la maggior parte degli Specializzandi è risultata favorevole all’ASTENSIONE DALLE ATTIVITÀ FORMATIVE professionalizzanti indetta a partire dalle ore 8.00 del 04/05/2020, garantendo per il bene dei pazienti i servizi di emergenza e nelle aree COVID, non sopperibili dal personale dipendente.

In merito alla veridicità dei dati riportati nella dichiarazione del Dr. Donato, chiediamo che venga avviata un’indagine ufficiale per ricostruire l’origine dei contagi tra il personale medico in formazione di AOUPD. Dire che solo uno specializzando sarebbe stato contagiato nell’esercizio della professione, e lasciar presagire che la restante parte abbia contratto l’infezione per propria superficialità e negligenza, è inesatta e negherebbe il rischio professionale a cui tutti siamo stati esposti. L’evidenza di una dichiarazione mendace dovrebbe portare a seri provvedimenti sia da parte della Direzione generale che dell’Ordine professionale.

Pretendiamo inoltre un incontro urgente con la direzione dell’Azienda Ospedaliera, richiesta caduta ripetutamente nel vuoto e che ora diventa imprescindibile ottenere. Non si tratta solo di chiarire gli eventi che hanno portato a questo estremo gesto di protesta, ma servirà per rispondere e dare garanzie sulle molteplici decisioni dell’Azienda che si sono susseguite negli anni e si ripercuotono pesantemente sul nostro percorso di formazione.

Queste dichiarazioni sono la punta dell’iceberg di ciò che gli Specializzandi hanno subito negli ultimi anni, trovandosi a venire identificati come studenti o lavoratori a seconda della convenienza del momento, senza però vedere riconosciute le garanzie e la sicurezza sul lavoro, basilari per la nostra tutela e quella dei pazienti che curiamo. Tutto ciò in aggiunta all’impossibilità di usufruire di spazi adeguati né dei servizi minimi normalmente garantiti a chi, come noi, presta servizio in ambito sanitario.

Se non verrà convocato un incontro urgente da parte dell’Azienda, ci riserviamo di proseguire ed ampliare ulteriormente la nostra astensione.

MeSPad – Medici Specializzandi Padova”

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