Il lavoro è la chiave di volta per una trasformazione in positivo della società

Il lavoro nella vita delle persone è secondo solo al sonno in fatto di tempo impiegato, anche se i fattori si stanno invertendo visto che le persone lavorano sempre di più e dormono sempre di meno. Che lavoro facciamo determina anche direttamente che società costruiamo, ecco perché se vogliamo costruire una società con valori etici ed ambientali è importante fare un lavoro che li rispecchi.

Lavorare in un settore o per qualcosa che va contro l’etica o l’ambiente e poi magari fare il volontario in qualche organizzazione meritevole, praticamente elide il proprio contributo dato con convinzione e impegno. Perché quindi non fare in modo che l’impegno, la passione di aiutare disinteressatamente gli altri, l’etica, l’ambiente diventino il nostro lavoro? Si pensa sia difficile? Che non si possa? Eppure tanti lo hanno fatto e lo fanno, non sono morti di stenti e solitamente sono molto più soddisfatti di fare un lavoro in linea con i propri principi piuttosto che contro di essi.

E questo è quello che facciamo noi da sempre come associazione PAEA e che proponiamo da molti anni nei nostri tanti corsi di formazione fatti anche assieme al Parco dell’Energia Rinnovabile. Corsi dove si spiega alle persone come cambiando il lavoro si può cambiare la propria vita e di conseguenza cambiare in meglio la società in cui si vive proprio per lo stretto collegamento che c’è fra questi ambiti.

Se per esempio lavoro nel settore dell’agricoltura biologica, favorirò delle scelte economiche ed ambientali di un certo tipo che a loro volta si ripercuoteranno positivamente su tutto il resto. Se elimino gli sprechi, che siano energetici, alimentari, economici e allo stesso tempo aumento la mia autosufficienza, risparmierò molti soldi e di conseguenza avrò meno bisogno di lavorare e avrò più tempo a disposizione. Tutto è collegato e il lavoro è la chiave di volta per la trasformazione in meglio della società. Il vero voto lo si esplica infatti con le scelte che si fanno quotidianamente tra cui il lavoro è una di quelle fondamentali

Quindi l’obiettivo non è cambiare genericamente lavoro, non importa facendo cosa ma agire con consapevolezza, perché se il mio successo, la mia felicità determinano l’insuccesso o l’infelicità di qualcun altro e la rovina del mondo in cui viviamo, allora non si sta cambiando in meglio ma si stanno solo calpestando gli altri e la società. Chiedersi quali conseguenze hanno i nostri gesti quotidiani e il nostro lavoro è il primo passo verso un cambiamento in positivo che allo stato delle cose attuale non può più essere rimandato.

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L’OPPORTUNITA’ A PORTATA DI MANO

Al PeR torna il workshop “Cambiare vita e lavoro. Istruzioni per l’uso”

con Alessandro Ronca e Paolo Ermani: 4 e 5 luglio

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