Immaginiamo per assurdo che un cittadino pubblicamente affermi che per una determinata azione ci vogliono i carri armati e i lanciafiamme. Apriti cielo, si griderebbe subito al vile attacco terroristico, ci sarebbe una mobilitazione nazionale contro l’eversione, appelli di tutte le forze politiche e sociali per respingere la barbarie, fiumi di inchiostro dei media contro il nuovo terrore e via di questo passo. Eppure frasi inaudite del genere le hanno pubblicamente affermate due politici, nemmeno poco in vista o di secondo piano, bensì il candidato alla guida della regione Toscana Giani e l’attuale presidente della regione Campania De Luca, entrambi facenti parte del PD.
Il primo in riferimento al fatto che gli inceneritori lui li farà anche con i carri armati, il secondo dicendo che chi avesse organizzato feste di laurea in periodo di coronavirus sarebbe stato “gentilmente trattato con il lanciafiamme. Ma come è possibile che persone che rappresentano le “sacre” istituzioni, che dovrebbero dare l’esempio, possano esprimersi in questo modo?
Chissà, forse il potere, la visibilità, la supposta importanza che si attribuiscono, li ha convinti che possono dire e fare qualsiasi cosa, tanto sono al di sopra di tutto e tutti. Che poi in Italia in teoria esista una democrazia dove le persone non si convincono con carri armati e lanciafiamme per loro è un dettaglio trascurabile.
I due rappresentanti del PD sono esponenti della solita casta che vive un mondo a parte dove non alberga nemmeno il buon senso o la misura e dove piace la modalità sceriffo tanto cara a quei leghisti che lo stesso PD ha spesso criticato ma con i quali si associa volentieri pur di fare cassa elettorale o gli interessi di questo o quel potentato, come nel caso degli inceneritori.
Fra destra o sinistra la politica è molto simile perché entrambe difendono un sistema come quello della crescita infinita che per sua stessa natura è uno schiacciasassi che asfalta tutto quello che trova sul cammino.
Per chi avesse l’ardire di difendere gli ultimi centimetri quadrati di ambiente e di cervello ancora non asfaltati, ci penseranno carri armati e lanciafiamme a rimettere le cose a posto. Infatti le persone per questi politici sono esclusivamente degli idioti incapaci di intendere e di volere e come tali vanno trattati, con le buone o con le cattive.
Ma lo scontro sarà sempre più forte perché la natura ci sta presentando il conto della nostra follia e da una parte c’è chi vuole spingerci con ogni mezzo fino al baratro e dall’altra c’è chi si oppone al suicidio collettivo e si ostina a ragionare con la propria testa e difendere quel che resta della natura e della propria dignità.
Forse è il caso che politici che si esprimono in questo modo tornino a giocare alla guerra con il Risiko dove potranno schierare tutti i carri armati che vogliono oppure si divertano con i soldatini lanciafiamme e lascino così in pace persone e ambiente che non hanno bisogno né di questi linguaggi, né di queste persone.
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Cominciamo intanto a promuovere il cambiamento dal basso, nel nostro quotidiano, su di noi e intorno a noi.
L’opportunità esiste, è un’esperienza di forte impatto: il 4 e 5 luglio Paolo Ermani e Alessandro Ronca terranno al PeR, il Parco dell’Energia Rinnovabile, il corso “Cambiare vita e lavoro. Istruzioni per l’uso”