Il mondo di Bill Gates: la rivoluzione verde, il controllo a distanza delle nascite, i preservativi intelligenti, il latte materno ad alta tecnologia, l’acqua potabile dalle feci e molto altro ancora.
Di Maria Heibel (nogeoingegneria.com)
Quando le più influenti multinazionali, i maggiori investitori istituzionali al mondo, tra i quali BlackRock e Goldman Sachs, le Nazioni Unite, la Banca Mondiale, la Banca d’Inghilterra e altre banche centrali della BRI si schierano per promuovere una cosiddetta Agenda Verde, è tempo di guardare dietro le quinte.
Frederick William Engdahl
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Nel 2006 la Bill & Melinda Gates Foundation e la Rockefeller Foundation hanno creato la Alliance for a Green Revolution in Africa (AGRA), organizzazione per lo sviluppo in Africa, “basata su una visione condivisa secondo cui investire nell’agricoltura è la via più sicura per ridurre la povertà e la fame in Africa. AGRA si basa sulle lezioni apprese durante quasi un secolo di lavoro sullo sviluppo agricolo e sulla povertà rurale. L’iniziativa mirava ad affrontare il problema dell’agricoltura africana attuando un uso più diffuso di varietà di colture ad alto rendimento. Il lavoro supplementare si sarebbe concentrato sulle combinazioni di sementi produttive, sull’aggiunta di nutrienti per il suolo da fertilizzanti migliorati e sul coinvolgimento degli agricoltori nell’allevamento, nei test e nella selezione di sementi adatte alle varie regioni dell’Africa” spiega la Rockefeller Foundation .
Sono quindi passati 14 anni. Secondo uno studio recentissimo, la situazione di molti piccoli agricoltori è molto peggiorata. Lo studio “False promesse: L’Alleanza per una rivoluzione verde in Africa (AGRA)” , che può essere scaricato qui è pubblicato da: Biba (Kenya), Bread for the World (Germania), FIAN Germany, Forum on the Environment and Development (Germania), INKOTA (Germania), IRPAD (Mali), PELUM Zambia, Rosa Luxemburg Stiftung (Germania e Sudafrica), Tabio (Tanzania) e TOAM (Tanzania). Un documento di lavoro di Timothy A. Wise, pubblicato dal Global Development and Environment Institute della Tufts University, è disponibile qui: https://sites.tufts.edu/gdae/files/2020/07/20-01_Wise_FailureToYield.pdf
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ALLEANZA PER UNA RIVOLUZIONE VERDE IN AFRICA (AGRA)
AGRA è stata creata grazie a una partnership tra la Fondazione Gates e la Fondazione Rockefeller. Il suo programma di punta per la politica dei Semi dell’Africa sostiene la produzione e l’adozione delle cosiddette varietà “migliorate” di semi, mentre il Soil Health Program è incentrato sui fertilizzanti.
AGRA è stata controversa sin dall’inizio. Molti gruppi di agricoltori nel continente si sono opposti attivamente all’iniziativa, sottolineando gli impatti ambientali e sociali negativi della prima rivoluzione verde in Asia e in America Latina.
L’inizio della rivoluzione verde si fa comunemente risalire al 1944, quando la Rockefeller Foundation fondò un istituto per incrementare la produttività agricola delle fattorie messicane.
Nota a parte: Henry Kissinger sentenziò all’epoca: «Chi controlla il petrolio controlla le nazioni, chi controlla il cibo controlla le popolazioni». Rockefeller offrì a Kissinger di lavorare nella Fondazione Rockefeller con il titolo di direttore degli studi speciali. L’uomo che lanciò Kissinger nella politica governativa fu Nelson Rockefeller, miliardario, persona di potere e di grande prestigio, repubblicano e collaboratore del presidente Eisenhower.
Dalla fondazione di AGRA nel 2006, scienziati e leader mondiali hanno acquisito una crescente consapevolezza dei limiti dei sistemi agricoli ad alta intensità.
Nel 2019, un gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici ha documentato i molti modi in cui l’agricoltura industrializzata contribuisce al caos climatico (per loro “cambiamento climatico”). Sì, l’agricoltura intensiva influenza fortemente l’equilibrio della biosfera, e quindi il tempo e il clima. Inoltre c’è una importante connessione con la realtà delle manipolazioni meteorologiche: ci sono valanghe di brevetti, progetti, dati e fatti che sono tuttora argomento tabù.
La Bill & Melinda Gates Foundation è diventata uno dei principali attori dell’“aiuto internazionale all’agricoltura”. Solo nel 2015, la fondazione ha distribuito oltre 450 milioni di dollari in sovvenzioni per l’agricoltura e lo sviluppo in tutto il mondo. La fondazione è nota per l’utilizzo del suo denaro per promuovere l’agricoltura “verde”.
La “rivoluzione verde” in Africa ottenne risultati ben precisi, vennero diffusi semi ibridi dalle rese molto alte ma con due caratteristiche peculiari: la prima è che questi semi non si riproducono e la seconda che dipendono, per la loro crescita e protezione, dal massiccio utilizzo di sostanze chimiche: fertilizzanti, pesticidi, anticrittogamici, ecc. Il tutto rigidamente brevettato. Di conseguenza il contadino viene a dipendere dalle multinazionali per l’acquisto dei semi, e per quello dei prodotti chimici, in altre parole, da Monsanto, Sygenta, Dupont e dagli altri soliti noti.
In pratica AGRA favorisce l’acquisizione dell’agricoltura africana da parte delle grandi aziende. Questo programma quindi va in gran parte a beneficio delle aziende agricole che dominano i mercati. La Fondazione Gates investe nelle stesse aziende che sostiene attraverso i suoi programmi di sviluppo, tra cui appunto Monsanto, BASF, Coca-Cola, PepsiCo, Unilever e molti altri.
AGRA ha anche influenzato la revisione delle leggi sulle sementi in Africa e gestisce alcune delle sovvenzioni della Gates Foundation alle associazioni africane sostenendo gli interessi delle grosse aziende sementiere private.
Le pressioni di AGRA per introdurre leggi sulle varietà vegetali e diritti di proprietà intellettuale, a scapito delle piante tradizionali, l’uso e lo scambio di varietà di sementi di cui viveva la maggior parte degli agricoltori, li ha costretti a dipendere dalle sementi commerciali.
Molti progetti di ricerca sugli organismi geneticamente modificati (OGM) sono rivolti al mercato africano: Gates ha finanziato il progetto Water Efficient Maize for Africa, una collaborazione di ricerca con la Monsanto che ha intrapreso sperimentazioni sul campo in Kenya e cerca di facilitare l’accettazione delle colture geneticamente modificate in Africa. Gates ha anche concesso milioni di dollari alla African Agricultural Technology Foundation (AATF), che coordina la ricerca sulle biotecnologie ed è un potente sostenitore degli OGM nel continente. Diverse sovvenzioni della Gates Foundation sono specificamente orientate verso il patrocinio dell’AATF a favore delle biotecnologie agricole.
In una tavola rotonda della Banca Mondiale nella primavera del 2016, Bill Gates ha accusato i sistemi normativi dei Paesi in via di sviluppo di scoraggiare gli investimenti e ha sostenuto la “condizionalità delle competenze” per guidare le loro scelte di sviluppo. Questa visione è alla base del sostegno del BMGF al progetto della Banca Mondiale Enabling the Business of Agriculture (Abilitare il business dell’agricoltura), un progetto lanciato nel 2013 per valutare i Paesi in via di sviluppo in base al modo in cui facilitano il business in agricoltura. Nel 2015, oltre il 12% delle sovvenzioni della Gates Foundation per l’agricoltura (56 milioni di dollari) è stato destinato a programmi di politica e di advocacy, indicando l’intenzione della Fondazione di influenzare la storia dello sviluppo dell’agricoltura e dell’alimentazione.
Con una ricchezza personale che supera il PIL della maggior parte dei Paesi africani, è probabile che gli aiuti pro-business di Bill Gates reprimano le voci dei contadini nelle strategie agricole africane. Per maggiori informazioni, consiglio il rapporto dell’Oakland Institute: The Unholy Alliance, Five Western Donors Shape a Pro-Corporate Agenda for African Agriculture.
https://www.oaklandinstitute.org/sites/oaklandinstitute.org/files/olob-bmgf-factsheet.pdf
“La storia dell’ingegneria genetica e dei brevetti sulle piante e sugli altri organismi viventi non può essere compresa senza avere studiato la storia dell’evoluzione del potere in America nei decenni successivi alla seconda guerra mondiale. George Kennan, Henry Luce, Averell Harriman e, soprattutto, i quattro fratelli Rockefeller hanno creato il settore multinazionale dell’agribusiness e hanno finanziato la “rivoluzione verde” in campo agricolo dei Paesi in via di sviluppo, allo scopo, tra le altre cose, di creare nuovi mercati per i loro prodotti petrolchimici – come i fertilizzanti – oltre che di imporre la dipendenza dalle loro fonti energetiche. Le loro gesta sono inscindibili dalla storia attuale degli organismi geneticamente modificati.” scrive F. William Engdahl, autore del libro “Agri-business. I Semi della Distruzione” (https://www.nogeoingegneria.com/motivazioni/cibo/dal-controllo-del-cibo-al-controllo-del-mondo/).
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BILL GATES SOSTENITORE DEGLI OGM
Bill Gates ha una visione molto ottimista e spiega il perché del suo sostegno all’ingegneria genetica in un’intervista a Rebecca Blumenstein del Wall Street Journal:
“Quelli che sono chiamati OGM si fanno cambiando i geni della pianta, e si fa con una procedura di sicurezza molto accurata, e sarebbe abbastanza incredibile perché ridurrebbe la quantità di pesticidi necessari, aumenterebbe la produttività, potrebbe aiutare con la malnutrizione ottenendo la fortificazione di vitamina. E così penso, per l’Africa, questo sta andando a fare una differenza enorme, soprattutto mentre affrontano il cambiamento climatico” (Articolo: Bill Gates: GMOs in Africa represent second round of the green revolution (https://gmoanswers.com/article-bill-gates-gmos-africa-represent-second-round-green-revolution).
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LE RELAZIONI TRA LA FONDAZIONE GATES E LA MONSANTO
Ci si chiedeva nel 2010:
Per quale motivo la Gates Foundation sta investendo la bellezza di 23.1 milioni di dollari nella Monsanto? Dallo scorso agosto, quando il portfolio degli investimenti della fondazione è stato pubblicato, la Gates Foundation è stata sottoposta all’attacco degli attivisti per aver investito nel gigante degli OGM i suoi profitti di quest’anno, anche se, a ben guardare, la Community Alliance for Global Justice (CAGJ) sono anni ormai che tiene d’occhio i legami tra la Monsanto e la fondazione di Gates.
Esempi di tali legami li troviamo direttamente nei comunicati CAGJ:
“alcuni beneficiari (nel dettaglio circa il 70% dei beneficiari in Kenya) dell’Alliance for a Green Revolution in Africa (AGRA), considerata dalla fondazione di Gates la sua faccia africana, lavorano direttamente con Monsanto su progetti di sviluppo agricolo. Tra le altre connessioni, troviamo membri di alto livello della fondazione che sono stati senior officials della Monsanto, come Rob Horsch, prima vice-presidente dell’area International Development Partnerships della multinazionale e attualmente Senior Program Officer del Programma di sviluppo agricolo della Gates”.
Ulteriori informazioni sempre da CAGJ, citate anche da Food First: “Circa il 79% dei finanziamenti al Kenya è correlato con le biotecnologie, in vario modo (…) finora, abbiamo trovato più di 100 milioni di dollari di sovvenzioni alle organizzazioni collegate alla Monsanto”.
Pezzo per pezzo vediamo formarsi un disegno globale e molto concreto portato avanti dalle attività di Gates. Un altro tassello lo troviamo al Polo Nord.
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L’ ARCA DI NOE’ DELLE SEMENTI ALLE ISOLE SVALBARD
Secondo la FAO, nel mondo ci sono 1400 banche dei semi, di cui la maggior parte negli Stati Uniti, possedute proprio da Monsanto, Syngenta, Dow Chemical, DuPont, che ne ricavano i corredi genetici da modificare. Prima di questi depositi privati, altri appartenevano agli stati.
Perché è stata costruita l’Arca di Noè delle sementi alle Svalbard?
Quale futuro si aspettano? Cosa sanno che noi non sappiamo?
“Aspettare l’apocalisse in un bunker da 300 milioni di semi. In un fortino biologico a prova di bomba, oltre che di terremoto, inondazioni e attacchi terroristici.” La Norvegia ha aperto il portafoglio investendone più della metà e garantendone la costosissima manutenzione. Dietro c’è anche lo zampino di Bill Gates che ha sostenuto il progetto…” raccontava il Corriere.
«Chi entra qui dentro si sente in una cattedrale congelata. Dentro sono memorizzati 10 mila anni di storia naturale» … «Questo è un giardino dell’Eden ibernato, qui la vita può essere mantenuta in eterno, qualsiasi cosa succeda nel mondo» https://www.corriere.it/cultura/14_novembre_28/svalbard-300-milioni-semi-fortezza-scavata-ghiaccio-3d79f9fc-76eb-11e4-90d4-0eff89180b47.shtml…
Dunque l’onnipresente Bill Gates è stato promotore di questo progetto, mentre il “finanziatore principale di questa arca delle sementi è la Fondazione Rockefeller, insieme a Monsanto e Syngenta (i due colossi delle modificazioni genetiche), la Pioneer Hi-Bred che studia OGM per la multinazionale chimica DuPont; gruppo interessante a cui s’è recentemente unito Bill Gates, l’uomo più ricco della storia universale, attraverso la sua fondazione caritativa Bill & Melinda Gates Foundation. Questa dà al progetto 30 milioni di dollari l’anno”, riassumeva Maurizio Blondet nel 2008
Ufficialmente erano le crescenti preoccupazioni per la sicurezza alimentare ad aver spinto questo gruppo internazionale di esperti a creare la superbanca Svalbard Global Seed Vault nell’arcipelago norvegese.
L’obiettivo sarebbe di contrastare la perdita della diversità delle colture (da notare che sono proprio loro i maggiori distruttori della biodiversità!), ma anche quello di prevenire un eventuale collasso della produzione alimentare globale (facile immaginarselo considerando i sistemi utilizzati in agricoltura!).
Prima della costruzione, uno studio di fattibilità ha determinato che il deposito potrebbe preservare i semi dei principali raccolti alimentari per centinaia di anni. Alcuni semi, inclusi quelli di importanti granaglie, potrebbero sopravvivere più a lungo, probabilmente migliaia di anni. La “CASSAFORTE DEL GIORNO DEL GIUDIZIO” è stata inaugurata nel 2008.
Il caso vuole, e certi casi sono preoccupanti, che con la costruzione di questo deposito alcune banche nazionali di semi cominciarono a marcire, oppure a incendiarsi, per esempio in Italia ha avuto gravi episodi la banca dei semi a Bari. “L’Italia è un caso emblematico da questo punto di vista. La più grande banca pubblica, gestita dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) a Bari, è stata chiusa per vari anni, invischiata in una serie di cause legali tra direttori. Ciò ha rischiato di compromettere tutto il materiale conservato e, comunque, ha impedito la sua funzione primaria di garantire l’accesso al materiale conservato per oltre un decennio. Sorte più triste sta toccando all’Istituto Nazareno Strampelli di Lonigo in Veneto …è stato quasi cancellato con un colpo di penna” (https://altreconomia.it/a-rischio-il-patrimonio-delle-banche-delle-sementi/).
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L’AFRICA E’ IL PARCO GIOCHI DI BILL GATES PER OGM,VACCINI E….
Covid, malaria, agricoltura: gli africani sembrano le cavie per i progetti di Bill e Melinda Gates, scrive Rémi Carayol.
Gates voleva sensibilizzare i più ricchi sui problemi da lui individuati, come la malaria. Nel 2009 davanti a un pubblico illustre si è divertito a scioccare con una battuta un po’ macabra:
“La malaria è diffusa dalle zanzare. Ne ho portate un po’. Ora le lascerò libere di svolazzare qui in giro. Non c’è ragione per cui solo le persone povere debbano rimanere infette” e con queste parole ha aperto un barattolo e liberato le zanzarine. Il pubblico della Technology, Entertainment, Design Conference di Long Beach deve aver pensato che il fondatore di Microsoft fosse impazzito. Beh,….
Per sradicare la malaria, la coppia Gates sostiene un progetto per la diffusione delle zanzare geneticamente modificate guidato da Target Malaria, un consorzio di oltre 150 ricercatori e 14 istituzioni di tutto il mondo, il progetto è in fase di sperimentazione in quattro paesi africani: Burkina Faso, Mali, Ghana e Uganda. Un laboratorio di queste zanzare di nuova generazione l’abbiamo anche in Italia. Si trova a Terni in Umbria.
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AFRICA SEMPRE IN PRIMA LINEA, LUOGO DI SPERIMENTAZIONE PER I VACCINI, IERI E OGGI
Gates finanzia la ricerca condotta dal Massachusetts Institute of Technology (MIT) – uno dei suoi principali beneficiari – mira a impiantare una scheda di vaccinazione sotto la pelle sperando di testarlo sugli esseri umani. Per farlo, la Gates Foundation ha pagato per sondaggi d’opinione, non negli Stati Uniti o in Europa, ma in tre paesi in via di sviluppo – Kenya, Malawi e Bangladesh – per scoprire se la gente fosse disposta a fare l’esperimento (https://www.popoffquotidiano.it/2020/04/16/covid-malaria-agricoltura-africani-cavie-di-bill-e-melinda-gates/).
La Fondazione sostiene anche molti programmi che mirano a far progredire la pianificazione familiare, in altre parole, spingendo gli africani a limitare il numero dei loro figli. Il BMGF finanzia Family Planning 2020, mira a garantire che 120 milioni di donne e ragazze abbiano accesso volontario alla contraccezione moderna.
“La Fondazione finanzia le più avanzate ricerche biomediche per l’interruzione di gravidanza. I Gates sostengono le ricerche della University of North Carolina per lo sviluppo di un nuovo tipo di ultrasuoni da usare nelle gravidanze, mentre un flusso enorme di denaro viene elargito costantemente a Care International (organizzazione che fa lobby per legalizzare l’aborto nei paesi africani) e a Save the Children.”
http://www.vitanuovatrieste.it/le-donne-africane-non-hanno-bisogno-di-aborto/
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Una vera fissazione per Bill e Melina Gates, quella della limitazione delle nascite nei paesi del Terzo Mondo. Una brutta storia getta ombre pesanti sulla coppia. Consiglio la lettura di questo articolo, in cui le campagne di vaccinazione di massa sono accusate da sacerdoti del Kenya di sterilizzare le donne (https://www.lindro.it/merck-e-gates-fondation-tra-vaccini-killer-e-sterilizzazioni-di-massa/3/).
ABORTI
Gates finanzia le più avanzate ricerche scientifiche per l’interruzione di gravidanza. La sua fondazione ha sostenuto le ricerche della University of North Carolina per lo sviluppo di un nuovo tipo di ultrasuoni da usare negli aborti. Ben 57 milioni di dollari, per citare una delle tante donazioni, è la quantità di denaro che Gates ha elargito al fondo ONU per lo sviluppo, che in Cina ha collaborato alla politica del figlio unico, compresi gli aborti forzati.
Ricordiamo, l’impegno di Gates nella “salute riproduttiva” ha una genealogia familiare. Il padre, William H. Gates, è stato infatti uno dei fondatori della Planned Parenthood, l’organizzazione che fornisce servizi abortivi in America dagli anni Venti.
Importanti dirigenti dell’aborto, come Dana Hovig della Marie Stopes International, fanno parte del board della Fondazione Gates.
Non abortire, ma prevenire. Ultrasuoni come contraccettivi.
Una particolare onda sonora potrebbe fermare temporaneamente la produzione di spermatozoi, un metodo contraccettivo “sicuro e indolore” che è in fase di sperimentazione da parte dell’Università del Nord Carolina, sempre finanziato dalla Fondazione Bill & Melinda Gates. Ma stanno ancora sperimentando perchè “l’ultima cosa che vogliamo è un danno persistente allo sperma”.
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UN PRESERVATIVO SMART IN ARRIVO
Nel 2013 la Bill & Melinda Gates Foundation ha lanciato un bando per finanziare una «nuova generazione di condom». Da allora ha attribuito 100.000 dollari di fondi a 22 prototipi in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’Australia, dal Sud Africa all’India. https://www.ilsecoloxix.it/salute-benessere/2015/10/28/news/e-una-nuova-era-per-il-preservativo-cosi-la-tecnologia-cambia-i-materiali-1.31696244
C’è allo studio l’uso di nuovi materiali, dal condom supersottile firmato dal brand Lelo, fatto con un reticolo a nido d’ape per una maggiore resistenza, a quello al grafene finanziato da Bill Gates, fino al progetto di tre ragazzi inglesi – il preservativo ST.EYE – che cambia colore se rileva la presenza di una eventuale infezione (https://www.repubblica.it/tecnologia/prodotti/2016/07/18/news/l_amore_con_i_con_il_futuro_del_sesso_sempre_piu_smart-144350453/).
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IL MICROCHIP CHE CONTROLLA LE NASCITE
E last but not least il microchip anticoncezionale che consentirà alle donne di controllare gli ormoni contraccettivi nei loro corpi. Un chip sottopelle rilascia una piccola dose un ormone per ben 16 anni. Potrà essere inserito comodamente dal medico nel gluteo, sotto il braccio e nell’addome e sarà gestito con un semplice telecomando. Il programma prestabilito può essere attivato o disattivato in modalità wireless, a seconda delle necessità. Con il supporto della Bill & Melinda Gates Foundation sotto forma di circa 17,9 milioni di dollari di finanziamento ad oggi, e il potenziale per un ulteriore finanziamento di 2,5 milioni di dollari nel 2020, Microchips ha sviluppato un’applicazione contraccettiva impiantabile a lunga durata d’azione (https://darebioscience.com/microchips-biotech/
Le donne africane, ma non solo, verrebbero praticamente impiantate una volta nella vita e il gioco è fatto. Per realizzare questo progetto i Gates si stanno avvalendo di un gruppo di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT).
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SUPERLATTE DI MAMMA E DI MUCCA
L’ultima delle sue genialità che magari sarà sperimentata sugli africani: Bill Gates finanzia la start up che vuole produrre latte materno in laboratorio, sempre “per salvare il pianeta”. Bill Gates ha pronto un assegno da 3,5 milioni di dollari.
Biomilq sta cercando di riprodurre il latte materno servendosi di cellule del tessuto mammario cresciute in un bioreattore. È stata fondata nel settembre del 2019 a Durham, in North Carolina, dalla biologa cellulare Leila Strickland e dalla scienziata del cibo Michelle Egger, che hanno annunciato i successi raggiunti finora.
E Bill Gates finanzia una “super vacca” per aiutare l’Africa e il mondo.
Attraverso la sua fondazione ha investito 40 milioni di dollari in un ente senza scopo di lucro specializzato in genetica e farmacologia animale, il GALVmed (Global Alliance for Livestock Veterinary Medicines), in Scozia. La nuova mucca deve diventare quattro volte più produttiva.
E chiudiamo questo capitolo con un’invenzione molto speciale.
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LA CACCA DIVENTA “ORO”
Bill Gates: «Ecco il wc del futuro per salvare milioni di vite»
Gates ha testato pubblicamente il prodotto di un nuovo sistema di trattamento dei rifiuti fognari finanziato dalla sua fondazione. L’apparecchio è in grado di ottenere acqua potabile, elettricità e cenere trattando i rifiuti organici umani – feci e urine – in pochi minuti. “Come se fosse appena uscito dalla bottiglia”, ha detto Bill Gates mentre beveva un sorso d’acqua. Lo stesso Bill Gates lo racconta dalle pagine del suo sito ufficiale
Pubblicato da Tommesh – ComeDonChisciotte.org
FONTE: https://www.nogeoingegneria.com/timeline/personaggi/gates-to-heaven-or-to-hell-porte-del-paradiso-o-dell-inferno-2/