Più energia, meno stress e ansia, alleviamento dell’artrite e migliore capacità di concentrazione: sono i benefici del Metodo Wim Hof riscontrati dal team dell’università australiana Royal Melbourne Institute of Technology, grazie a un questionario compilato da 3200 soggetti da differenti paesi e con diversi background.
Come afferma lo stesso Wim Hof, l’atleta olandese ideatore del metodo che utilizza in sinergia meditazione, respirazione e resistenza al freddo, il Metodo Wim Hof è più del singolo ideatore, è persino più degli studi scientifici che pur ne comprovano l’efficacia. Ha a che fare con l’aiuto che viene fornito alle persone affinché trovino in loro stesse le risorse e gli strumenti per vivere più sani, più forti e più felici.
Tra le domande poste nel questionario ideato dall’università australiana veniva anche chiesto:
– Quanto tempo i soggetti dedicavano alle attività previste dal Metodo Wim Hof
– In quali ambiti di salute avevano notato i maggiori miglioramenti (per esempio, livelli di energia, umore, ecc.)
– Se la loro pratica li aveva aiutati nel migliorare patologie o disturbi pre-esistenti (per esempio ansia, artrite, depressione, insonnia, ecc.).
Tra i benefici riportati dalle persone che hanno compilato il questionario c’erano:
-Miglioramento dei livelli di energia
-Miglioramento dell’umore e della capacità di concentrazione
-Aiuto nell’alleviare lo stress, l’ansia e la depressione
-Aiuto nell’alleviare insonnia, arirtite e dolore cronico.
In Italia uno dei pochissimi istruttori certificati a tenere corsi sui fondamenti del Metodo Wim Hof è Alessandro Ronca, anche direttore scientifico del PeR, il Parco dell’Energia Rinnovabile.
Per saperne di più e sperimentare in prima persona i benefici del metodo, che permette di acquisire tecniche, conoscenze e pratiche, si può partecipare al corso che proprio Ronca terrà al PeR il 4 ottobre.
Ronca ha anche costruito al PeR una vasca criogenica per effettuare le immersione nell’acqua a temperatura vicina allo 0.
«Naturalmente ora, anche dopo i risultati dello studio australiano, si auspica che ci siano ulteriori studi e ricerche visto che le premesse sono alquanto promettenti. Peraltro ci sono già diverse evidenze – spiega Ronca – In letteratura scientifica è stato dimostrato che determinate tecniche di concentrazione e meditazione possono consentire il controllo sul sistema nervoso autonomo che regola, oltre al respiro, il funzionamento degli organi interni, la digestione, la dilatazione e contrazione dei vasi sanguigni e il battito cardiaco. E il metodo Wim Hof consente proprio di fare questo, come dimostrato anche da uno studio pubblicato nel 2011 e condotto dal professor Peter Picckers del Radboud University Nijmegen Medical Centre in Olanda».
Ancor prima, nel 2007, è stata effettuata la prima analisi scientifica presso il Feinstein Institute di New York.
Nei Paesi Bassi, il Radboud University Medical Center di Nimega ha completato uno studio sugli effetti delle pratiche e tecniche del Metodo Wim Hof sull’infiammazione e sul dolore ottenendo risultati positivi.
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