Marcello Pamio
I media e le autorità ci stanno dicendo all’unisono che l’influenza stagionale è completamente SPARITA dalla faccia della terra. Possiamo quindi brindare con lo spumante per la stupenda notizia, se siete però riusciti ad accaparrarvi una bottiglia prima della chiusura dei reparti alcolici nei supermercati. Il merito ovviamente va alle procedure di sicurezza anti-covid messe in atto dai bravi e responsabili cittadini dell’Impero. Un plauso quindi alle autorità!
I periodi di rilevamento del “Sistema di sorveglianza globale – Influenza” impostati sono limitati alla 42ma settimana, cioè da gennaio 2020 a circa metà ottobre.
Osservando il grafico sopra sembra effettivamente così: in pratica dalla 14ma – 15ma settimana di quest’anno, cioè dalla seconda/terza settimana di aprile 2020, gli agenti influenzali hanno deciso di cambiare pianeta! Come dare torto ai virus se hanno optato per un nuovo globo terracqueo, si sono accorti perfino loro che il QI medio degli umani sta scivolando verso valori a due cifre…
Naturalmente è tutto un immenso bluff e non corrisponde affatto alla realtà delle cose, ma anzi dimostra ancora una volta la falsità dei dati ufficiali, le menzogne degli enti sovranazionali e la farsa che ci impongono di vivere.
La spiegazione logica di un simile andamento forse risiede nel fatto che da svariati mesi qualunque sintomatologia influenzale e/o parainfluenzale (per non dire anche i morti per cancro e/o malattie cardiovascolari e/o dismetaboliche, ecc.) viene etichettata come COVID-19.
Non c’entrano nulla le mascherine, i disinfettanti e i vari distanziamenti, qui siamo di fronte ad una semplice ma efficacissima tecnica di marketing che si chiama re-branding.
Fare rebranding infatti vuol dire dare vita a una nuova identità (nome, dati e numeri) che possa orientare la comunicazione di un marchio (o di una situazione) verso una direzione desiderata…
Hanno manipolato i dati affinché la gente pensi che la strada intrapresa e le norme anti-COVID sono quelle giuste.