di Federica Tregnago
comedonchisciotte.org
Me ne infischio del bene dell’umanità, e non solo non credo che qualunque maggioranza,
per il fatto di essere tale, risulti automaticamente nel giusto,
ma nutro seri dubbi sul fatto che sia opportuno lottare
per una società in cui tutti siano, alla lettera, semisfamati e semistruiti
Vladimir Nabokov, La distruzione dei tiranni
In seno al florilegio dei DPCM sulla gestione pandemica, nel commentare la deliberazione del 18 ottobre – dalle colonne de Il Tempo –, Antonio Socci esordiva con una citazione kierkegaardiana: «State attenti: la nave ormai è in mano al cuoco di bordo, e le parole che trasmette il megafono del comandante non riguardano più la rotta, ma quel che si mangerà domani». Non possiamo sapere se queste parole célino un riferimento esplicito o inconsapevole all’unica Legge che seguirebbero “i padroni del vapore”, la Legge del Mare o dell’Ammiragliato, ma dovrebbero comunque rincuorarci.
Nell’articolo si fa riferimento all’infausto tergiversare della Politica Italiana di questi mesi sulle misure anti-Covid per la seconda ondata, o ripresentazione stagionale del virus. Che si sia perso tempo con gli Stati Generali di Villa Doria Pamphili, il bonus monopattino, i banchi a rotelle ed altre amenità, dovrebbe farci benedire la situazione. Finché siamo immersi nel caos, nella confusione, nella ridda di cifre sui contagi, nuovi o meno, possiamo star certi che la nostra libertà di scelta sia ancora in salvo. Un comportamento analogo è stato tenuto dal POTUS, in merito alla ricerca scientifica propalata dalle riviste cosiddette autorevoli, l’emergenza climatica, le resistenze all’imbavagliamento di massa, la poca magnanimità verso un intoccabile come Fauci, l’iniezione di disinfettanti come rimedio anti Covid in attesa di un vaccino.
Non dovremmo guardare a queste dichiarazioni con imbarazzo o ilarità, ma con sollievo.
Chiunque di noi sa che una gestione del problema pandemico risolutiva e improntata ai dettami della logica avrebbe impiegato meno tempo e risorse. La Cina non ha mai fornito il sequenziamento genico del virus madre, necessario per creare un vaccino universale, ed anche se la virologia sintetica ci consente di risalire al virus originario, ma con un’incertezza che varia dal 10 al 20% sul profilo genetico, esso cambia, muta. Quindi, con l’uso dei test a RT-PCR, come unica o preferenziale cartina di tornasole per la tracciabilità del contagio, cosa stiamo cercando? Si vorrebbe sostenere che la crescita dei contagi sia geometrica, mentre la disponibilità di posti letto nelle terapie intensive solo aritmetica. A parte disconoscere così il Sistema Sanitario Nazionale su base universalistica introdotto 42 anni fa, i post-moderni soloni attaccati al progresso dimenticherebbero in questo modo il decisivo contributo del fattore umano e del suo potere di invenzione nel sopperire ai bisogni.
Perché infatti attribuissimo al PdCM di turno un consenso mai visto, era necessario “ammalare” il primo strumento di nostra tutela e difesa, la Sanità: nessun malato si farebbe ragionevolmente curare da un altro malato.
Sequela di contraddizioni? Se capiamo l’abilità manipolatoria, sprezzante e cinica dell’Alleato oltreoceano – e di qualunque superpotenza che allunghi i propri tentacoli nel nostro come in un altro Paese -, ci sembrerà tutto più chiaro e rassicurante. Conquista e mantieni la fiducia del tuo capo. Rafforza il suo prestigio a tue spese davanti agli altri, ove possibile. Non devi respingere né soffocare i progetti che egli potrebbe avanzare, ma assicurati che vengano esposti in prima battuta e in privato proprio a te. Approvali in ogni caso e, dopo averli lodati, modificali per gradi impercettibili, facendo in modo che i suggerimenti vengano da lui, finché tali progetti non si accordano con la tua opinione. Quando sarai giunto a questo traguardo, dovrai impegnarvelo, tieni saldamente in pugno le sue idee e spingilo avanti con la massima fermezza possibile, ma velatamente, in modo che nessuno a parte lui (e solo in misura parziale) sia consapevole della tua pressione.
Questa è l’arte politica; e il suo precipitato residuale o popolare è che se ad un Paese, una superpotenza economica in questo caso, viene permesso di tacere su origine e gestione a breve termine di un virus pandemico, è perché c’è una precisa strategia di polarizzazione volta ad impedire alle masse di pensare, indirizzandole ad una partigianeria fideistica. Del motto “e con l’inganno vi faremo la guerra”, che ha come propedeutica la capacità di leggere tutti i contraddittori e sottilissimi aspetti di un interlocutore, sia esso amico o nemico, sembra sia dilagante solo l’inganno.
E’ altresì realistico pensare che i pezzi grossi delle corporation e multinazionali non si cimenterebbero neppure a combattere gli effetti di questa reputazione opaca, di questo “azzardo morale”. Non comprenderebbero le ragioni di ribellione e insofferenza di una parte delle masse non solo contro un Paese, ma contro il concetto stesso di mercato ultra liberista che permette di formulare e soddisfare qualsiasi desiderio e bisogno a buon mercato. Ora che l’economia ha preservato la gente da un destino di disuguaglianza e frustrazione – grazie al miglior avvocato che potrebbe avere, ovverosia il denaro come franchigia che gli viene concessa su ogni aspetto della sua esistenza -, è quella stessa gente a contestare l’idea che l’economia di mercato sia il miglior strumento disponibile per costruire il mondo che essa stessa desidera. Misconosce o dimentica, come il personaggio di una fiaba che abbia ricevuto un dono prezioso, la forza che ne ha elevato gli appetiti a livelli spudorati e l’ha messa nelle condizioni stesse di lamentarsi.
Tenere in piedi tutte le posizioni, le versioni dello stesso problema, permette quindi di poter ancora scegliere e valutare con lucidità, da parte di chi subisce. Dal lato pratico vorrebbero infatti tutti porsi in salvo da questo virus, come da altri disastri incombenti; ma la grande maggioranza delle persone rifiuta di cambiare abitudini – pensieri, emozioni, azioni – che sono la causa principale delle loro condizioni. Che fare, dunque? Cominciare col bene a partire dal proprio quartiere o paesello, su scala ridottissima, richiede un’intelligenza che manca ai più. La maggioranza dovrebbe limitarsi a non far danno. Forse, rigirarsi i pollici e avere buone maniere è più utile, nella maggioranza dei casi, che agitarsi pieni di buone intenzioni, facendosi strumentalizzare. Perciò, anche una non scelta è a suo modo una scelta. Ed è quando si accetta con fervore ed estenuazione un unico discorso autoritativo che si smarrisce il senso del perché siamo Umani, dotati del Linguaggio come leva per scomporre e ricomporre nelle sue parti un problema.
Nulla è veramente originale e innovativo. Da sempre, ad ogni cambio di passo, assistiamo ad una contrapposizione in senso archetipico degli attori sulla scena pubblica: i buoni da una parte, i cattivi dall’altra. Non saranno le manovre economiche stile “lacrime e sangue”, i decreti legge di stampo illiberale o le delibere parlamentari che onorino i principi della Carta a tenere l’ago della bilancia in equilibrio. Per i dissidenti o scettici, chi era già contro il Sistema, anche come semplice poseur, lo diverrà ancora di più; mentre chi ne era organico sarà ammantato di un’aura malefica, per non dire satanica. Popoli ed élites; collaborazionisti e risvegliati; sistema e dissenso; supereroi e villains: è un giocattolo usurato, contrapposizioni sempre strumentali e inesatte. Quando in aprile Trump propone di farsi una bella lavata a base di ammoniaca per liberarsi dal virus, o in una California devastata dagli incendi in settembre rassicura che «comincerà a fare freddo», i suoi gesti, come i suoi atteggiamenti, non illustrano veramente ciò che va dicendo. Sono comunque impostati, da consumato show-man: come se il suo corpo sappia quanto siano stupide le sue parole e cerchi di eccitare gli ascoltatori fino a privarli di ogni senso critico. A nessuno è passato per la testa di ridergli in faccia, anzi, paradossalmente, e a dispetto delle critiche, il cerchio si è stretto intorno a lui. Se un singolo individuo, bastonato o graziato dalla vita, appare diffidente e quasi furtivo al cospetto del corpo elettorale, nel momento stesso in cui entra a farne parte si fa arrogante e pugnace. È un errore crederlo un innocuo curioso. È reso selvaggio e crudele dalla noia e dalla disperazione, specialmente se fra i non più giovani e i vecchi. Un’autorità politica che si può permettere di dire qualsiasi cosa, ha la funzione di esprimere la sete di potere e il gusto sgargiante per abiti, auto ed immobili di gente senza autorità, cui non è permesso di vestirsi, guidare e abitare come vorrebbe. Allo stesso modo, il pubblico che crea l’eroe aspira ad essere altro, qualcosa di più che il risultato di duecento diete, messinscene e campagne di autoperfezionamento, che fanno sempre a pugni con la capacità di individuare il vero se stesso per poterlo migliorare.
La Storia ci ha abituati al cambiamento attraverso il sangue – there will be blood! – che ci piaccia o meno. I governi, le burocrazie, i leader politici, gli Stati, le nazioni e persino i popoli vengono e vanno; nessuno, però, può cambiare la natura umana, che è rapace e mortifera.
Se nel quotidiano capiamo che ogni questione può essere vista dai due lati, e siccome l’autorità desidera imbrigliare la nostra razionalità ai suoi scopi, essa dovrà di conseguenza persuaderci con la ragione all’obbedienza, e questo comporta che noi, sempre con la ragione, possiamo sottrarci ad essa. Di questo, l’autorità ne è consapevole. Quando in seno al Global Compact on Education del 15 ottobre sancito a Roma Bergoglio alla «cura della nostra casa comune», dove «i giovani attendono la parola e l’esempio degli adulti», intende la “gestione della casa” – oikos nomos – come massimizzazione del profitto pur nelle disgrazie? E quando sostiene che «occorra formare persone capaci di ricostruire i legami interrotti con la memoria e con la speranza nel futuro, giovani che […] sappiano ricostruire un’identità presente più serena» si riferisce al potere accomodante del denaro come restituzione di serenità? Considerata come un’azienda transnazionale il cui corebusiness è la “cura delle anime”, essa non è meno colpevole e maggiormente deprecabile di una Baxter International – il cui motto è “Salvare e sostenere vite” – che ha contaminato e diffuso i propri vaccini antinfluenzali con ceppi letali di aviaria H5N1.
La paura può fare in modo che le cose che sembrano impossibili in politica appaiano come l’unicaalternativa. Per questo non ci si stanca di conoscere per fugare la paura e si rischia di smettere di ragionare a causa del terrore. Spiega infatti Platone che la paura è stata soppiantata dalla fiducia in una presunta conoscenza, ma la perdita della paura ha aperto la strada all’impudenza. L’insensibilità al giudizio da parte dei “migliori”, quindi, nella sfrontatezza che deriva da uno sfrenato eccesso di libertà, non è altro che cinica e irriverente mancanza di ritegno. Così, princìpi costituzionali come la libertà di circolazione e di pensiero sono “lussi” prima concessi per creare una base consensuale, e poi compressi se non rimessi in discussione per formulare una scusa che giustifichi il tributo pagato al cambiamento. Se questa transizione ad una fase nuova, un nuovo paradigma, è il substrato della comunanza di fini e di sentimenti tra chi guida e chi è guidato, quando strepitiamo per una limitazione o negazione di tali princìpi, per chi stiamo insorgendo? Per la legittimità dei manipolatori di diritti o per noi, che siamo anche peggio, in quanto ne disponiamo solo per usucapione? Immuni è uno straordinario caso di scollamento tra i fini e i mezzi: l’oggetto della biosicurezza, il popolo, si riduce a sfuggente astrazione di fronte agli interessi delle consorterie: gli unici ad essere ben “caricati” in assenza di Asl che immettano i dati nel sistema. La biasimevole impudenza dei “migliori”.
Nel cuore di una campagna elettorale americana 2020 più che mai accidentata, ad esempio, il concetto di popolo si riduce a sberleffo nei confronti dell’autorità con la diserzione di pubblico alla prima convention repubblicana a Tulsa, l’11 giugno, grazie ad un boicottaggio di massa tramite Tik Tok®. Dietro la cortina fumogena del giovanilistico entusiamo di «lasciare Trump da solo sul palco» – e la benedizione di come la tecnologia possa essere dalla parte del popolo -, nessuno ha parlato di come in alcune zone di Tulsa ci siano orde di ragazzi che cucinano la meth ignari di quello che stanno facendo, dal punto di vista geopolitico, quando cucinano la meth, e finiscono per comprare dosi massicce di decongestionante nasale per poi ritrovarsi qui, nella capitale mondiale della metanfetamina secondo fonti delle forze dell’ordine; […] e molti di loro, che cucinano per uso ricreativo, in alcuni casi finendo per farsi saltare in aria, subiscono profondi cambiamenti vascolari, tali da trasformarne drasticamente le fattezze, si vedono cicatrici di ogni genere che si sono inflitti sul viso nel tentativo di cavarsi un insetto da sotto la pelle, dopodiché subentra il dimagrimento, due settimane senza nemmeno un burrito scaldabile al microonde, con i chili che vanno via uno dopo l’altro finché queste persone non assumono l’aspetto di internati in un campo di concentramento. Ragazzi con deterioramento cognitivo e sintomi neurologici da Parkinson, che riversano acido cloridrico, acido solforico e un sacco di altra roba nell’ambiente intorno alla loro roulotte, mettendo a repentaglio la salute dei vicini, contaminando le falde freatiche, deprimendo il valore degli immobili e causando l’intervento dell’Agenzia per la protezione ambientale nei terreni degradati intorno alla roulotte.
Il fatto che ci si fidi della tecnologia invece di prendersi cura delle persone, di contribuirne ad uno sviluppo integrale, è esemplificativo di come ogni uomo in fondo sia il nemico del proprio paese e di come ogni paese sia il nemico dei propri cittadini.A custodire le nostre armi più terribili – leggiamo infatti – ci finiscono i peggiori e i meno intelligenti, che oltretutto si annoiano a morte.Copiano agli esami, infrangono le regole, assumono farmaci. Adderall®, OxyContin®: li aiutano a passare il tempo. L’appetito per le droghe illegali della classe media americana ha fornito il capitale per costruire alcune delle aziende più sofisticate ed efficienti del mondo: “DHLes Especiales” o “Fed Exes Extralegales”. Se fabbrichi medicine anticancro fasulle a Wuhan e vuoi far arrivare un container dei tuoi prodotti al consumatore americano, chi chiami?Il “DHL Especial”, con gli uffici poco più a sud del confine col Messico. Idem per le armi, i prodotti contraffatti, le prostituteminorenni e, naturalmente, per le droghe di ogni tipo.
Come stupirsi, allora, se in guerra la distruzione del soldato viene compiuta dai suoi comandanti ed è il suo governo che gli mette in mano un fucile, lo porta al fronte e gli dice che la sua missione è di sopravvivere. Tutti i governi sono pronti a mandare a morte i propri cittadini nell’interesse del loro governo, ovverosia con la scusa di diritti sottratti o minacciati.
Che avrà detto quindi a queste persone il Presidente votato dagli operai?
Crediamo di essere delle brave persone. Non abbiamo pregiudizi. Crediamo che si possano fare soldi onestamente (quasi tutti). Crediamo nella libertà di parola. Soffriamo di allergie. Abbiamo gli infarti. Abbiamo le ipoteche. Abbiamo i polmoni che sembrano secchi di spazzatura. Abbiamo occhi che avveniristiche città stanno facendo diventare ciechi. Preoccuparci del fatto che un Presidente derivi il suo vero potere non tanto dalle tornate elettorali, ma da quello delle classi superiori – o della burocrazia privilegiata che lo sorregge e ne condivide i vantaggi -, è percepito “distante” come il tabernacolo di un altare.
Compiuto l’estraniamento dalla natura per mezzo della Tecnica, disorientati dalla grandezza della propria cultura che, non sapendola definire, ritengono inesistente, si può ancora parlare di teoria politica per gli americani di oggi (come per altre Nazioni sotto la loro sfera di influenza) dove tutto è falso o falsato e dove manca un vero gusto poiché vengono colpevolmente ignorati secoli di Storia ed esperienze che possano averne formata una genuina?
Archi, cupole, frontoni; copie di quel che i romani hanno copiato a loro volta dai greci. Sull’architettura anglosassone della funzione pubblica aleggia la visione della Roma di Costantino, coi suoi undici fori, dieci basiliche, diciotto acquedotti, trentasette porte, due arene, due circhi, trentasette archi trionfali, cinque obelischi, quattrocentoventitré templi con le loro statue degli dei in oro e avorio.
E mentre è tutto un parlare di “impero”: «L’impero americano e internet, come gli USA controllano la rete»; «Il mondo secondo Trump, l’impero americano alla prova di Siria e Russia»; «Europa, perladell’impero americano»; «Il declino dell’impero americano»,«Ci salveremo se l’impero americano tornerà a dominare l’Europa», quasi che la propaganda bastasse da sola a creare una realtà, una Storia autoreferenziale – fuori dalla carta patinata dell’agiografia -, qualcuno fa notare come all’origine ci fosse una nazione di detenuti, di gente in fuga, di figli cadetti, di minoranze perseguitate, di opportunisti (nativi ed afroamericani esclusi dal banchetto) per cui il nuovo è sempre stato una specie di adesivo incollato – provvisoriamente – a diversi sistemi, una fantasia, la proiezione di valori comuni. Scriverlo e ribadirlo fieramente – Noi riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati uguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e ilperseguimento della Felicità–, proprio in quanto realisticamente improponibile e con un tributo di vite altissimo.
Forse la politica è definita dalla tecnica e dalla bravura nel gestirla o commercializzarla – dalle segreterie dei comitati elettorali agli spettacoli più o meno informativi delle corporate entities – e dunque anche un nuovo Lincoln assurge al rango di capolavoro, perchè messo insieme con vero spirito di salvaguardia dei principi non negoziabili ed è capace di trainare le masse suscitando emozioni profonde?
L’editorialista che addomestica le interviste e quindi non è più autentico delle “sagome” che porta agli onori della ribalta; gli storici e politologi, (fintamente) incapaci di riconoscerle; il pubblico, privo di senso critico, memoria storica e cultura, facile preda di guru e rivalse che a loro volta alimentano il profitto generato dal politico giusto al momento giusto.
Ad un certo punto la mistificazione del contesto culturale arriva a liveli tali da far pensare che persino l’aspirazione umana al miglior interesse per la polis sia realizzabile solo attraverso la falsificazione. Poiché ogni giuramento di fedeltà alla Patria è la nuova versione di uno preesistente con un’altra forma politica e relativa Carta, ed ogni giuramento ha avuto bisogno di “guerre e sangue versato” – via via ripulite dall’elemento cruento – cui attribuire il significato degno di un cambio di registro. Di questo passo non può che esser naturale il paradosso dell’uomo d’affari prestato alla politica che si strasforma nell’icona di una battaglia fra le forze del Bene e quelle del Male – con tanto di prestigiosa benedizione dalle parti del Vaticano.
Soluzioni? Constatare – con falsa coscienza -, che ogni settore della società secerne naturalmente delle élite, anche i rapinatori di banche, i gelatai o i geometri; e che non è mai esistita una società senza classi dirigenti, debitamente e schifiltosamente separate dal resto della popolazione. A chi sta sotto, resta l’almanaccare il come e quando schiatteranno sotto il peso dei propri demeriti. Oppure, ma solo per pochi, l’impervio cammino della percezione della verità attraverso la meditazione, che non si raggiunge mai con le droghe, o con pratiche degradanti, come credono gli stupidi occidentali, ma solo con l’ascesi.
La third way di questi anni Venti resterà però ancora la società come spettacolo. Nelle manifestazioni di piazza, negli scontri con l’autorità, il popolo fa spettacolo: saremo in televisione! Cos’è oggi la partecipazione popolare alla vita politica? Nel caso non si sfascino le vetrine di «chi ce l’ha fatta», farsi selfie sorridenti col rappresentante di turno mentre, sullo sfondo, lo stato di diritto e secoli di conquiste sociali vanno in frantumi. Anche il più saggio e accorto tra di noi non mollerebbe mai l’ultimo iPhone per riottenere la libertà della repubblica di Platone.
Federica Tregnago
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“Ricordate quel che diceva Trockij? Ciò che muove le cose non è il cilindro o il pistone, bensì il vapore, l’energia degli esseri umani in massa”, W.T.Vollmann, Come un’onda che sale e che scende. Pensieri su violenza, libertà emisure d’emergenza (trad.italiana di G.Pannofino), Milano, Mondadori, 2007, p.405. Ovviamente, si riferisce anche alla definizione dei grandi capitani dell’indutria italiana che ne diede Ernesto Rossi nel suo libro omonimo, I Padronidel vapore (1955), studioso, in anni giovanili, delle teorie di Vilfredo Pareto su una circolazione delle élite in luogo delle classi dominanti nella democrazia di massa costituite dai più qualificati.
“La Cina, quindi, se non fornisce alla comunità internazionale il virus madre, è la sola in grado di sviluppare un vaccino universale. Gli altri Paesi possono sviluppare dei vaccini locali, atti a prevenire l’infezione causata dal ceppo locale, o al massimo possono creare un vaccino polivalente che copra l’infezione causata dai cepp che fino a oggi sono stati isolati”,J.Tritto, Cina Covid 19.La chimera che ha cambiato il mondo, Siena, Edizioni Cantagalli, 2020, p.95 e 232
“E in Italia? Nel nostro Paese sono state fatte pochissime sequenze […]E altrettanto poche sono state condivise nelle banche dati internazionali. Inoltre al momento mancano anche linee guida per il sequenziamento del virus e un protocollo validato da applicare sul territorio nazionale.Per questo studiare il Sars-Cov2 senza conoscerne la sequenza genomica è come voler riparare la macchina senza conoscere come funziona il motore”,C.Tognaccini, Sequenziare il genoma del Sars-Cov2, l’Italia è in ritardo, 21 agosto 2020,https://www.aboutpharma.com/blog/2020/08/21/sequenziare-il-genoma-del-sars-cov2-litalia-e-in-ritardo/
Provocatorio richiamo alla nota querelle Emerson – Malthus,http://www.enzopennetta.it/2015/10/scelta-di-catastrofe/ L’equazione più contagi = più terapie intensive è del tutto fuorviante e insensata anche perché non tiene conto dello iato ben presente nella lingua inglese fra illness e disease.
“Avete notato l’amuleto che portano i dottori? […] E un aggeggio chiamato caduceo. Guardatelo bene… Due serpenti intrecciati a una verga, lo scettro di una divinità pagana, lo scettro di Mercurio. Mercurio, patrono dell’eloquenza e dell’astuzia, dell’inganno e del furto, la stessa verga che stringeva in pugno quando portava le anime all’Inferno.[…] Ma noi mortali che possiamo fare? Non possiamo dettare condizioni. No, noi li lasciamo liberi, con soldi in tasca ed espressioni di profondo rispetto per i loro insuccessi”.W.Gaddis, Le perizie (trad.italiana di V.Mantovani), Milano, Mondadori, 1967,p.87
J.Franzen, Purity (trad.italiana di S.Pareschi), Torino, Einaudi, 2016, p.5
R.Powers, Sporco denaro (trad.italiana di L.Briasco), Roma, Fanucci Editore, 2007, pp.479-482
“C’é la libertà di scegliere sempre la libertà, la ‘libertà maggiore’ di Sant’Agostino, oppure la libertà, davvero oggi in pericolo, di pensiero, ormai ridotta ad una fotocopia”, A.Bianchi, Macron gioca con l’atomica… Intervista a Giaconi sull’iniziazione ai Servizi Segreti, lo 007 sovietico Richard Sorge e Amedeo Guillet, il Lawrence D’Arabia italiano, 13 febbraio 2020,http://www.pangea.news/macron-atomica-intervista-giaconi/
A.Huxley, Dopo molte estati muore il cigno (trad.italiana di C.McGilvray),Roma, Cavallo di Ferro,2010,pp.164-165
“Non c’è universo, compreso il nostro, che non cominci con la parola. Ogni golem della storia del mondo, dalla deliziosa capra del rabbino Hanina al Frankenstein fatto con l’argilla del fiume dal rabbino Judah Loew ben Bezalel, è stato chiamato in vita attraverso il linguaggio, il mormorio, il racconto, le chiacchiere cabalistiche. È nato parlando”. M.Chabon, Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay (trad.italiana di L.e M.Crepax), Milano, Rizzoli, 2012, II ed.,p.160.
R.Festa, Dal clima all’ammoniaca contro il Covid: così Trump ha denigrato gli scienziati. Che ora si ribellano in vistadel voto, il Fatto Quotidiano, cit.
N.West, Il giorno della locusta (trad italiana di C.Fruttero), Torino, Einaudi,2013,p.140
Ibidem,pp.166-167
M.Chabon, Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay, cit., p.106
Ibidem,p.152
Titolo originale de Il petroliere – P.T.Anderson (2008)
“La democrazia si basa sempre su un giudizio sovrano trascendente sostenuto da una minaccia di forza […]; è il contrario della libertà, perché in essa c’è sempre e soltanto la scelta tra Pronto e Dixan, tra peste e colera, tra volgarità e stupidità, tra Kohl e Schröder, tra D’Alema e Berlusconi”,https://www.carmillaonline.com/2020/10/19/gilles-deleuze-loscuro/
V.T. Vollmann, Come un’onda che sale e che scende, cit.,p.135
“Un patto per generare un cambiamento su scala planetaria, affinché l’educazione sia creatrice di fraternità, pace e giustizia. Un’esigenza ancora più urgente in questo tempo segnato dalla pandemia”,https://www.educationglobalcompact.org/en/, nella sezione Instrumentum Laboris, p.12
Instrumentum Laboris,cit.,p.9
N.Klein, Shock politics. L’incubo Trump e il futuro della democrazia (trad italiana di G Carlotti),Milano, Feltrinelli,2017,p.154
W.T.Vollmann, Come un’onda che sale e che scende, cit.,pp.141-142
“Vedete, il popolo esiste solo di tanto in tanto, ma non è che un’ombra. Quando loro hanno bisogno di riso, il popolo è il bue che tira l’aratro. Quando hanno bisogno di soldati, loro distribuiscono le armi al popolo […] quando è il momento dei banchetti, mettono il popolo su un altare e lo nutrono d’incenso e di cenere. Il cibo vero, però, è sempre riservato a loro”, ibidem,p.206
R.Moody, Hotel del Nordamerica (trad.italiana di L.Vighi),Milano, Rizzoli/Bompiani, 2016,pp.37-38
E.L.Doctorow, Il libro di Daniel (trad.italiana di E.Capriolo), Milano, Mondadori, 1980,p.81.
Emblematico il caso di Venezuela e Colombia. Con 7 basi militari statunitensi, se gli USA svolgessero veramente i compiti che annunciano, il traffico di droga sarebbe stato azzerato o quantomeno ridotto, ma i numeri delle agenzie internazionali dicono che da quando gli Usa sono permanentemente in Colombia la produzione di droga è aumentata in modo abnorme e continuato (come del resto succede in Afghanistan). Combattere il traffico per essere presentabili agli uffici stampa internazionali mirando quindi a suggerne petrolio, oro e coltan (in politica estera repubblicani e democratici sono un tutt’uno) Cfr. F.Casari, Trump, Maduro e la droga, 29 marzo 2020,https://www.altrenotizie.org/spalla/8840-trump-maduro-e-la-droga.html
J.Franzen, Purity, cit.,pp.249-250
E.L.Doctorow, Il libro di Daniel, cit.p.81
“Fu una vittoria strettissima, con un voto popolare di minoranza, conquistata principalmente grazie al margine di appena 77 mila voti totali tra tre stati chiave: Michigan, Wisconsin e Pennsylvania, parte della cosiddetta Rust Belt (la cintura arrugginita), cioè gli stati altamente industrializzati che negli ultimi decenni hanno perso tanti posti di lavoro nelle manifatture”,https://www.carmillaonline.com/2020/10/21/sistema-america-populismo-e-neo-fascismo/
E.L.Doctorow, Il libro di Daniel, cit.,pp.146 e 137
W.Gaddis, Le perizie, cit.,p.131
“Una cosa che sento che questa esposizione mostra è che Donald Trump non è apparso dal nulla. Non è diventato presidente con una campagna elettorale nel 2016. In un certo senso, ha fatto campagna per tutta la sua vita. Voleva che il suo nome diventasse qualcosa. E lo ha fatto. Questa è una storia d’amore, o una storia d’amore-odio che l’America ha avuto con Donald Trump per molti anni”[traduzione dell’autrice; cfr. il testo originale]. N.Sayej, All things Trump: behind Andres Serrano’smemorabilia museum, 19 aprile 2019,https://www.theguardian.com/artanddesign/2019/apr/19/trump-the-game-memorabilia-museum-andres-serrano
N.Klein, Shock politics. L’incubo Trump e il futuro della democrazia, cit.,pp.36-38
A.Muratore, Sovranisti e globalisti: la battaglia tra due ideologie perdenti, cit.
A.Bianchi, Macron gioca con l’atomica… Intervista a Giaconi sull’iniziazione ai Servizi Segreti, lo 007 sovietico Richard Sorge e Amedeo Guillet, il Lawrence D’Arabia italiano, cit.
“La plebe è sempre stata così: disponibile e dissoluta di fronte al piacere che non può onestamente ricevere, insensibile di fronte al torto e al dolore che non può onestamente patire”.É.de La Boétie, Discorso della servitùvolontaria (a cura di E.Donaggio),Milano, Feltrinelli,2014,p.54
Pubblicato da Tommesh – ComeDonChisciotte.org