AGIRE NELLA PANDEMIA:
Una progettualità tra territorio, mutualismo e autonomia
Agire nella pandemia. Apparentemente un paradosso. L’azione implica la relazione ed è proprio quest’ultima ad essere messa sotto scacco dal Covid-19. Il colpo è al cuore dell’essenza umana: la sua ontologia sociale, il suo non-essere-senza-l’altro.
Agire politicamente nella pandemia. Una scommessa. Intervenire sul distanziamento sociale prodotto dal distanziamento fisico, perché la crisi medico-sanitaria e la conseguente crisi socio-economica non sono per nulla uguali per tutti. Ad una parte della società, quella più debole, più impoverita, più precaria e meno garantita è imposto l’onere di pagarne il conto.
E’ in questo spaccato di società che abbiamo cominciato ad agire in questi mesi pandemia. Tra la solitudine, la fragilità e la rabbia di chi all’improvviso si è trovato senza più reddito, ma con delle spese da pagare e delle bocche da sfamare; tra quei lavoratori che pur restando a galla, hanno visto la propria qualità di vita peggiorare drammaticamente; tra quelle donne ricattate tra reddito, salute e maternità.
Durante il lockdown abbiamo sostenuto la campagna nazionale e regionale per il #redditodiquarantena, non solo la richiesta di ammortizzatori sociali straordinari e immediati, ma soprattutto la capacità di cogliere la crisi come un’opportunità per un nuovo welfare in grado di fondarsi su di un unico e universale ammortizzatore sociale: il reddito di continuità o di base. Campagna che oggi continuiamo a sostenere con il “Comitato Intercategoriale Marche”, che mette insieme partite-iva, educatori, insegnanti, operai, lavoratori dello spettacolo e specializzandi medici su tre punti condivisi: reddito, salario minimo, sanità pubblica e di prossimità.
Contemporanemanete, insieme ad altre realtà ed individualità cittadine, abbiamo costituito le “Brigate Volontarie per l’Emergenza –Senigallia”, mettendoci a disposizione del numero verde di Caritas e Amministrazione per effettuare consegne di alimenti o medicine a chi era confinato in casa.
All’attività delle “Brigate” abbiamo affiancato e intrecciato il progetto #BAMS: Base Alimenatre di Mutuo Soccorso. Questa volta un progetto completamente autonomo ed autorganizzato che finora ha sostenuto centinaia di persone, consegnando loro settimanalmente pacchi alimentari, igienico-sanitari, vestiario e materiale per l’infanzia. Proprio per sostenere bambine e bambini, è nato #BIMS, il progetto spin-off di #BAMS, che ha donato giochi e materiale scolastico.
Nella relazione continua con questo pezzo di città, abbiamo poi conosciuto altre situazioni di sfruttamento: “il caso Trocadero” sul tema delle abitazioni di emergenza, le vertenze per lavori non pagati, gli inquilini minacciati di sfratto o con le utenze staccate, la difficoltà di accesso ai servizi pubblici e la latitanza dei servizi sociali. Abbiamo ascoltato la frustrazione, il dolore e la rabbia di donne e uomini che abitato quasi invisibilmente la nostra città e che non hanno né santi in cielo e nemmeno partiti o sindacati in terra ad ascoltarli.
Ecco perché ora proviamo a fare un salto di qualità. Passare da una pratica essenzialmente solidale e assistenzialista ad una più politica ed organizzativa. Attiviamo SMS: Sportello di Mutuo Soccorso.
Uno sportello d’informazione, servizi e consulenza; un luogo di confronto e cooperazione solidale; uno spazio di organizzazione e azione per tutelare i propri diritti sul lavoro, sulla casa, sulla cittadinanza e sulla salute. Uno sportello supportato sia da una rete di civilisti, penalisti e consulenti del lavoro, che dal sindacato di base ADL-CobasMarche per servizi e vertenze.
Lo scopo. Affermare che a Senigallia esiste un luogo fisico, libero e autonomo che può favorire l’intreccio solidale e organizzativo di tutte quelle figure sociali marginalizzate e impoverite dalla crisi. Perché nessuno si salva da solo e i diritti si conquistano insieme e a spinta.
Ecco perché mettiamo al centro il mutualismo e la sua capacità di costruire cooperazione e autorganizzazione. Ecco perché nei prossimi mesi, metteremo in campo anche la Cassa del Mutuo Soccorso: un progetto di sostegno economico diretto, di scambio di professionalità e di sostegno al reddito.
Agire politicamente nella pandemia per noi vuol dire questo. Ritessere con pazienza e determinazione quel legame sociale che l’individualismo proprietario prima e il covid poi hanno reciso. Ritesserlo in quei segmenti sociali e di classe che in questo momento soffrono di più la crisi e che non hanno voce, se non quella che autorganizzandosi e lottando possono avere.
Spazio Comune Autogestito Arvultura