Mdf per me è l’unica alternativa possibile per vivere meglio consumando meno, riducendo il proprio impatto negativo nell’ambiente dando più valore ai rapporti fra le persone ed alla socialità con vero spirito di collaborazione e non di competizione.
Intervista a Sandra Fancello del Circolo MDF Livenza-Tagliamento di Portogruaro
Com’è nato il Circolo Mdf di cui fai parte?
Il Circolo è nato ufficialmente come Associazione l’8 maggio del 2011, ma stava già muovendo i primi passi da diverso tempo grazie al socio fondatore Ermes Drigo che è stato anche uno dei soci costituenti del Movimento per la Decrescita Felice Nazionale.
Com’è strutturato il circolo? Di cosa vi occupate?
Oggi il nostro Circolo è composto da 39 soci e purtroppo le misure restrittive dovute alla pandemia hanno fortemente limitato le nostre attività.
Da quando sono entrata a far parte dell’Associazione nel 2015, ho pensato che la cosa più bella che si poteva fare era mettere in pratica la decrescita iniziando a fare cose concrete. Ho avuto la fortuna di incontrare delle bravissime persone molto preparate nell’autoproduzione ed insieme a loro abbiamo organizzato i primi corsi dell’Università del Saper Fare.
Tramite la collaborazione con il gruppo di acquisto solidale della zona abbiamo iniziato ad acquistare i nostri prodotti alimentari con più consapevolezza introducendo i valori del consumo critico imparando a ridurre sprechi e rifiuti, favorendo nello stesso tempo un’economia più locale e rispettosa dell’ambiente.
Quando sono arrivata all’interno del Circolo si stava già partecipando a progetti con gli orti scolastici e la piantumazione degli alberi che abbiamo cercato di rafforzare con nuovi progetti con le scuole e con enti del territorio.
Le 3 cose più belle del tuo Circolo
I legami di amicizia che si sono create con tante nuove persone che prima non conoscevo.
Lo scambio di aiuto reciproco anche al di fuori dell’attività associativa.
Le rete di contatti che siamo riusciti a creare nel territorio, con le scuole e con altre associazioni che mi hanno veramente arricchito personalmente
Le 3 cose più belle della decrescita felice
L’energia positiva che ho trovato nel comprendere che posso come singola persona fare qualcosa per migliorare il futuro mettendo in pratica soluzioni virtuose per cercare di limitare l’inquinamento ambientale (penso all’autoproduzione alimentare ed alla detergenza personale e della casa, alla riduzione degli sprechi e dei rifiuti ma mi sto sperimentando anche in campo agricolo)
Le relazioni umane che mi hanno permesso di conoscere tantissime persone che si attivano ogni giorno per contribuire a migliorare il modo di vivere su questo pianeta e mi sono accorta che ne esistono tante e sempre più sensibili.
Essere consapevoli che la vera ricchezza non dipende solo dal valorizzare il proprio tempo in funzione al reddito da lavoro per acquistare ciò di cui si ha bisogno, ma poter avere tempo libero per coltivare relazioni e dedicarsi a pratiche legate all’autosufficienza.
Un suggerimento per chi vuole aprire un Circolo
Prima di tutto direi che attivare dei corsi di autoproduzione sia il modo migliore per unire la relazione con le persone con la divulgazione dei concetti pratici della decrescita. Poi di vedere se nella propria zona ci sono contadini o piccole aziende agricole dove poter acquistare i propri prodotti a km zero oppure rivolgersi ad un gruppo di acquisto locale, iniziando in generale una riflessione sui propri consumi familiari e sull’aspetto ecologico degli sprechi e dei rifiuti che generiamo. Infine di provare ad attivare azioni nel territorio per sensibilizzare altre persone su questi temi e portarle all’attenzione di altri cittadini ed in seguito agli enti ed istituzioni del territorio. Ogni singola persona può fare molto ed insieme ad altre può cambiare il mondo.