Scarica il romanzo di Wu Ming 1 La macchina del vento (Pdf, ePub, Mobi, azw3)

L’aggiornamento della sezione «Download» di questo blog procede spedito. Dopo Proletkult, oggi rendiamo disponibile La macchina del vento. Il romanzo è uscito per Einaudi nell’aprile 2019. Quell’anno ha avuto ben cinque edizioni… finché non è scattata l’emergenza-pandemia. La chiusura delle librerie nel periodo febbraio-maggio 2020 ha spezzato il ritmo, ma poi le emergenze passano, mentre i libri restano.

La macchina del vento, dunque, continua a camminare. Presto sarà ripubblicato nei Tascabili Einaudi. Scaricarlo da Giap non è che un ulteriore modo di procurarselo… magari per “annusarne” il testo, e decidere che è meglio avere tra le mani il magico poliedro, quel device di carta e inchiostro che tanta meraviglia infonde nelle nostre vite.

[La macchina del vento è anche un reading/concerto, una suite di parole e musica a cura di Wu Ming 1 & Bhutan Clan, la resident band del progetto Resistenze in Cirenaica.
Ebbene, dopo un lungo arresto delle esibizioni dal vivo, eseguiremo una parte della suite dopodomani, sabato 29 marzo, a Reggio Emilia, durante →l’esorcismo sonico postcoloniale organizzato dagli Arbegnuoc Urbani.]

Hanno scritto de La macchina del vento:

«Da adolescente ho visto a scuola La notte di San Lorenzo dei fratelli Taviani. Il film mi piacque tantissimo e la scena che mi colpì di più, da liceale appassionato di mitologia classica, fu quella della battaglia del grano, quando ai fascisti, intenti a rastrellare le campagne toscane alla ricerca di partigiani e sfollati, si contrappongono all’improvviso, nello sguardo di una bambina, degli eroi greci. Era geniale: univa la forza dello sguardo lucido di Atena, come lo trovavo nei classici, con i racconti sui giorni da sfollata che mia nonna mi faceva da piccolo. E soprattutto restituiva epicità a una narrazione, quella resistenziale, che ormai in quegli anni stava diventando liturgia, e quindi lettera morta. Da allora ogni tanto dico tra me e me che qualcuno dovrebbe raccontare la lotta contro il fascismo attingendo dall’immaginario di dei ed eroi greco-romani. Per ridare alla lotta antifascista tutto il suo epos. Ecco, quella storia è arrivata…

…ed è una storia bellissima partorita da Wu Ming 1, che riscalda il cuore e ci dà la forza di intrecciare la storia minuta di un gruppo di confinati con la grande storia, quella che trasforma il mondo, con l’aiuto della nottola di Minerva. In una notte come quella che stiamo vivendo, in cui tutte le vacche, né di destra né di sinistra, sono nere, solo Atena può aiutarci a dividere il campo per rilanciare la lotta. Rifiutiamo i regali di Poseidone, preferendo piuttosto l’ulivo di Atena. Che i suoi nodosi rami cadano a bastonare i neri servi del dio degli abissi.» (Alberto Prunetti, Il Lavoro Culturale)

Atena e Poseidone al largo di Ventotene, da La Macchina del vento

Atena e Poseidone al largo di Ventotene, da La Macchina del vento

«Ognuno prende il suo coraggio dove lo trova. Nella memoria, nella mitologia, nell’immaginazione fantascientifica. Nella solidarietà, nella fedeltà, nell’ostinazione, nella fantasia che non aspetta la sua verifica nell’angusto recinto di ciò che c’è, ma in ciò che potrà essere, in quello che si potrà fare; o che si sarebbe potuto fare, il che in fondo è sempre stato la cifra profonda del lavoro di tutto il collettivo Wu Ming, a cominciare da Q, pubblicato quando ancora si chiamavano Luther Blissett, di cui ricorre in questi giorni il ventennale. Ogni passato, anche quello finito male, è una piazzaforte sotto cui scavare cunicoli, una guerra di mina, un tentativo di far evadere e riportare alla luce possibilità tenute prigioniere dalla storia dei vincitori.» (Daniele Giglioli, La lettura, supplemento del Corriere della Sera)

«[La macchina del vento] indaga le forme di resistenza possibili all’interno del confino stesso. Questa esperienza non spinge l’immaginazione a generare solo fughe dalle costrizioni del reale, fughe che, se accolte acriticamente, potrebbero rinchiudere il fuggiasco in una dimensione totalmente sconnessa dal reale stesso. L’esperienza di Erminio trasforma l’immaginazione in un potere performativo di intervento nella realtà […] È l’incontro con l’altro nel kairòs a far scaturire idee, “universi e futuri” alternativi, come si legge nel libro. Un incontro non imposto, ma spontaneo, non controllato e diretto da un potere forte, ma aperto al diverso in quanto tale e non aderente ad una norma necessaria. È questa la tesi con cui, a margine delle vicende, Erminio critica il manifesto di Spinelli e Rossi. La critica, che in forma di lettera occupa un intero capitolo del romanzo, attacca quei punti del federalismo degli albori […] che oggi ritroviamo nell’Europa degli ultimi anni, troikizzata e BCEntralizzata.» (Paolo Saporito, La Balena Bianca)

Hermes e Atena a Ventotene, da La macchina del vento

Hermes e Atena a Ventotene, da La macchina del vento

«Aristotele, nella sua Retorica, affermò che il tempo verbale del discorso politico fosse il futuro: l’oratore, infatti, cerca di convincere gli altri a lavorare per raggiungere lo stesso obiettivo. L’operazione di Wu Ming 1, quindi, è al “futuro anteriore”: osserva una certa idea di futuro così come è sorta nel passato. Il collegamento che si innesca è piuttosto ovvio: quella che allora era una semplice Idea si rispecchia nell’Unione Europea, realtà ben concreta del nostro presente. E le parole che Erminio usa per criticare l’idea di allora, diventano un monito per riflettere sull’istituzione di adesso. Ma a tutto ciò bisogna aggiungere un discorso ben più complesso: ritornando al punto in cui una nuova realtà prende forma, nel nostro caso l’Unione Europea, i Wu Ming ci ricordano che quella realtà, un tempo, non esisteva […] Ritornare all’origine significa ritornare a un momento in cui il reale di adesso era ancora sotto forma di possibile: qualcosa che avrebbe potuto realizzarsi oppure no. Al di là delle varie posizioni sul tema rappresentato e analizzato, tale processo ci mostra una cosa ben più profonda: è esistito un tempo in cui si è pensato un altrimenti rispetto all’esistente, tempo che può realizzarsi ancora.» (Gerardo Iandoli, Argo)

«La macchina del vento è un trattato romanzato sul valore dell’utopia, sull’importanza di rêveries che abbandonino temporaneamente le strettoie del terreno logico per abbracciare mondi ancora mai visti ma che nessuno sa se mai si presenteranno. L’utopia come motore della sopravvivenza individuale in condizioni estreme, come strumento di preservazione di una stabilità mentale altrimenti traballante, ma anche come eterno carburante delle società, ininterrotta spinta verso un altrove inconoscibile ma, comunque, attraente. Utopia come οὐ-τόπος (ou-topos) ovvero non-luogo, necessariamente interpretabile non più come “stato di cose impossibile”, come fantasticheria, bensì come presente che ancora non è, come sogno che, ancora per poco, avrà consistenza onirica prima di mutare finalmente in realtà. Giacomo vede l’isola di Ventotene come una gigantesca macchina del tempo perché è scientificamente provato che il fascismo, in nome della transitorietà di ogni epoca storica, cadrà, si tratta solo di capire quando.» (Voci Sinistre)

Scarica La macchina del vento:

ePubKindle (Mobi) – Kindle (azw3)Pdf

Come sempre, ringraziamo hubertphava.

Vi rammentiamo che potete usare il bottone qui sotto per supportare Giap. Non serve a “pagare” i download, che sono gratis, ma a segnalare che apprezzate lo sbattimento, l’impegno che profondiamo ogni giorno da tanti anni, sul web e per le strade. Mantenere Giap costa. Fate quello che vi sentite.
Non è nemmeno necessario avere la carta di credito, basta un conto corrente.

Post Scriptum

Finché dura, noi sbarchiamo ancora il lunario grazie alle vendite delle edizioni cartacee. Non è una nostra prerogativa: quasi ogni autore/autrice che vive dei propri libri lo fa grazie alla carta. Per noi ogni anno è più difficile, ma abbiamo uno zoccolo duro di lettrici e lettori, e finora siamo riusciti a fare il nostro mestiere. Soprattutto di questi tempi è già molto.

Questo per dire che comprare un buon vecchio libro di fattura classica, oggetto rodato da secoli d’utilizzo e tradizione, rimane un modo virtuoso e solido di sostenere il progetto Wu Ming. Magari compralo in una libreria della tua città. Magari in una libreria indipendente.

Chiaramente, la donazione puoi farcela comunque. Le due cose mica si escludono.

Scarica questo articolo in formato ebook (ePub o Kindle)

Scarica questo articolo in formato ebook (ePub o Kindle)

Scarica questo articolo in formato ebook (ePub o Kindle)

Altri testi che potrebbero interessarti:

Condividi questo contenuto...

Lascia un commento