Dr. Joseph Mercola
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Dopo 27 anni di matrimonio, Bill e Melinda Gates si stanno separando. La richiesta di divorzio del 3 maggio 2021 definisce il matrimonio come “irrimediabilmente compromesso” [1], termine legale per un divorzio senza addebito di colpa.
La missione filantropica della Bill & Melinda Gates Foundation (che ha un valore stimato 50 miliardi di dollari) continuerà come prima, nonostante abbia già elargito 45 miliardi di dollari dal momento della fondazione. La coppia ha inoltre un patrimonio personale che, al netto, vale circa 146 miliardi di dollari, inclusi molti terreni agricoli [2,3].
La reputazione di Gates inizia a vacillare
I pettegolezzi, molti assolutamente infondati, erano iniziati subito dopo l’annuncio del divorzio. Ciò di cui, in ogni caso, possiamo essere abbastanza certi è che tutte le informazioni future su Bill e Melinda saranno sicuramente dichiarazioni di pubbliche relazioni create ah hoc e, se i miei sospetti sono corretti, cominceremo a vedere Melinda dipinta come la santarellina della coppia, mentre dalla testa di Bill sparirà l’aureola.
Credo che la separazione abbia poco a che fare con [pretese] inconciliabili differenze e molto con la necessità di proteggere la Fondazione Gates e le altre attività, proprio nel momento in cui sta diventando di pubblico dominio la vera natura del carattere di Bill.
Dovendo far fronte ad una critica crescente e ad una possible esposizione mediatica per molti aspetti imbarazzante, potrebbe essere una questione di tempo prima che la reputazione di Bill venga infangata; proprio com’era successo poco più di un decennio fa, quando era stato accusato di attività commerciali poco etiche [4] e di pratiche monopolistiche [5].
La situazione di Gates, al tempo, era simile a quella di John D. Rockefeller, il non troppo amato barone del petrolio, che aveva trasformato la propria reputazione di spietato industriale in quella di generoso filantropo creando la Fondazione Rockefeller. Gates, per rinnovare la propria immagine, aveva seguito lo stesso copione: aveva dato vita alla Bill & Melinda Gates Foundation e aveva iniziato a comprarsi il favore della stampa, come spiegato nei minimi particolari in “Gates, il custode del giornalismo.”
Se provassi ad indovinare, direi che il divorzio dei Gates potrebbe essere una manovra preventiva per salvare il nome della famiglia nel caso Bill venisse immischiato in scandali che potrebbero avere un’eco internazionale. Potrei sbagliarmi, ovviamente, ma non mi stupirei se, in futuro, quando la stella di Bill sarà tramontata, Melinda diventasse il nuovo volto dei filantropici intrallazzi della Fondazione Gates.
Purtroppo, non riesco a vedere come i risultati della Fondazione Gates potrebbero migliorare. Molto probabilmente rimarrà un’impresa incentrata solo sui propri interessi e che, per i problemi che dirà di voler risolvere, offrirà “soluzioni” che faranno guadagnare un sacco di soldi alla fondazione, ma che contribuiranno a peggiorare le situazioni che avrebbero dovuto migliorare.
Gates, il padre dell’apartheid sanitaria
Quindi, quali sono questi scandali (autoprocurati) che potrebbero far scendere Bill dal piedistallo di salvatore del mondo? Tanto per cominciare, Gates è sempre più incolpato dell’introduzione dell’apartheid sanitaria a livello mondiale. È stato uno dei principali sostenitori del passaporto vaccinale, con le sue ripetute affermazioni che l’intero mondo dovrà essere vaccinato o non si tornerà mai ad una parvenza di normalità.
In un post dell’aprile 2020, aveva affermato: “dobbiamo realizzare e distribuire almeno 7 miliardi di dosi di vaccino … possibilmente 14 miliardi, se si tratta un vaccino multidose.” Aveva anche detto, “credo che il vaccino per la COVID 19 diverrà parte della nuova routine del programma di immunizzazione” [6].
Ciò di cui però non parla apertamente sono i lauti guadagni che farà grazie al programma di vaccinazione globale, e questo perchè è uno dei principali investitori nei vaccini COVID-19. Si tratta sempre dello schema di cui la Fondazione Gates è (tristemente) famosa: Gates investe in un certo tipo di attività e di industrie, poi ci dice che la migliore e unica via di uscita è usare i servizi e i prodotti creati dalle sue stesse aziende. Tutto qui, un un vero e proprio racket al servizio dei suoi interessi.
Come fa notare la Dr.ssa Vandava Shiva, per ben più di un decennio Gates ha investito in progetti che mettono in pericolo la vita in tutte le sue forme, nel tentativo di prenderne il controllo e di trarne un guadagno. Finanziando ricerche e pubbliche istituzioni, è riuscito ad imporre a quelle stesse istituzioni l’uso delle sue proprietà intellettuali brevettate.
Più Gates prova a salvare il mondo, tramite culture OGM e monocolture sviluppate con sostanze chimiche, carne sintetica, cibo finto o vaccini per ogni disturbo, più vicino ci porta all’estinzione.
I media mainstream affermano che Gates è preso di mira “solo perchè ricco e famoso” [7], ma non credo sia questo il caso. Ci sono molte persone ricche e famose che non sono al centro dell’indignazione globale e con ragione: non si sono arricchite proponendo al mondo false e pericolose soluzioni, pretendendo di essere dei salvatori e nascondendo il loro supporto all’eugenetica.
Le controversie sui brevetti si infiammano
Come riportato da The Nation [8], ci sono sempre più richieste di sospendere i brevetti dei vaccini COVID-19 e di renderli pubblici, in modo da accelerarne la produzione. Eliminare il diritto di proprietà di questi brevetti vorrebbe dire aprire le porte alla produzione di versioni generiche dei vaccini, con una conseguente riduzione dei prezzi e la possibilità di fornire più prodotto alle nazioni a reddito medio-basso. Non c’è da sorprendersi che Gates sia uno strenuo difensore del controllo di questo monopolio da parte di Big Pharma.
“I media hanno sottolineato l’adesione ideologica e programmata ai brevetti, alla proprietà intellettuale e al settore privato da parte dell’ex CEO di Microsoft, ma hanno minimizzato il vero motivo dell’interesse della Fondazione Gates in questo dibattito” scrive The Nation [9].
“Come, ad esempio, l’incredibile numero di [brevetti] di proprietà intellettuali a cui l’organizzazione benefica ha potuto accedere grazie alle sue sovvenzioni e ai suoi investimenti o per il fatto che la fondazione stessa è co-proprietaria di una azienda produttrice di vaccini.
Nell’ottobre scorso, The Nation aveva riferito di un investimento di oltre 40 milioni di dollari con cui, nel 2015, la Fondazione Gates aveva finanziato una start-up chiamata CureVac, che, al momento, sta concludendo gli studi clinici per il suo vaccino COVID …
La fondazione non è più gestita dagli azionisti, ma questo investimento del 2015 potrebbe fruttare centinaia di milioni di dollari, perchè, nel novembre scorso, CureVac ha accettato di fornire 405 milioni di dosi alla Commissione Europea – un accordo che sembra far sorgere nuovi interrogativi sul ruolo di Gates nel perpetuare l’apartheid vaccinale.
Visto che la fondazione Gates ha la possibilità di trarre molti benefici finanziari dalla vendita in esclusiva alle nazioni più abbienti [dei vaccini] di CureVac e dalla possibilità di conservare le sue proprietà intellettuali e brevettuali, come mai non sente il bisogno di vaccinare direttamente anche i poveri del mondo, visto che è un’organizzazione caritatevole e visti anche i benefici dell’esenzione fiscale [che ne deriverebbe]? CureVac e la fondazione Gates hanno entrambe evitato di rispondere alle domande su come e se avessero intenzione di fare una cosa del genere.”
La salute globale è l’ultima appropriazione del monopolio dei Gates
La fondazione Gates ha anche la capacità di influenzare i mercati dei vaccini, e quindi i propri profitti, attraverso tutta una serie di network, tra cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità, di cui è uno dei maggiori finanziatori.
Secondo The Nation, Gates [10]:
– dirige la logistica del trasporto dei vaccini;
– consiglia le delegazioni del G7 sulla gestione della pandemia;
– si incontra con i delegati commerciali americani per discutere dei diritti di proprietà intellettuale legata ai vaccini COVID – 19;
– ha rapporti regolari con i dirigenti delle aziende farmaceutiche e con il Dr. Anthony Fauci;
-ha negoziato contratti vaccinali tra l’Università di Oxford, AstraZeneca e il Serum Institute of India. È riuscito non solo a bloccare il progetto dell’Università di Oxford per la creazione di un vaccino senza brevetto, ma l’ha anche costretta a collaborare con la pro-profit AstraZeneca [11].
Gates fa inoltre parte del consiglio di GlobalFund e Unitaid, ha una stretta relazione con la Banca Mondiale e aveva sostenuto e partecipato personalmente a Event 201, dove era stata simulata una pandemia mondiale scatenata da un nuovo coronavirus. Come ha fatto notare The Nation [12]:
“E’ sempre più urgente chiedersi se i molteplici ruoli di Gates nella pandemia – come benefattore, investitore, uomo d’affari, lobbista – facciano parte del concetto filantropico del fare beneficenza o, probabilmente, della volontà di acquisizione di un potere sempre maggiore, un potere monopolistico.”
The Nation cita Rohit Malpani, un consulente della salute mondiale e membro del consiglio dell’iniziativa di salute globale UNITAID, che ha detto:
“Ciò che stiamo vedendo è il risultato di 20 anni di volute intromissioni in ogni singolo aspetto della salute globale da parte di tutte le istituzioni, di tutte le aziende che spesso dispongono di queste tecnologie all’avanguardia, così come di tutti quei gruppi di sostegno che parlano del problema e di tutte le istituzioni di ricerca.
Tutto questo riflette inoltre il fallimento della Fondazione Gates: Il fatto, cioè, che abbiano esercitato così tanta influenza e controllo su molti aspetti della gestione [della pandemia]…. e il fatto che stiamo vedendo così tanta disuguaglianza la dice lunga sulla loro influenza, e [fa capire] che le loro strategie non hanno funzionato. E devono assumersi il peso di una tale sconfitta.”
Gates: un non-così-equo tecnocrate
James Love, direttore del gruppo di sostegno Knowledge Ecology International, ha riferito a The Nation [13]:
“Tutto ciò che Gates ha fatto nell’area vaccinale fin dal 1999 è stato cercare di rafforzare i diritti di proprietà intellettuale, la compartecipazione con grandi aziende, accordi segreti e licenze restrittive. Questo è il suo segreto per il successo. Ed è esattamente l’opposto di quanto vorremmo vedere.”
Infatti, come notato in un recente articolo uscito sul Jacobin Magazine [14] a firma di Luke Savage, niente più di una pandemia COVID richiederebbe una cooperazione internazionale. Nonostante ciò, Gates preferisce “il diritto brevettuale alla vita umana.”
Non fraintendetemi: questi cosiddetti “vaccini” sono un disastro già in partenza e non sono raccomandabili. Il punto è che Gates ci sta mostrando la sua vera natura. Quando si arriva al dunque e il mondo chiede una vera generosità (in data odierna ci sono più di cento Paesi che non hanno ancora somministrato una singola dose di vaccino COVID [15]), Gates dice irrevocabilmente di no.
In tutto questo Gates è immischiato solo per i soldi. È ovvio, che non crede che i vaccini salveranno i mondo. Infatti, se così fosse, e se lui fosse un vero filantropo, si sarebbe già battuto per la rimozione dei diritti brevettuali e avrebbe aiutato a riempire il mondo di vaccini. Invece combatte per mantenerli e si concentra nell’accumulare sempre più proprietà intellettuali per tutte le sue soluzioni globali.
Gates mente sulla necessità di salvaguardare i brevetti vaccinali
Krystal Ball, commentatrice politica televisiva, non ha peli sulla lingua quando dice che Gates mente quando afferma che l’eliminazione del diritto brevettuale sui vaccini COVID non aiuterebbe i Paesi in via di sviluppo. Secondo l’autoproclamatosi zar mondiale dei vaccini, non ci sarebbero abbastanza industrie di vaccini per garantire una produzione del genere. Ma questo non è vero, come sottolinea la Ball.
Un’inchiesta dell’Associated Press ha trovato tre industrie in tre continenti diversi con la capacità di produrre centinaia di milioni di vaccini COVID-19 “se solo avessero i progetti e le conoscenza tecniche” [16].
Si tratta di pura cupidigia, dice la Ball, e di mantenere i profitti di Big Pharma i più alti possibile. Il punto è che, nonostante la sua insistenza nell’affermare che i Paesi in via di sviluppo dovrebbero vaccinarsi il più in fretta possibile, Gates sta volontariamente bloccando i processi di produzione e di distribuzione.
L’obiettivo di Big Pharma è quello di generare sempre maggiori profitti. La lobby, negli USA e in Europa, sta spingendo per la protezione dei monopoli brevettuali, in modo che non vengano realizzate versioni generiche dei loro prodotti. Secondo il Corporate Europe Observatory [17]:
“Nel corso della pandemia, molte aziede farmaceutiche si sono impegnate ad anteporre la salute globale ai profitti, ma alcuni documenti rilasciati, dopo lunghi ritardi, al Corporate Europe Observatory rivelano che la EFPIA, l’European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations (Federazione europea delle industrie e delle associazioni farmaceutiche), aveva fatto pressioni per eliminare qualsiasi meccanismo proposto che facilitasse in Europa l’accesso ai trattamenti pandemici ad un prezzo equo.”
Big Pharma incamera i profitti delle ricerche finanziate dai contribuenti
Le agenzie del farmaco affermano che i brevetti sono necessari per proteggere i diritti della proprietà intellettuale, in modo che [le aziende] possano continuare le ricerche e la produzione di trattamenti salvavita; grazie ai brevetti [queste aziende] stanno però raccogliendo soprattutto i profitti di ricerche finanziate dai contribuenti.
Da uno studio [18] dell’Institute for New Economic Thinking (Istituto per il nuovo pensiero economico), si apprende che, dal 2010 al 2019, negli Stati Uniti il NIH, National Institutes of Health (Istituti Nazionali americani di Sanità), ha finanziato ricerche per un totale di 230 miliardi di dollari per tutti i farmaci approvati negli Stati Uniti.
Inoltre, sono stati sviluppati grazie alle ricerche finanziate dai contribuenti ben 22.000 brevetti , cosa che ha dato un’escluività di mercato all’8,6% dei nuovi farmaci approvati nel periodo di studio. “[Tutto questo] ha inoltre dimostrato quanto sia limitato il meccanismo che dovrebbe riconoscere il valore creato dagli investimenti iniziali ed assicurare un appropriato ritorno pubblico,” fa notare lo studio.
Anche la tecnologia mRNA usata nei vaccini COVID-19 è il risultato di una ricerca finanziata con fondi pubblici e condotta dal NIH e dal Dipartimento della Difesa [19].
“Questo è un vaccino del popolo” ha detto a Scientifican American Peter Maybarduk, direttore del Public Citizen’s Access to Medicines program (Programma di accesso dei cittadini alla medicina) [20]. “Gli scienziati federali hanno dato una mano ad inventarlo e i contribuent ne stanno finanziando lo sviluppo. Dovrebbe appartenere all’umanità.”
Il vaccino COVID di Pfizer, nei primi tre mesi del 2021, ha generato entrate per 3,5 miliardi di dollari e la società si aspetta che la “domanda costante” del vaccino continui nei prossimi anni, così com’era accaduto per il vaccino antinfluenzale. La stime suggeriscono che, entro la fine del 2021, le entrate dovute al vaccino COVID di Pfizer raggiungeranno i 26 miliardi di dollari .
Cosa potrebbe scaturire dal caso Maxwell?
C’è anche la possibilità che vengano alla luce aspetti più oscuri della vita di Gates. Secondo un report della stampa mainstream [23], Melinda si era già consultata con avvocati divorzisti nell’ottobre 2019, lo stesso mese in cui il New York Times aveva pubblicato un articolo sui ripetuti incontri di Gates con Jeffrey Epstein, il famoso sfruttatore di prostituzione minorile [24].
Il New York Post [25] e il Daily Mail [26] avevano in precedenza dedicato diversi articoli alla sua vita di scapolo donnaiolo, citando informazioni prese da James Wallace, il biografo di Gates, secondo cui Gates avrebbe avuto un debole per le spogliarelliste e i piscina-party in costume adamitico.
Il Washington Examiner va oltre, affermando che il “divorzio dei Gates è parzialmente motivato dai rapporti con Jeffrey Epstein” [27]. Un portavoce della fondazione risponde così alle domande riguardanti gli incontri di Gates con il leader della rete di pedofili:
“Gates riconosce che l’aver condiviso con Epstein concetti filantropici aveva concesso ad Epstein un immeritato rilievo, incompatibile con i valori personali di Gates e con quelli della sua fondazione.”
Epstein era morto in circostanze sospette nella sua cella nell’agosto 2019 e la sua socia, Ghislaine Maxwell era stata arrestato nel luglio 2020, con l’accusa di cospirazione, adescamento e trasporto di minori allo scopo di favorire attività sessuali illegali. Più tardi erano stati aggiunti ulteriori capi d’accusa: sfruttamento della prostituzione e reclutamento di ragazze minorenni.
Il processo alla Maxwell inizierà quest’autunno. Vedremo se questa azione legale finirà col rivelarci ulteriori dettagli sul coinvolgimento di Gates con Epstein. In ogni caso, la tempistica della separazione di Gates è interessante, specialmente considerando come la reputazione di benefattore mondiale di Bill si stia improvvisamente sgretolando.
Dr. Joseph Mercola
Fonte: articles.mercola.com
Link: https://articles.mercola.com/sites/articles/archive/2021/05/20/the-surprising-reason-for-bill-gates-divorce.aspx
20.05.2021
Tradotto da Robin per comedonchisciotte.org