Come l’estrazione di idrocarburi in un pianeta in cui le grandi riserve sono già state prosciugate e l’atmosfera è satura di Co2 avviene solo al costo di pratiche ancora più distruttive e dispendiose come il fracking, allo stesso modo l’estrazione di profitto in una società in cui è così profondo lo iato tra ricchezza materiale e tempo di lavoro socialmente necessario avviene solo al costo di ulteriore precarizzazione del lavoro e devastazione ambientale.
La crisi del Covid-19 ha creato un milione di nuovi poveri solo in Italia, eppure l’ultimo rapporto Forbes si apre così: “È stato un anno eccezionale, e non stiamo parlando della pandemia. Le aziende si sono quotate in borsa a rotta di collo, le cryptocurrencies hanno preso il volo e i valori delle azioni hanno toccato le nuvole. Il numero dei miliardari – registrato dalla 35° lista annuale Forbes sulle persone più ricche del mondo – è esploso, raggiungendo la cifra senza precedenti di 2.755, ovvero 660 miliardari in più rispetto all’anno scorso. Il loro patrimonio complessivo è di 13,1 trilioni di dollari, mentre nel rapporto del 2020 era di 8 trilioni di dollari”.
Intanto per la maggior parte delle persone quel che aumenta è il debito individuale e pubblico, antico strumento della disciplina capitalista, imposta attraverso una ricattabilità che colpisce sia la determinazione delle vertenze sul posto di lavoro che la coesione delle comunità nei territori. Ma è proprio su questi terreni di lotta, e nelle convergenze tra di essi, che è possibile irrigidire quell’ottusità della ragione collettiva rispetto agli argomenti dell’economia neoclassica, che può trasformarsi in intelligenza della soddisfazione dei bisogni all’esterno della mediazione di mercato. Quell’inerzia diffusa della vita rispetto al ciclo del valore, che può trasformarsi in movimento verso alternative sistemiche.
Come mai in un anno così difficile la situazione dei più abbienti è notevolmente migliorata? Le riforme della tassazione globale e i progetti di finanza verde attualmente in discussione cambieranno qualcosa? E quali sono le relazioni tra la sfera della finanza e il resto della società capitalista? Ne parliamo con espert* e attivist* in vista del G20 della Finanza che si terrà il 9-10 luglio 2021 a Venezia.
Interverranno:
Jack Copley (University of Bath)
Andrea Fumagalli (Università di Pavia, Effimera)
Eleonora Priori (Università di Torino)
Anna Clara Basilicò (We Are the Tide)
Luca Dall’Agnol (ADL Cobas)