«Dīvĭdĕ et ĭmpĕrā è una locuzione latina secondo cui il migliore espediente di una tirannide o di un’autorità qualsiasi per controllare e governare un popolo è dividerlo, provocando rivalità e fomentando discordie. Questa tecnica permette a un potere centrale, che può essere un governo dispotico, o un governatorato coloniale-imperialista, numericamente modesto, di governare e dominare su una popolazione sensibilmente più numerosa. Spesso la tecnica determina conflitti sociali atti a generare odio tra le persone culturalmente meno edotte e informate. Questa tecnica è stata applicata in particolar modo per l’amministrazione dei grandi imperi, che grazie ad essa riuscirono a controllare territori molto estesi con forze armate esigue».
Fonte: Wikipedia
Ma che stranissima coincidenza: esattamente quello che sta succedendo in questo periodo, in cui autentici imperi economici controllano il mondo senza che abbiano in dotazione eserciti; per poter operare indisturbati e raggiungere i loro scopi bastano quei politici e relativi media che li servono volentieri.
La dottrina di ogni potere autoritario si presenta puntualmente anche nello scenario attuale dove attraverso un bombardamento mediatico orchestrato ad hoc, viene alimentato un odio contro quelli che in passato potevano essere i comunisti o gli ebrei e oggi sono coloro che non credono alle menzogne costanti raccontate in ossequio al motto per il quale una bugia ripetuta dieci, cento, mille volte diventa una verità.
Così, dall’alto spargono terrore, odio e paura per dividere le persone, per mettere gli uni contro gli altri, creare fazioni, cosicchè possano continuare a fare i loro affari mentre nell’arena il popolo si accapiglia. Quelli su cui scagliare l’odio sociale vengono immediatamente etichettati così da non essere più considerati come persone ma sigle, fazioni. E se si spersonalizza qualcuno lo si rende ancora più attaccabile e meno degno di ascolto.
La vergognosa opera di criminalizzazione di persone che altro non fanno che volerci vedere chiaro nelle tantissime zone d’ombra sulla questione covid è qualcosa che con la democrazia e il rispetto per il prossimo non ha nulla a che vedere. Calpestati diritti, opinioni, libertà di espressione, libertà di movimento in nome di una ipotetica tutela della salute per la quale né i politici, né i media, né tanto meno i crocerossini acquisiti dell’ultima ora, hanno mai mosso un dito. Dov’erano costoro quando è stata distrutta la sanità pubblica, quando sono stati sprecati soldi pubblici a vagonate, devastato l’ambiente, provocato l’avvelenamento di acqua, aria e cibo che ci regala centinaia di migliaia di morti di cancro? Hanno permesso all’industria del tabacco di fare oltre 90 mila morti l’anno, lasciato produrre automobili, bolidi, carri armati che lasciano sull’asfalto migliaia fra morti e feriti ogni anno, allevato milioni di animali in condizioni igieniche e sanitarie pazzesche senza fare nulla in merito e innumerevoli altri esempi drammatici simili.
E dopo tutto ciò si ha pure il coraggio di dire che si sta tutelando la nostra salute? Per tutte queste cose che sono un costante attacco alla nostra salute e provocano ecatombi è forse mai stato fatto qualcosa anche solo di lontanamente paragonabile a quanto fatto per il covid?
L’immagine simbolo, l’apoteosi dell’ipocrisia è vedere gente che si abbassa la mascherina per fumare e nessuno si scaglia contro di loro con la stessa ferocia a tutela della salute così come lo fa per qualcuno che distrattamente non ha la mascherina, ammonendolo che il fumo lo ammazza, che avvelena anche gli altri, che la collettività dovrà pagare la sua irresponsabilità quando sarà ricoverato, ecc, ecc. Ma è evidente che la salute da “tutelare” è solo quella che fa fare lauti profitti, la salute che non fa fare lauti profitti non esiste.
Solo persone completamente narcotizzate da una narrazione falsa e carica di odio possono credere che chi per la nostra salute non hai mai fatto nulla, anzi è stato il maggiore artefice di ogni possibile attacco alla stessa, improvvisamente diventi uno stinco di santo. Credere a una menzogna tale e contribuire a seminare odio e terrore contro i propri simili è un azzardo che creerà spaccature socialmente drammatiche.
Anche chi pensa di avere la meglio perchè si schiera dalla parte del più forte, per paura, per interessi o tornaconto personale, si accorgerà presto che è solo carne da macello per chi lo vuole manovrare.
La storia ci ammonisce che dimenticare i suoi insegnamenti tragici significa riviverli in forma ancora peggiore.
I presupposti ci sono purtroppo tutti e per scongiurarli sta a noi guardare ai veri responsabili di questa catastrofe umana, sanitaria e ambientale che dall’alto se la ridono a crepapelle vedendoci scannare per una mascherina….