Nel primo fine settimana d’autunno sono in programma, sull’Appennino, due iniziative che ci stanno molto a cuore e alle quali siamo felici di invitarvi.
Partiamo dalla seconda, in ordine di tempo. Ufficialmente si tratta di un presidio, al Lago Scaffaiolo, sotto le vette del Corno alle Scale.
Come sapete, ormai da qualche anno, insieme a un numero sempre più vasto di persone e di associazioni, stiamo cercando di bloccare la costruzione di un nuovo impianto di risalita, che raggiungerebbe il rifugio Duca degli Abruzzi, violentando un versante fragile, protetto e ancora indenne. Ne abbiamo parlato in due articoli, qui e qui.
Dopo che il TAR dell’Emilia-Romagna aveva dato ragione ai proponenti dell’opera, abbiamo presentato un ricorso al Consiglio di Stato, che invece ha accolto il nostro appello e ha sollecitato il TAR a fissare un’udienza di merito, per approfondire le nostre osservazioni. In particolare, i magistrati della quarta sezione hanno richiamato un precedente simile al nostro, nel comune di Livigno (SO), dove la ditta Mottolino Spa intendeva smantellare e “adeguare” una seggiovia, di fatto però ampliandola, in un’area soggetta a tutela paesaggistica e di conservazione ambientale. Contro quel progetto si erano espressi il TAR della Lombardia, il Consiglio di Stato e infine le Sezioni Unite della Corte di Cassazione.
Nonostante questo punto a favore – una vittoria parziale ma importante – siamo consapevoli che la battaglia è ancora lunga, e che i sostenitori della nuova seggiovia hanno molti sponsor importanti, imprenditori di grido e politici affermati, oltre a tanti, troppi alleati silenziosi, che su questo argomento non prendono posizioni nette, per non guastare le delicate alleanze e i patti d’acciaio siglati in vista delle elezioni amministrative.
Per questo motivo parteciperemo al presidio di domenica 26 settembre, al Lago Scaffaiolo, e poiché il luogo è raggiungibile soltanto a piedi, ci troveremo alle 9.30 al parcheggio del rifugio Cavone, nel comune di Lizzano in Belvedere. Da lì, per salire, sono possibili due diversi percorsi, uno più semplice (passando dalle Malghe) e uno più impegnativo e panoramico (attraverso la Valle del Silenzio e il Passo della Porticciola). Su entrambi, ci saranno imboscate a sorpresa di musicisti e lettori – che però, è bene ricordarlo, non saranno “spettacoli all’aperto” per la loro natura nomade, improvvisata e casuale. Su entrambi, naturalisti e guide ambientali racconteranno il paesaggio e aiuteranno a conoscerlo meglio. Giunti al lago, srotoleremo striscioni, sventoleremo bandiere, intoneremo canti ribelli e spiegheremo i motivi della nostra fiera, inossidabile opposizione alla nuova seggiovia, che proprio lì dovrebbe arrivare.
Il ritorno al parcheggio è previsto per le 16. Pertanto, suggeriamo di prepararsi un pranzo al sacco, di portare con sé almeno un litro d’acqua, abiti adeguati alla quota (circa 2000 m), scarpe da escursionismo (anche se NON si tratta di un’escursione organizzata, bensì di un presidio), nonché mascherina, gel igienizzante, mutande e tutti gli altri accessori più o meno scontati.
Invitiamo anche a comunicare la propria adesione alla mail: unaltroappennino@gmail.com (giusto per farsi un’idea di quanti saremo). Ulteriori informazioni si possono chiedere sempre scrivendo alla stessa mail o telefonando al 340-6711970 oppure contattando il Comitato “Un altro Appennino è possibile” sul suo profilo Facebook (che non linkiamo, per via della nostra policy nei confronti di quel social network)
Il 25 settembre, invece, torneremo a visitare la Repubblica partigiana del Carzolano, insieme a Resistenze in Cirenaica e a Giancarlo Barzagli (autore di Grüne Linie), per risvegliare i fantasmi e rinverdire i fasti di un leggendario “trekking partigiano”, sulle orme della Trentaseiesima Brigata Garibaldi, con letture, musica, mostra fotografica e tortelli mugellani. Questa volta, ahinoi, non ci saranno i tortelli – troppo complicato organizzare una cena sociale, di ‘sti tempi – ma non mancheranno certo i racconti, i suoni e le immagini. Rispetto a due anni fa, sarà diverso anche il percorso: partiremo dal parcheggio di Prato all’Albero, passeremo dalle sorgenti del rio Rovigo, visiteremo Le Spiagge e altre sedi di compagnie della Brigata e infine raggiungeremo la cima più alta della zona, il Monte Carzolano (1184 metri). E’ un itinerario facile (qui la mappa, la traccia gpx e altre info), con poco dislivello in salita, che di norma si completa in 4 ore di cammino, con la possibilità, per chi fosse stanco, di evitare l’ultimo tratto, di circa 3 chilometri, e attendere in un luogo raggiungibile con l’auto (da chi, nel frattempo, l’avrà recuperata al parcheggio).
Le informazioni più precise su questa scarpinata, con gli orari di ritrovo, le modalità di partecipazione e quant’altro, si troveranno a breve sul sito di Resistenze in Cirenaica.
Già che siamo in argomento, ricordiamo che dal 6 al 10 ottobre, si potrà seguire, insieme a Wu Ming 2, la “trafila” che i ragazzi e le ragazze della pianura imolese – e in particolare il partigiano “Mirco” Zappi – affrontavano per raggiungere le basi della Trentaseiesima, nella valle del Rovigo. Il sentiero delle case ribelli è un cammino organizzato in collaborazione con Viaggi & Miraggi: ne abbiamo parlato qui e tutte le info utili si trovano qui. Per partecipare, è necessario inscriversi entro venerdì 24 settembre.
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