Tre iniziative per portare il contributo e la voce della Decrescita Felice nella piattaforma dei movimenti sulla giustizia climatica.
di Michel Cardito – copresidente del Movimento per la Decrescita Felice
Settembre si sta delineando un mese centrale per le mobilitazioni nazionali e internazionali che hanno come obiettivo il portare attenzione sull’emergenza climatica e sulla necessità di un intervento globale immediato; una concentrazione giustificata anche dall’imminente Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici COP26, che si terrà a Glasgow dal 31 Ottobre al 12 Novembre.
L’accumulo di CO2 nell’atmosfera con le conseguenti alterazioni climatiche rappresentano, insieme alla drastica riduzione di biodiversità, uno delle conseguenze più catastrofiche e tangibile dell insostenibilità ecologica di un sistema basato sulla crescita.
Un’estate bollente
L’estate 2021 ha visto il mese più caldo mai registrato (1) con l’inquietante record europeo di 48.8°C di temperatura raggiunto in Sicilia in Luglio (2). Diversi eventi estremi si sono verificati in tutto il mondo, scandendo una stagione segnata da incendi, inondazioni, uragani e siccità estrema(3). Questi eventi hanno causato diverse vittime dirette e sono arrivati all’attenzione dei media nonostante la scarsa copertura normalmente riservata a questioni climatiche. L’ultimo in ordine di tempo è avvenuto pochi giorni fa tra Lombarda e Veneto. (4)
Lo stesso atteggiamento sensazionalistico da parte dell’informazione non è stato dedicato al sesto rapporto dell’IPCC, pubblicato Il 9 Agosto e passato rapidamente dalle notizie di secondo piano al silenzio mediatico.
Il rapporto del Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (5) è stato il frutto di una analisi di più di 14.000 studi scientifici, rivisto dai rappresentanti di 195 Paesi e approvato nella sua formulazione finale. I risultati del report affermano che l’azione umana è “inequivocabilmente” responsabile del riscaldamento del pianeta e che la tendenza è in rapida accelerazione; ad oggi registriamo un aumento di +1.1° C di temperatura media annuale rispetto ai livelli preindustriali. Ai ritmi attuali di emissioni, si calcola che la soglia critica di +1.5° verrà raggiunta un decennio prima di quanto precedentemente ipotizzato, ossia attorno al 2034, o comunque entro il 2040 anche guardando gli scenari ipotetici migliori.
Un problema non più ignorabile
Sebbene il tema e l’urgenza della crisi climatica stiano cominciando a trovare uno spazio sempre maggiore nella consapevolezza della popolazione generale, nei media e nelle promesse dell’establishment politica, gli interventi finora intrapresi si sono rivelati assolutamente cosmetici se non addirittura colpevolmente aggravanti il problema.
Ancora più distante appare la creazione uno spazio di analisi critica e presa di consapevolezza reale rispetto al l’insostenibilità strutturale e diseguale di un sistema economico dipendente da una crescita continua e infinita.
Il Movimento Decrescita Felice ha preso più volte posizione in materia di surriscaldamento globale e sulla necessità di abbandonare la prospettiva di una crescita infinita. É necessario e urgente intraprendere insieme nuove forme di gestione delle risorse, che permettano la soddisfazione dei bisogni e il benessere di tutti all’interno dei limiti ecologici e biofisici del pianeta. La Decrescita sta generando sempre più interesse nel mondo dell’attivismo e della ricerca affermandosi come una delle alternative politiche ed economiche. Tra i recenti lavori accademici che ci sentiamo di segnalarvi ci sono “Il Mito dell Crescita Verde” (6), tradotto e ripubblicato da MDF in italiano, e l’articolo recentemente apparso su Nature “1.5 ° C degrowth scenarios suggest the need for new mitigation pathways” (7).
Dall’analisi all’azione
Il Movimento ha scelto di dedicare la fine di Settembre e l’inizio di Ottobre alla riflessione e alla mobilitazione sull’emergenza climatica con tre iniziative nazionali:
- Adesione e Mobilitazione per lo Sciopero Globale per il Clima del 24 Settembre organizzato dai Fridays For Future – MDF scende al fianco dei Fridays For Future e aderisce allo sciopero globale per il Clima del 24 Settembre invitando tutti i Circoli, le socie e i soci a diffondere e partecipare alle inizive previste per la giornata nei propri territori. Informazioni -> QUI
- Adesione e partecipazione al Milano Climate Camp in occasione della PreCOP di dal 30 Settembre al 3 Ottobre – Il Movimento Decrescita Felice e il Circolo di Milano aderiscono al Climate Camp promosso dall’alleanza Climate Justice Platform. Un campeggio di quattro giorni, in concomitanza con le giornate della PreCop26 di MIlano, che punta a creare confronto e unione fra vari movimenti e individui, per cercare insieme una risposta alla crisi ecologica, climatica, sociale e politica che stiamo vivendo. È tuttora possibile prenotarsi per il pernottamento e la partecipazione agli eventi. Vi segnaliamo in particolare la Climate March del 2 Ottobre. MDF porterà almeno un tavolo di discussione sul Mito della Crescita Verde valutando anche uno spazio di formazione su autoproduzione e buone pratiche. Informazioni -> QUI
- Nasce il gruppo decrescita e clima – Lanciamo in questa occasione un nuovo Gruppo di Studio Decrescita e Clima (nome provvisorio), che va ora ad affiancarsi agli altri gruppi attivi. I Gruppi di Studio di MDF sono gruppi di affinità tematica, nei quali i soci interessati possono trasversalmente partecipare. Obiettivo dei gruppi è quello di raccogliere materiali, produrre sintesi utili al movimento e approfondire un tema specifico, in questo caso il tema sarà il complesso tema della Crisi Climatica. A breve verrà inviato ai soci e alle socie l’invito a partecipare.
Agiamo per un futuro possibile, Buone mobilitazioni!
NOTE
(1)https://www.noaa.gov/news/its-official-july-2021-was-earths-hottest-month-on-record
(3)Climate crisis: one month of flash floods, wildfires and heatwaves
(5)https://www.ipcc.ch/report/sixth-assessment-report-working-group-i/