Operazione Socrate 2.0. Comunicato n. 5. Ogni giorno ognuno di noi è Moltitudine

Viviamo giorni unici e irripetibili, giorni che ci permettono di capire la differenza fra il nostro modo di concepire il quotidiano e gli ideali che ci contraddistinguono, rispetto a quello che accade intorno a noi; badate bene, ho detto intorno a noi, non dentro di noi.

Dentro di noi in questi giorni è scesa la calma olimpica, quella che non avremmo mai creduto di poter provare, mai.

Proprio grazie al clamore che ci circonda, alle inutili polemiche, alle mille contrapposizioni, a tonnellate di dati e slogan, abbiamo capito il valore di quanto ci è stato tramandato nei secoli.

Con infinita umiltà, abbiamo inequivocabilmente capito che la Storia siamo Noi.

Dentro di noi s’è materializzato un passaggio di testimone altrimenti impossibile e impensabile, con i 400 delle Termopili che, non avendo altra possibilità, hanno combattuto nel senso più tragico del termine, una battaglia fatta di sudore, sangue e morte.

Per fortuna noi siamo andati oltre, molto oltre.

Tutto è accaduto in modo naturale e spontaneo, senza nessuna violenza. Non è più il tempo della violenza, non lo sarà mai più. Chi la sta usando non siamo noi e sarà inevitabilmente travolto e dimenticato dalla Storia.

E’ il tempo della comprensione, della pazienza, del silenzio e dell’attesa.

E’ il nostro tempo.

Siamo incredibilmente fortunati.

Qualcuno ci sta mostrando di quali distorsioni sia capace la mente umana e quali siano le strade da non percorrere, ci sta mostrando una minuscola porzione del lato oscuro in cui l’amore viene usato come scusa per infamie senza limiti, tutto ruota intorno alla paura della Morte, la Giustizia è andata in vacanza e la Libertà sembra essersi infilata in qualche tombino.

Noi, però, siamo qui. Seduti sul bordo del fiume, affascinati dal paesaggio, dalle montagne innevate, dai colori dell’autunno, della corrente e dai vortici che si formano prima delle cascate. Nessuno può avere un posto migliore, neanche con la pay tv.

Siamo in prima fila a goderci uno spettacolo unico, in cui tutti cercano di costringerci a essere qualcosa di diverso da ciò che siamo, cercano di obbligarci a vivere con regole strane e ingiuste. Vorrebbero imporci un mal comune per raggiungere il mezzo gaudio.

Io non accetto mezze misure, nessuno di noi accetta mezze misure, si è liberi del tutto o si è schiavi: sono un normale essere umano, ho paura della Morte, ma ho molta più paura di una vita senza sogni e senza Libertà e, soprattutto, so cos’è l’Amore, non me lo deve insegnare un papa né un virologo.

Noi esseri umani siamo liberi, siamo nati liberi, come testimoniano in modo inequivocabile i 400 delle Termopili che giacciono di una Gloria incancellabile per aver scelto di obbedire alle Sante Leggi di Sparta per salvare i propri concittadini.

Con la grande differenza che noi, semplicemente, abbiamo già vinto, senza andare lontano.

Ci è bastato guardare dentro di noi, ricordarci che il presente è l’unico elemento certo della nostra vita e in questo presente non c’è spazio per l’autocommiserazione, la sconfitta, la depressione, né per la falsa speranza che arrivi qualche cavaliere da operetta travestito da manifestante o da politico a rimettere in fila le cose.

Nel nostro presente c’è ben altro.

Ci siamo noi, uno per uno, c’è la creatività e la forza di trovare i nostri simili e accogliere chi chiede aiuto.

Noi non dobbiamo voltare pagina perché viviamo nel presente e il presente non ha pagine.

Saranno giorni difficili ma è il percorso con cui siamo chiamati a confrontarci e certamente abbiamo la forza per fare un passo dopo l’altro senza fermarci: ricordiamoci che siamo Moltitudine.

Il Vostro Leader incrollabile.

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