Venice Climate Meeting: tavoli di lavoro, dibattiti e assemblea

Sabato 11 e domenica 12 dicembre andrà in scena al centro sociale Rivolta (Via F.lli Bandiera, 45 – Marghera) il Venice Climate Meeting organizzato da Rise Up 4 Climate Justice. Una due giorni molto ricca, con tavoli di lavoro, un dibattito serale e un’assemblea conclusiva. Di seguito il programma dettagliato.

SABATO 11 DICEMBRE

12:00-13:00 – Presentazione del Meeting e dei tavoli di lavoro

15:00-18:00 – Tavoli di lavoro:

Capitalismo fossile e capitalismo green nella transizione ecologica

Cos’è la “transizione ecologica”? Il sistema economico capitalista come si ristrutturerà per accumulare profitti dalla riconversione energetica? Il settore delle energie rinnovabili sta subendo l’azione dell’estrattivismo e dei processi di finanziarizzazione: quali pratiche di conflitto e di campagna politica sono possibili su queste tematiche?

Decostruzione della visione antropocentrica, coloniale e patriarcale dell’ambiente

Il capitalismo estrae valore in primis dalla natura, dai corpi (soprattutto razzializzati) e dal lavoro riproduttivo. Il regime ecologico capitalista esclude quindi le marginalità, le opprime catalogandole come “zone di sacrificio”. Ragionare in termini decoloniali significa abbandonare la prospettiva antropocentrica del capitalismo avanzato, riconoscere il Sud Globale come uno dei terreni di battaglia del modello di sviluppo e come luogo di esperienze di resistenza ambientale secolari. A ciò si lega lo sfruttamento del lavoro riproduttivo e, più in generale, l’oppressione delle soggettività “non conformi”. Per questo discuteremo insieme teorie e pratiche resistenti che abbiano come orizzonte la costruzione, nel quadro della giustizia climatica, di comunità solidali al di fuori del sistema estrattivo, patriarcale e coloniale.

I sistemi produttivi e la transizione ecologica: il caso della logistica e del turismo di massa

Nella pandemia in cui ci troviamo, la priorità, che è quasi una sacralità, che viene data al lavoro produttivo contrasta con la messa a sacrificio di tanti altri aspetti della nostra vita.
Il sistema produttivo rappresenta il fulcro attorno cui si sta svolgendo la partita non solo della gestione della crisi pandemica, ma anche della transizione energetica e climatica.
In questo tavolo andremo ad analizzare alcuni degli aspetti che caratterizzano il sistema produttivo attuale, con riferimento nello specifico al mondo della logistica e del turismo, per comprendere meglio quelle che sono le strategie di accumulazione e di estrazione messe in atto nei nostri territori e globalmente.

21:00-22:30 – Dibattito: “Intersezioni e convergenze: i movimenti nella crisi climatica”

L’alleanza tra lotte ambientali e lotte interne al mondo del lavoro è stata la spinta che ha rotto il campo politico novecentesco, nel quale spesso i due temi erano visti in contrapposizione.

Negli ultimi anni, è diventata sempre più “naturale” per i movimenti l’intersezionalità tra clima, genere, razza e classe. Questo per una consapevolezza sempre più viva che non esista più una “contraddizione primaria”, all’interno di un capitalismo che estrae valore tanto dalla dimensione produttiva quanto da quella riproduttiva della vita e della natura.

La crisi pandemica ha accelerato questa consapevolezza, ma in egual misura sta creando le premesse per un nuovo modello di accumulazione che impone ai movimenti scelte strategiche ancora più decide e radicali verso la convergenza delle lotte.

Con: Marco Armiero (direttore Environmental Humanities Lab), Alice Dal Gobbo (ricercatrice Università di Trento), Alessandro Runci e Simone Ogno (Re Common).

Venice Climate Meeting 2021

DOMENICA 12 DICEMBRE

10:00- 13:00 – Tavoli di lavoro

Cura dei territori e pratiche di mutualismo

I nostri territori di fronte alla crisi climatica affrontano una sfida importante. Tra consumo di suolo predatorio, inquinamento dell’aria, dell’acqua e dei terreni, aumento dei fenomeni atmosferici intensi ci troviamo esposti a rischi sempre più alti. Di fronte a questo scenario, come si riorganizzano le comunità? Le esperienze di mutualismo hanno dimostrato di saper tessere reti sociali al di là delle istituzioni, fornendo lo spunto per nuove forme di solidarietà attiva da mettere in pratica nella crisi climatica.

“Siamo la natura che si ribella”: pratiche, azione diretta e forme di resistenza

I movimenti ambientali e climatici hanno sedimentato negli anni una grande quantità di pratiche conflittuali, dalle azioni dirette alle mobilitazioni di massa ad altre forme di resistenza. Questa varietà di pratiche è in continua evoluzione e fa i conti oggi con una nuova soggettività intersezionale che sta emergendo negli ultimi cicli di lotta, sia a livello globale che nei nostri territori. A queste novità, fanno fronte alcuni strumenti più consolidate, che hanno origine da contesti di lotta diversi e che tuttavia possono entrare in dialogo con le nuove forme di assemblaggio sociale. Come intrecciare resistenze e immaginari per mettere realmente in comune questa “cassetta degli attrezzi”? Come agire per creare forme di lotta sempre più inclusive e riproducibili?

15:00-18:00 – Plenaria di restituzione dei tavoli di lavoro

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