Siliana e Serena, viaggiatrici che raccontano storie di donne

Siliana e Serena Arena, entrambe 33 anni, viaggiatrici. Hanno fatto una scelta di cambiamento, hanno accolto una sfida seguendo la loro passione. E hanno ideato “Quelle come Me – Storie. Strade. Scelte”, progetto di foto e videoreportage che sta coinvolgendo diverse donne in Italia ma non solo, raccontando le loro storie.

Siliana e Serena, raccontateci un po’ di voi.

«Nella vita siamo state entrambe molte versioni di noi stesse ed è difficile racchiudersi in un solo termine, ma se dovessimo farlo direi che siamo due viaggiatrici. Viaggiando siamo entrate in contatto con l’essenza del mondo senza nessun filtro innamorandoci della bellezza dell’autenticità, fatta di persone, crepe, difficoltà, vittorie e grandi salti nel vuoto. Viaggiando abbiamo conosciuto tante persone e tante realtà che fanno sì che il mondo sia un kaleidoscopio di umanità e diversità incredibile e oggi le incontriamo di nuovo per parlare al mondo di loro, per dare luce a quello che queste realtà e queste persone rappresentano. Per molti anni abbiamo inseguito il sogno condiviso del lavorare nella moda e siamo (o siamo state) a tutti gli effetti due fashion designers. Nel 2018 qualcosa si è spezzato e quello che doveva sembrare un sogno realizzato o un grande obiettivo raggiunto è stato, in realtà, l’aprirsi di un’enorme crepa che ha portato con sé una forte crisi identitaria e lavorativa. Da qui inizia la ricerca che ci ha portate, da circa un anno e mezzo, a viaggiare per realizzare “Quelle come Me – Storie. Strade. Scelte” un progetto di foto e video reportage che sta coinvolgendo diverse donne in giro per l’Italia e fuori, occupandoci di raccontare le loro diverse storie».

In cosa consiste esattamente il cambiamento che avete deciso di abbracciare e come lo avete realizzato?

«Siamo due persone molto flessibili ed estremamente irrequiete e per questo sempre inclini al cambiamento, quasi allergiche alla stabilità. Eravamo, però, saldamente aggrappate a quell’idea di ricercare un’identità personale all’interno di quella lavorativa, riconoscendosi quasi esclusivamente solo in quel ruolo. Parte di questo cambiamento si è concretizzata anche quando abbiamo iniziato a dire “Io faccio/Io mi occupo di…” piuttosto che “Io sono” nelle occasioni in cui ci si presenta a qualcuno. Quando incontriamo una persona le prime tre cose che tutti chiediamo sono nome, età e lavoro svolto e spesso nessuna di queste è una scelta di quella persona, quindi sono informazioni che svelano poco e niente dell’essere umano che ci troviamo davanti. Attraverso il progetto “Quelle come Me’’ stiamo esplorando quanto questo atteggiamento sia diffuso ed è uno dei punti salienti all’interno del reportage. Dove finisce la persona ed inizia la lavoratrice/il lavoratore? Specialmente per chi ha necessità di “rispecchiarsi” nel proprio lavoro, questo confine è, a volte, molto sottile, altre inesistente… altre volte ancora invece, è molto marcato».

Come nasce l’idea del vostro progetto/scelta di vita e come lo avete programmato e sostenuto anche finanziariamente?

«Il progetto ” Quelle Come Me – Storie. Strade. Scelte” è nato nei mesi di aprile e maggio del primo, durissimo, lockdown. Siamo state, come molti altri, portate a porci delle domande in modo sincero e profondo sulle nostre vite, sulle nostre decisioni e su come andare avanti da lì in poi. Entrambe stavamo portando avanti dei percorsi lavorativi non completamente soddisfacenti e avevamo alle spalle la ferita aperta di un percorso professionale (che credevamo essere quello dei nostri sogni) che in realtà si era rivelato un’enorme scelta fallimentare».

Come ha preso corpo il vostro progetto?

«Ad aprile 2020 il progetto ha iniziato a prendere forma su Instagram, attraverso la pubblicazione di ritratti scattati a distanza tramite Skype e la condivisione di interviste di approfondimento sulla vita e le storie di donne che hanno portato avanti con coraggio e determinazione i loro obiettivi. A settembre 2020, a seguito delle varie riaperture, abbiamo deciso di andarci a prendere di persona quelle risposte e abbiamo iniziato a viaggiare auto finanziando le nostre trasferte e incontrando le donne a cui volevamo dedicarci. Abbiamo percorso 6 tappe e incontrato 6 incredibili e ricchissime anime. Siamo state in Sardegna, nelle montagne del Lazio, in Lunigiana, a Las Palmas, in Liguria, in Veneto e ci stiamo preparando per la nostra trasferta abruzzese. Da quel momento questo progetto ci ha completamente trasportate in realtà e vite totalmente distanti dalle nostre e ci ha fatto capire quanto ogni percorso di vita possa essere unico e gratificante, nonché pieno di fratture e di dubbi e quanto la ricchezza sia proprio nelle sfaccettature. Andando avanti col progetto, con il viaggio, e raccontando le nostre trasferte sul nostro profilo Instagram il progetto è cresciuto e ci ha portate ad avere la possibilità di ottenere degli sponsor per i nostri spostamenti, permettendoci di continuare con le nostre tappe. Ora ci troviamo in dirittura di arrivo. Una sola tappa ci separa dal completamento delle sette storie e ci fa molto piacere poter raccontare di questo viaggio incredibile che stiamo facendo. Sono sette storie, ma per noi sono sette incredibili capitoli che ci stanno regalando qualcosa di impalpabile e prezioso. Cercavamo risposte e abbiamo trovato molto di più. “Quelle Come Me – Storie. Strade. Scelte” è un reportage di video, foto e racconti sulle vite di una serie di donne che nel corso della loro esistenza hanno deciso di scegliere di percorrere la strada che più le faceva ardere di passione. In una struttura societaria che spesso ci fa credere di dover sottostare a “regole” non nostre e percorsi di vita prestabiliti e omologati, specialmente se si è donne, questo gruppo di indomabili ci mostra e ci racconta di uno stile di vita autentico, di una propria felicità e una soddisfazione personalizzata e individuale. Con loro ripercorriamo le svolte, le crepe, le scelte, le rinunce e le vittorie dei loro sette unici percorsi. Le vediamo oggi, realizzate e soddisfatte nel momento che stanno vivendo… ma quanta storia c’è dietro? Quanti punti di crisi hanno fatto sì che oggi loro potessero essere le fiere donne che abbiamo conosciuto?».

Quali obiettivi e finalità che vi siete poste?

«Vogliamo innescare una scintilla in tutte coloro che si trovano in una fase della vita che le sta mettendo a dura prova. E vogliamo creare dei precedenti e una prova tangibile che plasmare la propria strada sia possibile. Vogliamo anche lasciare alle generazioni di donne che verranno un’antologia che raccolga tutte le sfaccettature e l’intensità della vita al femminile».

Come pensate di mettere a frutto l’esperienza che avete fatto e quali sono i vostri prossimi progetti?

«”Quelle Come Me – Storie. Strade. Scelte” ci ha fatto capire quanto sia importante e prezioso raccontare di un’umanità reale, incerta e frammentata, ma anche tanto integra, coraggiosa e sentimentale. Un’umanità che racchiuda tutte le sfaccettature dell’essere umano, appunto. Siamo costantemente bombardati da ideali di perfezione ed eccessi che ci stiamo perdendo la bellezza delle piccole sfumature, dei tremolii della voce, delle lunghe e profonde conversazioni (fatte anche con sé stesse), del confronto a cuore aperto, del sostenere uno sguardo. Questo progetto ci ha permesso, dopo 1 anno di lockdown, di ricominciare a guardare negli occhi le persone e loro ci hanno fatto entrare nella loro sfera più profonda, più intima, quella del dubbio, quella della paura, quella dove si pesca il coraggio. Non è stato sempre facile sostenere quello sguardo, ma vogliamo continuare a farlo. L’umanità è tanto più profonda di quello che di solito viene raccontato e noi vogliamo continuare a portare la luce su questo. Abbiamo tanti altri progetti pronti a partire e non vediamo l’ora di indagare quel senso di umanità che, nonostante tutto, resiste ed esiste ancora».

Un incoraggiamento a chi volesse lasciare un lavoro o una situazione insoddisfacente per mettersi alla prova in altro più gratificante?

«Quello che spesso ci ha aiutate è stato pensare che, se non avessimo agito in quell’istante, probabilmente dieci anni dopo saremmo state nella stessa identica e insostenibile situazione».

Per contatti:

website https://www.silianaeserenaarena.com/
Instagram https://www.instagram.com/silianaeserenaarena/?hl=it
Email silianaeserenaarena@gmail.com

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Il soggiorno esperienziale

21-22 maggio 2022
Cambiare vita e lavoro: istruzioni per l’uso
Vuoi trovare la chiave per aprire una porta su una visione del mondo diversa verso la quale iniziare a muovere qualche passo? Vuoi incontrare chi ha già reagito ed è riuscito a cambiare la propria vita in meglio? Vuoi vivere e condividere momenti di riflessione profondo su chi sei, cosa desideri fare e dove e come trovare le energie necessarie per attivarti nel cambiamento? Allora questo è il corso che fa per te. Al Parco dell’Energia Rinnovabile, sulle colline umbre; sarà condotto da Paolo Ermani e Alessandro Ronca.

Qui per programma e iscrizioni.

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