Oggi durante l’inaugurazione dell’800º anno accademico dell’Università di Padova, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la presidentessa del Senato Maria Elisabetta Casellati, studentesse e studenti universitari sono scese/i in piazza con una manifestazione dal nome “NOI RE(SI)STIAMO FUORI”, in una Padova blindata e militarizzata.
Nel corso della mattinata, attraverso gli interventi delle varie realtà universitarie padovane, si è cercato di creare una contro-narrativa trattando i temi che toccano in prima persona l3 student3, ma che sono rimasti fuori le mura di Palazzo Bo.
Si è parlato di diritto allo studio non garantito per tutt3, di mancanza di spazi sia per abitare che per studiare, della progressiva aziendalizzazione dell’Università, di come l’università non sia uno spazio inclusivo e transfemminista, di come il sapere trasmesso sia ancora intriso di cultura patriarcale, sessista, bianca, eurocentrica, colonialista e non venga mai messo in discussione.
Si è inoltre parlato di ambiente e degli accordi che l’Università ha stretto con Eni e Intesa San Paolo, aziende responsabili di devastazioni ambientali e investimenti nel fossile e con Leonardo, prima azienda produttrice di armi in Italia. Infine, è intervenuto anche un rappresentante sindacale per portare la visione di chi dentro l’università ci lavora e riscontra le stesse problematiche del corpo studentesco.
Il Collettivo Spina ha concluso il presidio lanciando un’assemblea pubblica per mercoledì 25 alle 17.30 presso l’aula multiuso del polo di psicologia.