Praticamente ogni persona di qualsiasi età, sesso e razza ha il suo “ciuccio virtuale” in mano al cui confronto Linus e la sua inseparabile coperta erano uno scherzo.
Non si parla con il prossimo, tutti piegati a consultare la Lampada di Aladino tascabile, ognuno chiuso nel suo mondo virtuale. Il mondo esterno non esiste più, la natura non esiste più, gli altri non esistono più, tutti dentro alla Lampada di Aladino.
La gente consulta la Lampada anche quando cammina, non vedendo nemmeno dove sta andando, e ogni tanto qualcuno viene falciato perché non si poteva certo perdere il centomiliardesimo video del gattino così simpatico… Oppure si viene falciati da chi la Lampada la consulta quando guida, prassi fissa quasi di ogni guidatore.
La Lampada viene consultata costantemente, in ogni occasione ovunque e comunque.
In qualsiasi posizione, seduti, in piedi, sdraiati, sottosopra e in qualsiasi contesto, all’aperto, al chiuso, in attesa dei mezzi pubblici, nei mezzi pubblici, al ristorante, nei negozi, negli uffici, in ogni luogo anche se si è con gli altri, pure amici e partner, quindi non si capisce nemmeno perché si è andati al ristorante o a cena in compagnia se la lampada risulta più interessante del proprio partner o amico/conoscente.
Per non dire delle riunioni o degli incontri in cui il vostro interlocutore piazza la Lampada sul tavolo e a ogni segnale di vita della Lampada stessa distoglie la sua attenzione, cioè mediamente ogni trenta secondi. Figuriamoci quindi quanto gli interessate voi e quello che nelle pause tentate di comunicare.
Con la Lampada viene fotografato o ripreso ogni alito di vita di qualsiasi cosa che verrà pressochè sempre immediatamente dimenticata.
Ma il vero scopo della Lampada è distoglierci dalla vita reale e venderci di tutto attraverso il suo uso; infatti è un bombardamento continuo e incessante di pubblicità perchè la Lampada traccia tutti i nostri desideri, inclinazioni e gusti. Lei sa meglio di noi stessi cosa ci piace e cosa dobbiamo comprare, pena anche l’esclusione dal contesto sociale del magico mondo della magica Lampada.
Spesso si hanno a portata di mano o nella borsa due o tre Lampade e nei cassetti di casa ce ne sono decine, tutte funzionanti ma per essere veramente cool e moderni bisogna stare al passo con il progresso tecnologico, quindi ogni anno comprare una nuova Lampada è d’obbligo.
Si hanno anche notizie che la Lampada attraverso le sue onde elettromagnetiche non sia proprio un toccasana per la salute, ma ovviamente il problema non esiste e altrettanto ovviamente nessuno ne parla.
Se la Lampada magica viene spenta o riposta, non passano due minuti che è di nuovo in mano accesa. Qualsiasi curiosità o domanda passa sempre dalla Lampada immancabilmente, non esiste altro sistema di conoscenza che non passi da lei.
Lei ci accompagna tutto il giorno, si addormenta vicino a noi e al mattino è la prima cosa a cui ci si rivolge, praticamente un amante a cui si riversano amore e attenzioni infinite, come non si farebbe con niente altro. Tutta la nostra vita, emozioni, desideri, tutto è lì dentro.
Senza di lei si è completamente perduti, l’effetto che ha è simile alle droghe pesanti, assuefazione praticamente immediata.
Ma non dobbiamo preoccuparci, tutto ciò è assolutamente “normale” anche perché scrittori, opinionisti, medici, filosofi, esperti e tecnici vi diranno che se avete problemi di dipendenza la colpa è vostra, la Lampada è solo un mezzo, sta a voi usarlo in quanto tale. Questa spiegazione è molto strana nonché inverosimile, perché nessun mezzo al mondo, in quanto solo mezzo, ha la capacità di non farci praticamente mai staccare da lui e di generare crisi di astinenza in sua assenza. Sarebbe come dire che l’eroina o la cocaina sono solo un mezzo, dipende da come le usi….
E per chi pensa che ciò sia esagerato consiglio di leggersi un pò di letteratura scientifica in merito, ma anche solo il libro “8 secondi” di Lisa Iotti che riporta studi e opinioni di esperti che confermano che la dipendenza dalla Lampada è paragonabile alle droghe pesanti.
Ma è ovvio che i soggetti di cui sopra non ne possono parlare male, mica possono perdere clienti, lettori e followers (e relativi guadagni) mettendo in discussione il loro amante preferito, cioè la Lampada. Quindi se c’è qualche problema, la colpa è sempre vostra/nostra, non della Lampada.
Come si può pensare che mettere l’intero mondo virtuale in mano a disposizione di chiunque e dandogli continue massicce scariche di dopamina non lo rapisca irrimediabilmente e resti prigioniero? Provate a dire a un tossico che deve astenersi e vedrete che risposte avrete.
La soluzione non è certo fare i fioretti, il metadone, mozzarsi le mani o tentare impossibili mediazioni. La sola unica soluzione per casi disperati come questi è ritornare a una vita che abbia interesse, senso e sia vicino alla meravigliosa reale bellezza della natura e delle persone in carne ed ossa; allora sì che la lampada di Aladino sarà meno affascinante, perché il resto lo sarà molto di più. Fino ad allora sarà una lotta impari nella quale perderemo sempre, anche perché la lampada diventerà sempre più sofisticata e seducente e noi con una vita sempre meno interessante e quindi sempre più deboli e incapaci di sottrarci.
Sta a noi scegliere, la vita vera o il suo surrogato che ci offre la Lampada di Aladino tascabile dalle infinite e meravigliose illusioni.
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