In Germania da giugno sono in vigore i “9-Euro-Ticket”, gli abbonamenti che in giugno, luglio e agosto permetteranno a chiunque di viaggiare su tutta la rete nazionale dei mezzi pubblici e su tutti i treni regionali per soli 9 euro al mese.
L’iniziativa è stata presa per contrastare l’utilizzo del mezzo privato e anche in risposta all’aumento del prezzo dei carburanti. Un’iniziativa così semplice e sensata da essere politicamente per noi come la fantascienza. Invece di tartassare costantemente la gente, spremerla all’inverosimile e proteggere sempre e comunque gli interessi delle multinazionali di ogni tipo, in Germania una volta tanto si è deciso di fare qualcosa di serio per diminuire l’inquinamento e i costi per le persone.
E per prevenire la possibile enorme richiesta soprattutto in periodi di vacanza, sono stati aumentati i treni regionali.
Nel nostro paese, dove l’interesse principale da parte della politica è favorire cementificatori, inquinatori e venditori di combustibili fossili, il cittadino non ha alcuna possibilità di vedere miracoli come quello tedesco. Figuriamoci! Da noi si chiudono le ferrovie, si diminuiscono i treni regionali, si eliminano le tratte di treni notte, si aumentano i costi dei biglietti e i viaggi dei treni ad alta velocità e alto costo che collegano pochi grandi centri ma fanno fare molti soldi.
Per non parlare degli altri mezzi pubblici in genere, sempre e comunque discriminati rispetto allo spreco infinito di soldi pubblici per la costruzione di strade e autostrade a tutto spiano.
Ve lo immaginate un provvedimento come quello tedesco in Italia, che ha uno dei tassi di motorizzazione pro capite più alto al mondo con 52 milioni e 400 mila veicoli a motore con quasi 40 milioni di autovetture? Dove costantemente e ovunque siamo bombardati da pubblicità che ci dicono ancora di acquistare automobili? Pubblicità che vanno contro ogni logica e senso, sia ambientale, sia di insostenibilità della stessa (im)mobilità.
Per fare veramente qualcosa per l’ambiente serve poco, pochissimo: un minimo di intelligenza e il coraggio di non essere più gli obbedienti servitori delle multinazionali di turno. Ma visto che fare qualcosa politicamente per migliorare la situazione in Italia è impensabile, dato che siamo appunto un immenso garage, una diversa mobilità bisognerà costruirsela da soli cercando di creare localmente le proprie attività senza doversi spostare chissà dove, e in caso condividendo il più possibile i mezzi di spostamento. E magari anche armandosi di pazienza infinita, convincere le amministrazioni locali ad agire slegandosi dalle logiche suicide e folli di una mobilità inquinante, costosa, senza senso e senza futuro.
Le soluzioni ci sono, semplici, fattibili da subito e la Germania lo dimostra, non bisognerebbe nemmeno sforzarsi, basterebbe copiare ma nel paese di Pulcinella è purtroppo pura fantascienza che si lavori per tutelare davvero l’ambiente e favorire i cittadini.
Sperando che un giorno, chissà, la forza dei giganti sia così erosa dalle iniziative dirette delle persone che sarà possibile assistere anche da noi ai miracoli tedeschi, chissà….