Il Grande Reset Fase 2 – The Hunger Games

Eamon McKinney
strategic-culture.org

Non vi sembra di vivere in uno di quei film di fantascienza che avevate visto da giovani? Il mondo di oggi sembra un insieme di spezzoni di quel genere di film, che preannunciavano un futuro distopico e oscuro per l’umanità. Economie al collasso, rivolte per il cibo, polizia brutale e militarizzata, sorveglianza totale e propaganda incessante e sempre più assurda. Non si tratta più di uno scenario futuro, ma di quanto sta accadendo in oltre 100 Paesi del mondo. Dal momento che più di 90 nazioni sono ormai pericolosamente vicine al default del loro debito, possiamo solo aspettarci che queste proteste si diffondano e si intensifichino.

La tragica situazione dello Sri Lanka è un presagio di ciò che accadrà. La carenza di cibo e di energia sta danneggiando ulteriormente le economie già devastate dalla truffa Covid. In realtà non c’è una vera e propria carenza né di cibo né di energia. Sono il collasso del sistema finanziario e la conseguente inflazione le cause principali di quella che sta rapidamente diventando una crisi globale. Molte cause e molti colpevoli verranno incriminati per ciò che sta per accadere, ma bisogna riconoscere che tutti questi problemi possono essere ricondotti ad un’unica fonte. E niente di tutto questo è casuale, è un’altra mossa nel piano dei globalisti per il “Grande Reset.” Se la Covid era stata la prima fase, il cibo è la seconda.

Il Grande Reset richiede la distruzione delle economie e delle società così come le conosciamo. Per i globalisti si tratta di mantenere il controllo dopo l’inevitabile e probabilmente imminente collasso del sistema finanziario neoliberista. La sottomissione per fame della popolazione mondiale sembra essere una parte evidente di questo piano. Questo è un futuro in cui coloro che non sono stati uccisi dalla Covid, mangeranno insetti. Quella che solo pochi mesi fa sarebbe stata considerata una ridicola teoria della cospirazione, ora è difficile da negare. Gli incendi in più di 100 impianti di trasformazione alimentare in America, la carenza di cibo per bambini e il deliberato rifiuto di riprendere ad utilizzare le abbondanti risorse energetiche nazionali sono indizi della natura deliberata di questo piano.

La prima azione di Biden dopo l’elezione era stata quella di chiudere l’oleodotto proveniente dal Canada. Senza energia non ci sono fertilizzanti, senza fertilizzanti non c’è agricoltura. Da quando Biden è entrato in carica, gli agricoltori americani sono stati messi sotto pressione per non coltivare. Ogni giorno sembra che il governo stia adottando nuove misure per aggravare ulteriormente il problema. La California, ad esempio, ha emanato una nuova legge che impedisce ai camionisti indipendenti di accedere ai porti dello stato. Gli indipendenti rappresentano la maggior parte dei camionisti e questo servirà solo a creare un ulteriore caos nella catena di approvvigionamento, come si era visto l’anno scorso nei porti di Los Angeles. Il caos si era protratto per mesi e aveva provocato l’ulteriore distruzione di migliaia di piccole imprese che non erano riuscite ad approvvigionarsi. L’incompetenza da sola non può spiegare tutto questo.

Come la maggior parte dei programmi dei globalisti, anche questo è stato preparato da anni. La Fondazione Rockefeller è una forte sostenitrice del WEF (se non lo fosse, non esisterebbe). La fondazione aveva scritto di “reimpostare il piatto” fin dal 2020. Questo è ciò che significa. Il controllo completo dell’approvvigionamento alimentare da parte delle grandi multinazionali dell’agricoltura. L’uomo di paglia [dei Rockefeller], Bill Gates, è oggi il più grande proprietario di terreni agricoli in America e ne sta acquistando sempre di più. Ha investito nel latte per bambini e c’è carenza di latte per bambini, ha investito in terreni agricoli e c’è carenza di cibo, ha investito in vaccini e c’è una pandemia e la promessa di altre pandemie a seguire. Lo vedete lo schema?

Henry Kissenger, burattino dei Rockefeller e da lungo tempo tirapiedi dei globalisti, aveva detto più di 30 anni fa: “Chi controlla l’approvvigionamento alimentare controlla la gente; chi controlla l’energia può controllare interi continenti; chi controlla il denaro può controllare il mondo.” I globalisti non controllano più il sistema monetario globale, i sistemi alternativi guidati da Cina e Russia li hanno privati di questo monopolio. Non controllano più l’energia mondiale, come recentemente dimostrato da Russia e Arabia Saudita. L’unica cosa che rimane loro per controllare i popoli è il cibo.

Tutti hanno visto la protesta degli agricoltori nei Paesi Bassi contro la proposta del governo di accaparrarsi le terre con la scusa di ridurre i fertilizzanti azotati. Il settore agricolo olandese è composto principalmente da piccole famiglie di agricoltori multigenerazionali. La loro protesta si è unita a quella degli agricoltori di tutto il mondo che si trovano ad affrontare le stesse minacce. Questa pretesa di eliminare i fertilizzanti chimici fa parte del piano 2030 delle Nazioni Unite e del Grande Reset. L’idea che possa garantire una produzione a livelli sostenibili è stata infranta dai risultati ottenuti in Sri Lanka e in Ghana. Entrambi i Paesi sono stati spinti a eliminare i fertilizzanti chimici in cambio di incentivi, cosa che hanno fatto. Ora i loro settori agricoli, un tempo produttivi, sono devastati, cosa che ha costretto queste nazioni, un tempo autosufficienti, ad importare prodotti alimentari con una valuta estera di cui non dispongono più. Non c’è una soluzione immediata a questo problema, la carestia e ulteriori disordini sociali seguiranno inevitabilmente.

I globalisti preferiscono muoversi lentamente, attuando i loro piani in maniera incrementale, in modo che possano passare inosservati alle masse. Tuttavia, il tempo non è dalla loro parte, l’inverno arriverà presto in Europa e i pieni effetti dell’assurdo e autodistruttivo embargo sul petrolio e sul gas russo si faranno sentire. Il mondo occidentale non potrà sostituire il petrolio e il gas, indispensabili e che un tempo riceveva a prezzi accessibili dalla Russia. Oltre all’agricoltura, le case non saranno riscaldate, le industrie saranno costrette a chiudere e l’inflazione renderà inaccessibili alla maggior parte della popolazione i beni di prima necessità. I globalisti sentiranno molto presto l’ira dei “mangiatori inutili” che vorrebbero eliminare.

Prima delle attuali proteste degli agricoltori, molti non conoscevano il WEF o le realtà del “Green New Deal” proposto dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Questa fantasia imperialista viene ora compresa da un numero sempre maggiore di persone e, al di fuori di una manciata di allarmisti climatici e di ideologi allineati, nessuno la segue. I globalisti hanno seriamente esagerato e sottovalutato il potere e il buon senso dei “mangiatori inutili.” Negli anni a venire, il mondo sarà molto diverso da come lo conosciamo, ma questo futuro non sarà deciso dai globalisti. Il fattore determinante sarà la rapidità con cui le masse si solleveranno e riconosceranno il nemico comune: la Russia non è il nemico dei popoli europei, né lo è la Cina, il nemico comune dell’umanità si trova molto più vicino a casa, a Davos, Bruxelles e Washington. Quando un numero sufficiente di persone se ne renderà conto, il mondo sarà un posto migliore.

I globalisti non sono da temere. Le loro azioni sono ridicole e ogni volta che parlano si espongono ulteriormente. Il fatto che pensino di poter imporre al mondo il Grande Reset dimostra il loro distacco dalla realtà. L’arroganza dimostrata da Klaus Schwab e dal WEF nello spiegarci come sarà il futuro che hanno deciso, porterà alla loro caduta. Stanno perdendo e la loro agenda sta fallendo, se così non fosse avrebbero già vinto. E, per i globalisti che sembrano prendere le loro idee dai film di fantascienza, in Hunger Games, il popolo vince e le élite non hanno più dove nascondersi.

Eamon McKinney

Fonte: strategic-culture.org
Link: https://www.strategic-culture.org/news/2022/07/20/the-great-reset-phase-2-the-hunger-games/
20.07.2022
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org

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