Il gaslighting delle masse

CJ Hopkins
consentfactory.org

Per gli studiosi della propaganda ufficiale, del controllo mentale, della coercizione emotiva e di altre insidiose tecniche di manipolazione, il lancio della Nuova Normalità è stato una vera e propria cuccagna. Mai prima d’ora avevamo potuto osservare in tempo reale l’applicazione e gli effetti di queste potenti tecnologie su una scala così vasta.

In poco più di due anni e mezzo, la nostra “realtà” collettiva è stata radicalmente rivista. Le nostre società sono state completamente ristrutturate. Milioni (probabilmente miliardi) di persone sono state sistematicamente condizionate a credere ad una serie di affermazioni palesemente ridicole, basate sul nulla, ripetutamente smentite da prove ampiamente disponibili, ma che hanno comunque raggiunto lo status di fatti. Un’intera narrativa fittizia è stata scritta sulla base di queste affermazioni infondate e ridicole. Non sarà cancellata facilmente o rapidamente.

Non vi farò perdere tempo cercando di controbattere queste affermazioni. Sono state ripetutamente ed esaurientemente sfatate. Sapete cosa sono e potete crederci o non crederci. In ogni caso, rivederle e confutarle di nuovo non cambierebbe nulla.

Vorrei invece concentrarmi su una tecnologia di controllo mentale particolarmente efficace, che ha svolto, e sta svolgendo tuttora, il lavoro pesante per l’attuazione della Nuova Normalità. Voglio farlo perché molte persone credono erroneamente che il controllo mentale sia (a) una “teoria della cospirazione” o (b) qualcosa che può essere ottenuto solo con droghe, microonde, chirurgia, tortura o altri mezzi fisici invasivi. Naturalmente, esiste una vasta e ben documentata storia dell’uso di tali tecnologie fisiche invasive (si veda, ad esempio, la storia del famigerato programma MKULTRA della CIA), ma, in molti casi, il controllo mentale può essere ottenuto con tecniche molto meno elaborate.

Una delle tecniche più elementari ed efficaci che le sette, i sistemi totalitari e gli individui con tendenze fascisti usano per disorientare e controllare la mente delle persone è il “gaslighting.” Probabilmente conoscete questo termine. In caso contrario, ecco alcune definizioni:

“Trattasi della manipolazione di un’altra persona affinché dubiti delle sue percezioni, esperienze o comprensione degli eventi.” American Psychological Association

“Una forma insidiosa di manipolazione e controllo psicologico. Le vittime del gaslighting vengono deliberatamente e sistematicamente alimentate con false informazioni che le portano a mettere in dubbio ciò che sanno essere vero, spesso su se stesse. Possono finire per dubitare della loro memoria, della loro percezione e persino della loro sanità mentale.” Psychology Today

“Una forma di manipolazione psicologica in cui l’abusante cerca di seminare dubbi e confusione nella mente della vittima. In genere, i gaslighter cercano di ottenere potere e controllo sull’altra persona, distorcendo la realtà e costringendola a mettere in discussione il proprio giudizio e la propria intuizione.” Newport Institute

L’obiettivo principale del gaslighting è confondere, costringere e manipolare emotivamente la vittima affinché abbandoni la propria percezione della realtà e accetti la nuova “realtà” che le viene imposta. In definitiva, si vuole distruggere completamente la capacità della vittima di fidarsi della propria percezione, delle proprie emozioni, dei propri ragionamenti e della propria memoria degli eventi storici, rendendola completamente dipendente su cosa è reale, su cosa è “realmente” accaduto e su come dovrebbe sentirsi al riguardo.

Chiunque abbia sperimentato il gaslighting nel contesto di una relazione violenta, di una setta o di un sistema totalitario, o abbia lavorato in un centro di accoglienza per donne maltrattate, può dirvi quanto sia potente e distruttivo. Nei casi più estremi, le vittime del gaslighting vengono completamente spogliate del loro senso di sé e rinunciano completamente alla loro autonomia individuale. Tra gli esempi più noti e drammatici ci sono il caso di Patty Hearst, il Tempio del Popolo di Jim Jones, la famiglia Manson e vari altri culti, ma la verità è che il gaslighting avviene ogni giorno, lontano dai riflettori dei media, in innumerevoli relazioni personali e professionali.

Dalla primavera del 2020, siamo stati sottoposti ad un gaslighting ufficiale su una scala senza precedenti. In un certo senso, la PSYOP della “pandemia apocalittica” è stata una grande campagna di gaslighting generalizzata (che comprende innumerevoli casi individuali di gaslighting) nei confronti delle masse di tutto il mondo. Gli eventi di quest’ultima settimana ne sono solo un ulteriore esempio.

In sostanza, è successo che lunedì scorso un dirigente di Pfizer ha confermato al Parlamento Europeo che la sua azienda non sapeva se il proprio “vaccino” Covid impedisse la trasmissione del virus, mentre era stato pubblicizzato come se facesse esattamente questo, quando era stato imposto alle masse nel dicembre del 2020. Le persone hanno visto il video in cui il dirigente ammetteva il fatto, o ne hanno sentito parlare, e si sono arrabbiate. Hanno twittato e postato su Facebook i video dell’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla, di Bill Gates, del direttore del CDC, di propagandisti ufficiali come Rachel Maddow e di vari altri “esperti” e “autorità” che avevano palesemente mentito al pubblico, promettendo alla gente che farsi “vaccinare” avrebbe “impedito la trasmissione,” “protetto altre persone dall’infezione,” “fermato il virus sul nascere” e così via. Queste affermazioni senza senso (tutte menzogne) erano state la giustificazione per la segregazione e la persecuzione sistematica dei “non vaccinati” e per l’odio fanatico e generalizzato nei confronti di chiunque sfidasse la narrazione ufficiale del “vaccino” e l’ideologia ufficiale della Nuova Normalità, odio che persiste ancora oggi.

L’apparato di propaganda della Nuova Normalità (cioè i media aziendali, gli “esperti” di salute e altri) ha risposto alla storia in modo prevedibile. L’hanno ignorata, sperando che sparisse. Quando non l’ha fatto, hanno tirato fuori i “fact-checkers” (cioè i “gaslighters”).

L’Associated Press, la Reuters, PolitiFact e altre organizzazioni ufficiali di gaslighting hanno immediatamente pubblicato lunghi “fact-checking” ufficiali che farebbero arrossire un sofista. Leggeteli e capirete cosa intendo. Sono esempi perfetti di gaslighting ufficiale, creati per distrarre l’utente dal punto e risucchiarlo in una discussione su dettagli e definizioni senza senso. Sembrano esattamente come i negazionisti dell’Olocausto che affermano pateticamente che non ci sono prove scritte che Hitler abbia ordinato la Soluzione Finale… e non ci sono, ma non importa. È certo che Hitler aveva ordinato la Soluzione Finale, ed è certo che hanno mentito sui “vaccini.”

Internet è pieno di prove delle loro bugie… tweet, video, articoli e così via.

Questo è ciò che rende il gaslighting così frustrante per le persone che credono di essere impegnate in una discussione in buona fede sui fatti e sulla verità.

Ma non è così che funziona il totalitarismo. I Nuovi Normali, quando ripetono qualsiasi cosa le autorità li abbiano istruiti a ripetere oggi (ad esempio, “fidatevi della scienza,” “sicuri ed efficaci,” “nessuno ha mai affermato che avrebbero impedito la trasmissione”), non possono preoccuparsi più di tanto se sia effettivamente vero o anche se abbia un minimo di senso.

Questo genere di “fact-check” non ha lo scopo di convincerli che qualcosa sia vero o falso. E non ha certo lo scopo di convincere noi. Sono copioni ufficiali, punti di discussione e luoghi comuni che distruggono il pensiero che i Nuovi Normali devono ripetere, come i cultisti che vi rispondono intonando dei mantra per spegnere le loro menti e bloccare tutto ciò che contraddice o minaccia la “realtà” del culto.

Potete presentare loro i fatti reali e loro sorrideranno consapevolmente, li negheranno spudoratamente e vi prenderanno in giro con condiscendenza perché non “vedete la verità.”

Ma ecco il problema del gaslighting.

Per poter fare del gaslighting in modo efficace, dovete essere in una posizione di autorità o esercitare qualche altra forma di potere su qualcuno. Questo qualcuno deve avere bisogno di qualcosa di vitale da voi (ad esempio, sostentamento, sicurezza finanziaria, senso di comunità, avanzamento di carriera o semplicemente amore). Non potete avvicinarvi ad un estraneo a caso per strada e iniziare a manipolarlo. Vi riderebbe in faccia.

Il motivo per cui le autorità della Nuova Normalità sono state in grado di abusare psicologicamente le masse in modo così efficace è che la maggior parte delle masse ha bisogno di qualcosa da loro… un lavoro, del cibo, un riparo, del denaro, della sicurezza, dello status, della loro amicizia, di una relazione o di qualsiasi cosa non siano disposti a rischiare sfidando coloro che sono al potere e le loro bugie. I gaslighter, i cultisti e i maniaci del potere, in genere, lo sanno. È da questo che dipendono, dalla vostra riluttanza a vivere senza qualcosa, qualsiasi cosa. Puntano dritti a ciò che desiderate e minacciano di togliervelo (a volte consapevolmente, a volte solo intuitivamente).

Il gaslighting non funziona se siete disposti a rinunciare a ciò che il gaslighter minaccia di togliervi (o di smettere di darvi, a seconda dei casi), ma dovete essere disposti a perderlo davvero, perché sarete puniti per esservi difesi, per non aver rinunciato alla vostra autonomia e alla vostra integrità e per non esservi conformati alla “realtà” del culto, o della relazione abusiva, o del sistema totalitario.

Ho descritto la Nuova Normalità (cioè la nostra nuova “realtà”) come un totalitarismo patologizzato e come “un culto scritto in grande, su scala sociale.” Ho usato l’analogia del “Culto Covidiano” perché ogni sistema totalitario funziona essenzialmente come un culto, con la differenza principale che, nei sistemi totalitari, l’equilibrio di potere tra il culto e la società normale (cioè dominante) è completamente invertito. Il culto diventa la società dominante (cioè “normale”) e i non membri del culto diventano i “devianti.”

Non vogliamo vederci come “devianti” (perché non siamo noi ad essere cambiati, ma la società) e il nostro istinto è quello di rifiutare l’etichetta, ma, in realtà, è proprio questo che siamo… devianti. Siamo persone che si discostano dalla norma, una nuova norma che rifiutiamo e a cui ci opponiamo, ma che, nonostante ciò, è comunque la norma, e quindi saremo considerati e trattati come devianti.

Io sono un deviante. Ho la sensazione che lo siate anche voi. Date le circostanze, non c’è nulla di cui vergognarsi. Al contrario, dobbiamo accettarlo e farcene una ragione. Soprattutto, dobbiamo fare chiarezza su questo punto, sulla nostra posizione in questa nuova “realtà.”

Ci stiamo dirigendo verso la Nuova Normalità Invernale n. 3. Stanno già aumentando la propaganda ufficiale, aumentando i “casi” inventati, parlando di reintrodurre l’obbligo della mascherina, fomentando l’odio di massa verso i “non vaccinati” e così via. Le bollette del gas raddoppiano e triplicano. Le classi dirigenti del capitalismo globale abbracciano apertamente i neonazisti. Si parla di una guerra nucleare “limitata.” Fanatismo, paura e odio abbondano. L’abuso psicologico delle masse non sta diminuendo. Anzi, aumenta. La soppressione del dissenso si sta intensificando, così come la demonizzazione della non conformità. Le linee vengono tracciate sulla sabbia. Lo vedete e lo sentite, proprio come me.

Chiarite cosa è essenziale per voi. Chiarite cosa siete disposti a perdere. Rimanete devianti. Rimanete freddi. Non è finita.

CJ Hopkins

Fonte: consentfactory.org
Link: https://consentfactory.org/2022/10/16/the-gaslighting-of-the-masses/
16.10.2022
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org

C. J. Hopkins è un drammaturgo pluripremiato, un romanziere e un autore di satira politica. Le sue opere sono state portate in tournée in teatri e festival. Attualmente vive in Germania.

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