Il materiale si accumula rapido ed è tempo di un nuovo speciale su Ufo 78. Ringraziamo tutte e tutti coloro che ci stanno scrivendo o che, incontrandoci di persona, ci raccontano la loro reazione al romanzo, ci comunicano i sentimenti o i ricordi che la lettura ha smosso, ci forniscono preziosi spunti, fanno collegamenti a cui nemmeno noi avevamo pensato.
■ Com’è prassi, partiamo da ciò che si può audire. Memento audire semper. Il 3 novembre scorso WM1 e WM2 sono stati ospiti di Loredana Lipperini alla trasmissione Fahrenheit di Radio 3.
La chiacchierata su Ufo 78, compressa in una ventina di minuti densi e intensi, ci sembra molto ben riuscita e perciò ve la proponiamo all’ascolto. → È qui.
Passiamo alle nuove recensioni, ché negli ultimi giorni ne sono uscite svariate.
■ Sul sito Striscia Rossa, il giornalista e scrittore Andrea Aloi – lo ricordiamo, tra le altre cose, come ultimo direttore di Cuore – ne firma una molto divertita, intitolata → «Moro, alieni e scout, i deliziosi tranelli di Wu Ming tra vero, falso e simili». Divertita e acrobatica, perché riesce a raccontare molto senza rovinare nemmeno una sorpresa. Ne riportiamo qui uno stralcio:
«Toni lievi, caustici, degni di A che punto è la notte di Fruttero & Lucentini, e talvolta quasi sapienziali si alternano lungo un storia dai tanti rivoli, tra Lunigiana, Roma e Torino, con una scrittura di altissimo artigianato (artigianato alla Benvenuto Cellini, s’intende), abile nel vidimare contesti “rotondi” più di un metaverso. La “onniscienza” ricreatrice dell’Autore collettivo arriva, nel resocontare un viaggio di Zanka in Svezia per incontrare Simone, il caposcout, a citare il nome di una birra locale, la Åbro. Tocchi di classe, mai rari nei lavori dei Wu Ming […]»
■ Sulla webzine musicale Impatto sonoro c’è una recensione densa e vibrante, firmata da Fabio Marco Ferragatta e intitolata → «Ufo 78, Wu Ming e la cosmogonia di un paese ferito». Eccone uno stralcio:
«In prima battuta si rimane spiazzati, abituati come siamo a vedere e basta, a far partire un video dal nostro servizio streaming di fiducia e lasciarci ammaliare da quanto appare sullo schermo, qui è soppiantato dalle parole che, di pagina in pagina, si fanno sempre più tangibili, ci pare quindi di riavvolgere il nastro della memoria e camminare per le strade di fine anni Settanta, immersi tra i ricordi di queste entità di fantasia che pian piano mettono in discussione la propria esistenza mentre tutto attorno il mondo si liquefa e cade in mille pezzi come seguita a cadere anche oggi, quando il nastro del tempo arriva alla contemporaneità ci rendiamo conto che stiamo leggendo in chiave diversa, in differita, qualcosa che è sempre accaduto: la repressione, lo Stato che strangola, le controculture che a poco a poco vengono assimilate in quella che è Storia sì, ma recente.»
■ Sulla storica testata MicroMega Maurizio Franco firma una bella recensione intitolata: → «Ufo 78, nel gorgo psichedelico della storia». Il testo completo è riservato a chi si abbona alla rivista, noi ci permettiamo di pubblicarne uno stralcio altrimenti non accessibile:
«[…] un autentico trip: un viaggio visionario, psichedelico, onirico e profondamente concreto nel gorgo di un Paese che non fece la rivoluzione (ma quasi), come in molti si aspettavano […] Lo spettro di Umberto Eco e del suo pendolo (oltre al Cimitero di Praga) aleggiano su Ufo 78. Il mistero la cui nebulosa, pian piano, si dipana agli occhi dei lettori. Un processo dalle innumerevoli diramazioni dove ipotesi di complotto, fantasie ultraterrene e inganni si fondono in unico corpus. E un “noi” narrante che sfonda il muro storico del 1978, interrogando i protagonisti del romanzo poco dopo gli esordi della pandemia da Covid-19. Una sorta di meta-racconto che analizza le vicende narrate, con interviste che piombano nel bel mezzo della storia […] Ufo 78 è inchiesta giornalistica, un thriller, un romanzo e un’indagine antropologica sull’Italia alla fine del grande ciclo storico degli anni ’70.»
■ Sembra che Ufo 78 stia piacendo anche a lettori/lettrici fino ad ora poco interessati a noi e al nostro lavoro. Ne è un indizio → la recensione firmata dal collega scrittore (autore di fantascienza) Paolo Durando sul sito – variamente dedicato ad antiquariato, fenomeni vintage e culture del bric-à-brac – Antiche curiosità. Dopo aver descritto il proprio corpo-a-corpo mnestico-sentimentale coi temi del romanzo, Durando conclude:
«Alla fine del romanzo resta il fascino del tempo, delle traiettorie individuali di ciascuno di noi che ne incrociano altre, poi se ne allontanano. Storie di vita che si disperdono, mentre l’onda degli anni stempera lutti e controversie.
“Come portati via si rimane” dice il verso conclusivo di Nostalgia di Ungaretti ed è questo che resta dopo la lettura, a un vituperato boomer che nel 1978 è ancora “a casa sua”, tra affettuoso rispecchiamento e quasi incredula distanza.»
■ Ogni nostro libro nasce anche scarpinando, si alimenta di sopralluoghi ed esplorazioni, dunque ispira a sua volta camminate, escursioni, pellegrinaggi. Comincia ad accadere anche a Ufo 78. A tradurre in passi il romanzo sarà per prima la sezione “occidentale” di Alpinismo Molotov, il prossimo 13 novembre, in occasione delle tappe valsusine del Flap 22. Quella mattina avrà luogo un’ascensione al monte Musinè, sito di sogni a occhi aperti a cui liberamente ci ispirammo per creare il Quarzerone. La partecipazione è libera. Spiegazione e dettagli dell’appuntamento sono → qui.
In Valsusa, oltre alla camminata, si terranno due presentazioni di Ufo 78, una ad Almese il 12/11 e una a Mompantero il giorno dopo, tutti i dettagli qui.
Nel corso di quest’ultimo evento, il Comune di Mompantero darà la cittadinanza onoraria a Wu Ming 1 per, mettiamola così, «meriti No Tav», cioè per aver più volte raccontato quel territorio, in particolare nel libro Un viaggio che non promettiamo breve.
A coronamento del mini-tour, la mattina del 14/11, al centro polivalente di Bussoleno si terrà un incontro sul lavoro di Wu Ming con studentesse e studenti del liceo Rosa.
■ Chi ha letto Ufo 78 sa che durante una riunione di ufologi torinesi si accenna al concorso «Un francobollo sugli Ufo», lanciato dal periodico Il Giornale dell’Ignoto. Ebbene, l’illustratrice veneta Tania Trarivi ha deciso di partecipare. Il regolamento non vieta contributi transdimensionali, dunque è tutto ok. Anzi, il nostro pronostico è che vincerà lei. Non c’è storia, nemmeno l’acclamato Paolo Sesto può competere.
Per ora è tutto. Ricordiamo che oggi presenteremo Ufo 78 a Ferrara e che la prossima settimana saremo a Pisa, in vari centri della Valsusa e a Misano Adriatico (RN). Il calendario completo del Flap 22 è qui. Saremo anche a Novellara (MO), il 12 novembre, per l’ultima data autunnale de L’Uomo Calamita. Buoni ascolti, buone letture.