Marcello Pamio – 24 dicembre 2022
Hollywood sta celebrando il cannibalismo da un bel po’ di tempo. L’apripista è stato Anthony Hopkins che ha vinto il suo primo Oscar come miglior attore per aver interpretato Hannibal Lecter nel film “Il silenzio degli innocenti”. Eravamo nel 1991 e da allora la Finestra di Overton si è spalancata: film e programmi TV su persone che mangiano persone come non ci fosse un domani. L’apoteosi è stata raggiunta proprio quest’anno, dove l’abbondanza di film su cannibali è stata a dir poco scandalosa.
Qualche titolo? “Bones and All” di Luca Guadagnino; “Fresh” di Mimi Cave. Ovviamente non poteva mancare Netflix l’etichetta più deviante che esista con “Dahmer – Monster: The Jeffrey Dahmer Story” e il terzo episodio di “Conversazioni con un killer: Il caso Dahmer”. L’ultimo è l’inquietante “The Menu”.
Poi per non farsi mancare nulla hanno perfino organizzato la terrificante mostra “Cannibals: Myth & Reality ” al San Diego Museum Of Man. La mostra spiega che il cannibalismo non è così estraneo alla cultura e alla storia dell’uomo: dai reali europei ai coloni americani. Fa anche luce su come il corpo umano fosse usato come medicina tra l’aristocrazia britannica nel XVII e XVIII secolo. Stanno facendo passare un messaggio devastante ma semplice: è normale mangiare vermi, piattole, cimici e grilli e anche carne umana!
Se ora vi sblocco il ricordo del PizzaGate? John D. Podesta, il potente consigliere di Hillary Clinton e l’esistenza all’interno del Deep State di un traffico di bambini per scopi satanici, sessuali e anche nutrizionali (adrenocromo), vi dice niente? Per non parlare delle festine trash che organizza la cricca. Una per tutte “Il Cielo del Diavolo” ha visto Lady Gaga (la marionetta delle major) e la sacerdotessa satanica Marina Abramovic assieme alla creme de la creme cenare a base di un menù simbolicamente umano…
La pedofilia l’hanno sdoganata, ora tocca all’antropofagia. E’ solo questione di tempo…
https://edition.cnn.com/2022/12/23/entertainment/2022-cannibals-trend-movies/index.html