Impilamenti dei Globuli Rossi? Fenomeno reale o mal intepretato? Facciamo un po’ di chiarezza

A cura del Dr. med. Zaki Asalli / www.microscopiacamposcuro.it – 23 febbraio 2023

Innanzitutto desidero assicurarvi che l’analisi che verrà esposta in questo articolo è frutto di una mia esperienza ventennale di studio, ricerca e pratica con la metodica della Microscopia in Campo Oscuro, e NON frutto di opinioni improvvisate da parte di una persona sprovveduta in questo campo.
Ultimamente si parla e si mormora molto attorno al fenomeno cosiddetto “IMPILAMENTI dei Globuli rossi“, sulle sue caratteristiche e coincidenze durante l’analisi di una goccia di sangue vivo mediante la microscopia in campo oscuro (Dark field Microscopy/Iive Blood Analaysis).

Dunque, FACCIAMO CHIAREZZA sulla reale esistenza o meno di questo fenomeno.
La mia analisi si basa su concetti fisiologici, biochimici e biofisici già affermati nella scienza della biologia e NON come opinione o credenza personale.
Chi ha conoscenza medico-scientifica, biologica o biochimica, sicuramente ha avuto l’ occasione di conoscere i seguenti concetti fondanti e fondamentali e d’obbligo nella biologia dell’essere vivente.

Davanti a noi tre concetti da definire e analizzare affinché ogni lettore possa capire in modo naturale e senza una preparazione scientifica:

1. Il sistema colloidale: (sistema in sospensione) condizione d’obbligo nei sistemi viventi;

2. Il Potenziale Z: (il Piano di scivolamento e respingimento) condizione d’obbligo nei sistemi viventi;

3. Il pH e Sistema Tampone (Funzione per mantenere costante il pH) condizione d’obbligo nei sistemi viventi.

Il sangue è un COLLOIDE, formato da una sospensione di cellule in un liquido chiamato plasma. Il 55% del sangue è costituito da plasma, il 45 % da cellule chiamate anche emociti.
Le soluzioni colloidali, o colloidi, sono sistemi bifasici costituiti da una sostanza (liquida, solida o gassosa) dispersa in una seconda sostanza (generalmente liquida o gassosa), detta fase disperdente. Possiamo definire come colloide (o sistema colloidale) una particolare miscela in cui una sostanza si trova in uno stato finemente disperso, intermedio tra la soluzione e la dispersione.
Questo stato “microeterogeneo” consiste quindi di due sostanze: una costituita da particelle di dimensioni microscopiche (diametro da 88 nm a 1 μm) e una sostanza continua disperdente.
Tale status di sospensione e dispersione (il contrario di IMPILAMENTI) è regolato da una Legge biofisica ben conosciuta nella biochimica detto il “Potenziale Z”.

Il Potenziale Z o Potenziale Elettrocinetico è il potenziale generato in seguito alla formazione di un doppio strato elettrico. Esso è responsabile dei fenomeni elettrocinetici e della stabilità dei colloidi.
Dunque ogni particella in sospensione colloidale, nel nostro caso i componenti ematici cioè i globuli rossi e altro, sono circondati da un doppio strato elettrico (figura 1): carica negativa all’interno. Strato rigido (di Stern) direttamente sulla superficie e piano di scivolamento detto Potenziale Z all’esterno.

Quando due particelle sono così vicine che i loro doppi strati si sovrappongono, si respingono reciprocamente con una forza elettrostatica la cui intensità dipende dal Potenziale Zeta.
Se il Potenziale Z è stabile (tipicamente +/- 25 mV), la forza repulsiva sarà abbastanza forte da superare l’attrazione fra le particelle, e questo impedisce l’IMPILAMENTO!

La stabilità del Potenziale Z (+/- 25 mv) inevitabilmente dipende da un valore basico della stabilità del pH ematico (7,35-7,45) e a sua volta il Sistema Tampone garantisce la sua stabilità (fig. 2), cioè ogniqualvolta il pH tende a diminuire o aumentare entra immediatamente in azione il sistema tampone per ripristinare lo status fisiologico e l’omeostasi, diversamente l’organismo incorre in danni, funzionali e tessutali.

Fig. 2, andamento tipico del Potenziale Z al variare del pH. In questo caso la stabilità è possibile solo per valori di pH leggermente basico (inferiori a 8).

Dunque, come vediamo dalle leggi biochimiche e biofisiche riportate sopra, la stabilità del sangue circolante è assolutamente controllata per evitare il processo dell’IMPILAMENTO.

Ora la domanda nasce spontanea: le condizioni intravasali di una goccia di sangue sono pari e uguali per la goccia extra-vasale (prelievo)? La risposta è assolutamente NO, e questo perché la goccia fuori dal circolo non è più sottoposta alle leggi biochimiche viste prima e come tale può andare incontro a un processo come l’IMPILAMENTO. Questo spiega il fatto che l’IMPILAMENTO DEI GLOBULI ROSSI è solamente un processo che si crea al di fuori del circolo e NON sicuramente intra-circolatorio.
A questo punto la domanda ulteriore è: quali sono le cause che possono indurre il fenomeno dell’IMPILAMENTO?

– Prelievo e preparazione tecnicamente errati, soprattutto da parte di persone poco esperte.

– Utilizzo di materiale ed equipaggiamento inadatto per un corretto esame.

– Carenza di informazione da parte dell’operatore su come eseguire un corretto prelievo.

Ecco alcuni esempi:

Signora Rosa: 53 anni, ha avuto infezione Covid Sars-2, non è vaccinata, test microscopia in campo oscuro eseguito in maniera tecnicamente sbagliata (Esempio 1), e nello stesso momento esame eseguito correttamente.
Come si può notare i globuli rossi sono separati e dispersi (Esempio 2)

Giorgio, anni 63 (Esempi 3 e 4)

In conclusione, secondo quanto è stato riportato in questo articolo si può affermare che l’IMPILAMENTO dei globuli rossi risulta un fenomeno puramente frutto di un errore tecnico di prelievo, e tale fenomeno NON è assolutamente presente a livello circolatorio. Gli esempi sopra citati si basano sulle evidenze e ripetibilità degli esami che danno sempre il medesimo esito.
Per tanto, come risulta dalla Fisiologia, biochimica e biofisica le Leggi presenti nell’essere vivente dall’istante della creazione, non sono di certo una metafora!

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