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Israele ha intensificato i suoi attacchi contro la Siria, lanciando quattro ondate offensive contro obiettivi civili e militari nelle regioni meridionali e occidentali del Paese in meno di una settimana.
L‘escalation è iniziata il 30 marzo, quando una serie di attacchi ha preso di mira il cuore della capitale siriana, Damasco. Sono stati colpiti il quartiere di al-Midan e quello adiacente di Kafar Sousah, dove si trovano diversi edifici di sicurezza. Due membri del personale di servizio sono stati feriti dagli attacchi, che hanno anche provocato danni materiali.
Il giorno successivo, il 31 marzo, una nuova serie di attacchi israeliani ha colpito una struttura alla periferia di Damasco, poi rivelatesi sede del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche iraniane (IRGC). Teheran ha riconosciuto in seguito che due consiglieri militari delle guardie, Milad Heydari e Meqdad Mehghani, sono stati uccisi nell’attacco. L’IRGC ha giurato che l’attacco mortale “non resterà senza risposta”.
La minaccia iraniana non ha fermato Israele, che ha lanciato una nuova serie di attacchi contro la Siria all’inizio del 2 aprile. Gli attacchi hanno colpito la base aerea di al-Dabaa, nella campagna meridionale di Homs, dove è noto che sono schierati membri dell’IRGC e degli Hezbollah libanesi. È stata colpita anche una base di difesa aerea situata vicino al villaggio di Qaryat al-Dhahabi, a nord della base aerea.
Uno dei rifugi resistenti per gli aerei della base aerea di al-Dabaa è stato distrutto negli attacchi, insieme a una stazione di comunicazione/controllo dei droni e a un veicolo di comunicazione separato. Cinque membri dei servizi siriani sono rimasti feriti.
Sempre il 2 aprile, Israele ha abbattuto un drone non identificato lungo il fronte con la Siria utilizzando mezzi di guerra elettronica. Le Forze di Difesa israeliane hanno dichiarato che il drone non ha attraversato lo spazio aereo israeliano e non ha rappresentato una minaccia in nessun modo.
Tel Aviv ha ritenuto l’Iran responsabile dell’incidente e ha affermato che il drone è stato lanciato dalla regione meridionale della Siria.
Successivamente, il 4 aprile, Israele ha lanciato una nuova serie di attacchi contro la Siria. Gli attacchi hanno colpito una fabbrica (civile) di vetro e postazioni militari nella campagna di Damasco, nonché un sito radar nel villaggio di Tell al-Sahan, nella campagna orientale di al-Suwayda. Gli attacchi sono costati la vita a due civili e hanno causato danni materiali.
Negli ultimi dieci anni Israele ha lanciato centinaia di attacchi contro obiettivi civili e militari in Siria, nell’ambito della cosiddetta “guerra tra le guerre”. Tuttavia, questa è stata la prima volta, dall’inizio della campagna segreta, che ha effettuato quattro grandi attacchi nell’arco di una settimana contro il Paese, già dilaniato dalla guerra.
L’intensità dei recenti attacchi israeliani e le vittime da essi causate costringeranno probabilmente la Siria e i suoi alleati, in particolare l’Iran, a rispondere. Ciò potrebbe portare a un confronto militare, pur limitato.
Fonte: https://southfront.org/israel-steps-up-attacks-on-syria/
05.04.2023
Traduzione a cura della Redazione di ComeDonChisciotte.org