Jeffrey Tucker – The Epoch Times – 30/3-3/4 2023
I termini anarchia e tirannia sembrano in contraddizione. Anarchia significa assenza di Stato. Tirannia significa solo Stato. Cosa potrebbe mai significare anarco-tirannia?
Si tratta di un’espressione coniata da Samuel Francis, teorico politico della destra hegeliana, la cui oscura visione del mondo non mi è mai piaciuta, per non dire altro. Tuttavia, era perspicace, soprattutto per quanto riguarda le ambizioni della sinistra.
Francis sosteneva che, se continueranno a modo loro, gli Stati Uniti e gran parte del mondo occidentale non evolveranno in un “socialismo” di tipo classico, ma bensì in una anarco-tirannia, ovvero un regime in cui l’arbitrarietà della legge costituirà modo normale di condurre la vita pubblica. Nessuno potrà contare su alcuna regola. Tutto sarà fluido e in continuo cambiamento. C’è solo una caratteristica che possiamo aspettarci: qualsiasi cosa accada, sarà obbligatoria, cioè sostenuta dalla minaccia della violenza.
La violenza potrà venire dalla folla, ma funzionerà da strumento del potere per il potere, come le Guardie Rosse sotto Mao. Quando la folla si calma, potenti funzionari pubblici si fanno avanti per dichiarare ciò che hanno fatto come buono o cattivo, a seconda delle priorità politiche del momento. Le folle cattive (quelle che si oppongono alla sinistra) vengono rinchiuse, mentre quelle buone (quelle che zittiscono urlando ali oratori universitari o quegli attivisti trans che irrompono nel Campidoglio del Tennessee) vengono difese e valorizzate.
Secondo la visione di Francis, negli anni Novanta la sinistra si stava già orientando verso un disprezzo profondamente nichilista dello Stato di diritto come principio universale, così come era arrivata a disprezzare la libertà di parola, la protezione uguale per tutti, la libertà di associazione e altri valori che associamo all’Illuminismo e all’idea occidentale di libertà. Negli anni ’60 Herbert Marcuse era quasi un emarginato, ma oggi è mainstream.
In questa visione marcusiana, la “libertà” era essa stessa una pura illusione fabbricata da un sistema di dominatori strutturalmente razzista e fascista. Non c’è nessun “libero mercato”, nessuna “libertà di parola”, nessuna “libertà di religione”. Questi sono solo slogan utilizzati per mascherare un sistema profondamente oppressivo per tutti i gruppi non normativi. L’unico modo per raggiungere un’autentica libertà, secondo questa visione, è quello di intraprendere un completo smantellamento dello Stato di diritto, prima con sforzi intellettuali, poi con sforzi di base e infine con sforzi di regime per smantellare i codici di legge occidentali, comprese le limitazioni al governo.
Il sistema sociale che essi immaginano non è una “dittatura del proletariato”, ma una dittatura delle élite che si convertono alla visione del mondo capovolta e contorta della sinistra “woke” e alle sue ambizioni da Joker di abbattere tutto. Nell’analisi di Francis, l’autentica libertà dipende fondamentalmente dalle costituzioni, dalle tradizioni, da un popolo educato alla tradizione classica, dal rispetto delle norme e da una cultura solida che discende a sua volta dalla fede, dalla famiglia e dalla comunità.
Francis riteneva che tutto ciò fosse più fragile di quanto si pensasse. Lo smantellamento era possibile una volta che le fondamenta della vita civile fossero state erose attraverso l’indottrinamento ideologico – non della vecchia sinistra, ma della sinistra “risvegliata” (o “woke” che sia), e c’è un’enorme differenza – e la coltivazione massiva dell’ignoranza. Prevedeva che un giorno ci saremmo potuti svegliare e scoprire che tutto ciò che diamo per scontato si era sgretolato sotto i nostri piedi, e che ci sarebbero rimasti solo dei dettami arbitrari. I tribunali non avrebbero lavorato per portare equità e giustizia, ma piuttosto per imporre disuguaglianze e regole di parte.
L’espressione “anarco-tirannia” è l’opposto di ciò su cui l’America è stata fondata. Avevamo una forma di governo repubblicana che stabiliva limiti rigorosi al potere del governo. Il popolo era al comando attraverso i suoi rappresentanti eletti. Avevamo controlli sul potere. C’erano equilibri all’interno del governo. Le elezioni avrebbero assicurato che il potere non sarebbe mai stato tolto al popolo.
Quello a cui stiamo assistendo è una fondamentale sovversione di questa visione e la sua sostituzione, per ora, con l’anarco-tirannia. È un governo che non conosce limiti al proprio potere e che ignora persino le proprie leggi, diffondendo il caos il più possibile. In un’anarchia pura e semplice, le persone sarebbero almeno in grado di mettere insieme il proprio sistema ordinato di interazione sociale, politica ed economica senza interferenze. La tirannia lo impedisce.
La frase mi è venuta in mente mentre guardavo la notizia dell’incriminazione dell’ex presidente Donald Trump con l’accusa assolutamente ridicola che un pagamento convenzionale effettuato nel consueto racket legale delle estorsioni fosse in realtà una spesa per il finanziamento della campagna elettorale e quindi criminale.
L’intera faccenda è ovviamente assurda, poiché tali pagamenti avvengono quotidianamente, ogni ora, nella vita aziendale. Forse l’uomo della strada non lo sa, ma è diventato il modo di condurre gli affari. È quello che le aziende e i singoli sono costretti a fare, anche se le lamentele sono del tutto inventate, per evitare alti costi di contenzioso. Si pagano le persone perché se ne vadano. È tragico, ma perfettamente legale, anche se si tratta di una forma di estorsione.
Perciò ci vuole un po’ di impegno per trasformare questo caso in una violazione de[lle norme su]i finanziamenti alle campagne elettorali. Sembra piuttosto ovvio che questa non sia altro che una persecuzione di un avversario politico in stile repubblica delle banane. Si dice che alla fine si ritorcerà contro i suoi avversari e aiuterà Trump, il che è anche probabile, come è anche probabile che almeno alcune persone che muovono i fili lo sappiano e lo vogliano. È tutta una scommessa che la candidatura di Trump farà emergere elettori democratici in numero record, proprio come in passato.
Attualmente si specula molto sulle reali motivazioni. Ma coì è la vita sotto l’anarco-tirannia: siamo tutti lasciati a speculare sulla logica sottostante al caos, allo shock e allo stupore. Quale che sia la verità, si presume saggiamente, non è quella che ci raccontano.
È straziante vedere questo grande Paese scendere così rapidamente in una tale follia. Ma ricordate che questo tipo di legge arbitraria è stata codificata come norma tre anni fa, quando una dichiarazione di emergenza ha permesso di scavalcare tutti i principi enunciati nel Bill of Rights.
Quando ho visto genitori arrestati per aver portato i figli a giocare insieme, sacerdoti ammanettati per aver osato tenere funzioni religiose, parrucchieri incarcerati per aver accettato clienti e una birreria nelle campagne del Texas distrutta e gli avventori arrestati da una squadra SWAT, mi è sembrato perfettamente ovvio che i controlli per la Covid-19 avevano già istituzionalizzato una forma di anarco-tirannia. A scanso di equivoci, le élite la hanno resa evidente dando il via libera a eventi super-diffusivi nell’estate del 2020. Questo è stato il loro modo di prenderci in giro per la nostra supina acquiescenza: quel giorno ci hanno effettivamente detto che era tutto uno stratagemma. È stato anche il momento in cui lo stesso Trump ha iniziato a sospettare di essere stato ingannato per approvare il più grande attacco ai diritti civili americani in un secolo o più.
In quel periodo si è scatenato qualcosa di terribile. I funzionari pubblici e persino i tribunali sono arrivati a credere di avere tutto il potere. E forse è così. Gli elettori, se hanno ancora qualche controllo, hanno influenza solo su una frazione di ciò che ci governa. Il resto è lo Stato amministrativo che è stato scatenato in quei giorni fatali.
Ora stanno mettendo alla prova il loro potere con un nuovo sistema, che non è quello americano, ma qualcosa di direttamente in conflitto con esso. Non dobbiamo pensare ingenuamente che si tratti solo di una persecuzione da parte di un partito nei confronti del leader di un altro partito. C’è molto di più. Il sistema americano di libertà sotto la legge e di governo da parte del popolo e per il popolo è stato fatto a pezzi. Per quanto si pensi che questa emergenza sia grave, è ancor peggio.
Una speranza c’è, ma solo se ci rendiamo conto dell’oscurità del momento presente.
Jeffrey A. Tucker è fondatore e presidente del Brownstone Institute e autore di molte migliaia di articoli sulla stampa scientifica e popolare, oltre che di 10 libri in cinque lingue, tra cui il più recente “Liberty or Lockdown”. È anche l’editore di “The Best of Mises”. Scrive una rubrica quotidiana di economia per The Epoch Times e parla diffusamente di economia, tecnologia, filosofia sociale e cultura.
Link: https://www.theepochtimes.com/anarcho-tyranny-unleashed-in-the-united-states_5163908.html
Scelto e tradotto (IMC) da CptHook per ComeDonChisciotte