Appello ai medici: non restate in silenzio

Durante l’ultima puntata di Bordernights ho rivolto un appello a tutti i medici perchè compiano un atto di solidarietà verso i loro colleghi sospesi o radiati. Uno di loro mi ha risposto (v. sotto, dopo il video).

“Caro Massimo, sono uno di quei medici contro cui hai rivolto ieri la tua accorata requisitoria, con l’accusa di viltà nel corso degli eventi accaduti durante la pandemia. […]

Io sono stato sanzionato per non avere fatto il vaccino nei termini stabiliti, sono stato sospeso dal lavoro senza stipendio, nonostante fossi primario (direttore di unità operativa complessa) e nell’incuranza delle conseguenze che poteva avere il lasciare un reparto senza primario, un reparto chirurgico, dove il primario non è solo uno dei medici dell’organico.

Sono quindi stato costretto a chinare la testa e ad accettare il vaccino. Ma conservo quella sanzione come una medaglia sul petto.

Ora ti voglio dire, è molto facile mettere assieme quattro pensieri ed accusare qualcuno di non aver fatto quello che occorreva fare.

E’ molto vile mandare in prima linea i giovani soldati sapendo che vanno a morire, per salvare quelli che restano a casa a fare il tifo per loro.

Quando dici con molta faciloneria: sarebbe bastato che si parlassero tra di loro e decidessero di non accettare, sarebbe stato facilissimo, e invece hanno voluto restare nel loro studiolo a fare quattrini, evidentemente non sai quello che dici.

Io lavoro in una struttura dove ci sono non so quanti, diciamo mille medici: di questi quanti conosco personalmente? A parte i miei stretti collaboratori, una decina, forse una ventina, altri li conosco per nome, altri non so neanche come si chiamano. E quei dieci-venti che conosco, li conosco nel senso che li saluto se li incontro. Con quali medici avrei dovuto mettere a punto un piano di resistenza?

Ma non credere che comunque non ci abbia provato, con quale risultato? Con il risultato di rendermi conto che c’era in giro tanta ignoranza: perfino una collega guarita dal covid era propensa a farsi vaccinare, perché “dicevano” che era più sicuro. Gli altri zitti, perché prima di tutto ignoranti.

E i presidenti degli ordini dei medici, dove li metti? Ogni medico deve rispondere a loro! Ignoranti erano anche tutti i presidenti degli ordini dei medici, sono stati proprio loro ad accettare e a proporre il vaccino obbligatorio; cerca di mettere a fuoco questo concetto!

I presidenti degli ordini dei medici. E ho sentito dire uno di questi in televisione: “Il vaccino è un miracolo!” E’ questa la scienza? La scienza dei miracoli?

Ma la resistenza l’ho avvertita anche e molto di più forse nei cosiddetti paramedici, che naturalmente erano ignoranti, ma si esaltavano come guerriglieri contro il fantomatico virus e cantavano “ce la faremo” e bersagliavano immediatamente chi cercava di raccontargli che le cose stavano diversamente.

L’ignoranza era ed è diffusa. Sono stato cancellato dalla lista dei contatti da amici di scuola per avere osato mettere in guardia contro la famosa “Immuni up”.

E dove c’è ignoranza la propaganda ha gioco molto facile.

Secondo te, De Donno perché si è ucciso? Perché gli avevano mandato i NAS da Roma o forse perché quelli intorno a lui gli dicevano “Ma chi cazzo te lo fa fare? Ti vuoi e ci vuoi mettere nei guai?”.

Ti saluto.”

Segue firma.

Condividi questo contenuto...

Lascia un commento