Nuova ondata di arresti in tutta la Francia contro esponenti del movimento ambientalista Les Soulèvements de la Terre, alla vigilia della procedura di scioglimento dell’organizzazione, richiesta dal governo. La traduzione del comunicato, che rilancia due giornate di solidarietà, oggi 21 giugno e il 28 giugno.
Nelle prime ore di questa mattina, almeno 18 persone sono state arrestate e prese in custodia in una dozzina di località diverse in Francia, tra cui Notre-Dame-des-Landes. Questa operazione di polizia su larga scala – alla vigilia dell’annunciato scioglimento dei Soulèvements de la terre – è soprattutto un’operazione di comunicazione e intimidazione contro il movimento sociale nel suo complesso.
I motivi non sono ancora del tutto noti, ma sono stati citati dalla polizia durante l’operazione, in particolare l’azione contro la fabbrica Lafarge a Bouc-bel-air lo scorso dicembre e la manifestazione a Sainte Soline.
In questa fase non è possibile sapere su quali prove materiali si basino i procedimenti, ma abbiamo potuto constatare che le risorse dell’antiterrorismo sono state utilizzate per difendere gli interessi di coloro che sono stati condannati per aver finanziato il terrorismo e che fanno di tutto per danneggiare le condizioni di vita sulla Terra.
La SDAT (Sottodirezione antiterrorismo) era presente ad alcuni arresti. Alcune persone sono addirittura detenute nei locali della Sottodirezione antiterrorismo di Levallois-Perret. Quando Darmanin definisce il movimento ambientalista eco-terrorista, sta portando a un’intensificazione delle pratiche repressive con l’uso di mezzi antiterroristici.
C’è chi vuole impedire la distruzione degli esseri viventi e chi li sfrutta e li devasta. La natura sproporzionata dell’attuale ondata di repressione può solo servire ad avvertirci della gravità della svolta autoritaria in atto.
Questi arresti confermano la febbre del governo e la sua paura di un movimento sempre più popolare e legittimo. In un momento in cui il riscaldamento globale è in accelerazione e l’acqua e la terra sono oggetto di appropriazione da parte dell’agroindustria e delle lobby, abbiamo urgentemente bisogno di riappropriarci dei nostri beni comuni e di condividere le nostre risorse in diminuzione.
Nulla fermerà coloro che si ribelleranno a questa palese ingiustizia. Sappiamo che la vera cospirazione criminale è quella tra il governo, la lobby agroindustriale e l’industria edilizia, che sta distruggendo la Terra in modo irreversibile.
Cercare di mettere a tacere Les Soulèvements de la terre è un vano tentativo di rompere il termometro piuttosto che preoccuparsi della temperatura.
Ribadiamo il nostro sostegno alle azioni passate e future di condivisione dell’acqua e della terra, che sono destinate a crescere finché i responsabili continueranno a distruggere e a monopolizzare.
Da parte nostra, stiamo preparando la nostra difesa contro lo scioglimento, lontano dagli spauracchi creati dalla comunicazione governativa. Ribadiamo la presunzione di innocenza degli arrestati. Andremo in tribunale e crediamo nella possibilità di una vittoria legale per ribaltare questa iniqua decisione, come è avvenuto per altri scioglimenti a sfondo politico negli ultimi anni.
In particolare, denunciamo l’arresto di uno dei portavoce di Soulèvements de la terre, invitato a parlare contemporaneamente su diversi media. Questo arresto, alla vigilia della pubblicazione del decreto di scioglimento, mira direttamente a impedirgli di esprimersi pubblicamente: un tentativo inaccettabile di imbavagliare la libertà di espressione. L’avviso di scioglimento gli era stato consegnato personalmente. Si tratta di un’ostruzione del contraddittorio durante la procedura di scioglimento che non permetteremo che rimanga incontestata.
Chiediamo che le manifestazioni previste per domani sera, 21 giugno, alle 19.00, davanti alle prefetture di tutta la Francia siano mantenute e ampliate. Ma anche la sera del 28 giugno in tutta la Francia.