La corte d’Assise d’Appello di Torino, recependo l’indicazione della Consulta, ha superato l’idea iniziale di applicare la pena dell’ergastolo condannando con sentenza Alfredo Cospito a 23 anni di carcere ed Anna Beniamino a 17 anni e 9 mesi.
Lo ricordiamo: il processo d’Appello conclusosi in questi giorni serviva a ricalcolare la pena di un solo episodio contestato, parliamo dell’ormai noto attentato alla scuola allievi carabinieri di Fossano, a Cuneo, nel lontano 2 giugno 2006. La Cassazione aveva qualificato tale episodio nel reato di strage politica che prevede la dura pena dell’ergastolo (che dovrebbe essere pena ormai illegittima come da sentenze della C.Cost 264//1974 e 274/1983 e 168/1994).
La Consulta ad aprile scorso dichiarò incostituzionale il mancato riconoscimento delle attenuanti (nell’impianto iniziale non potevano “scavalcare” le aggravanti contestate) e rimandato la palla alla Corte d’Assise d’Appello affinché effettuasse il ricalcolo della pena per Cospito.
Nonostante la pronuncia della Corte Costituzionale, e la richiesta difensiva dell’applicazione del “fatto lieve”, la procura generale di Torino ha avanzato comunque una richiesta di “pena esemplare” confermando la richiesta di ergastolo, mentre invece per Anna Beniamino si avanzavano addirittura 27 anni e un mese.
Alla fine, per nessun ferito, nemmeno lieve, sembra assurdo “festeggiare” per 23 anni da un lato e 17 dall’altro, che rispetto alla pena perpetua risultano “finiti”, ma l’amaro in bocca resta nel sapere che due persone sconteranno decine di anni di carcere, senza alcuna reale necessità di ‘salvaguardia dell’ordine pubblico’.
La pena, oggi come ieri, è divenuta strumento repressivo di punizione e di neutralizzazione politica piuttosto che un orpello da sventolare ai fini di “proteggere la società” addirittura ‘rieducando’ i detenuti.
Nell’opporci strenuamente a questo sistema, ergastolo o meno, vi invitiamo al Talk “Per non morire di Pena” il 29 giugno 2023 a Sherwood Festival, a partire dalle ore 19. Ne discuteremo con Flavio Rossi Albertini, avvocato di Alfredo Cospito e Fabio Anselmo, avvocato della famiglia Cucchi e Aldrovandi.