Pubblichiamo il comunicato di Not a Vicenza, Fridays For Future Vicenza e Centro Sociale Bocciodromo sul blocco del Ponte Alto avvenuto sabato scorso.
Sabato 8 Luglio per mezza giornata a Ponte Alto al posto del rumore di auto e camion si sono sentiti i nostri cori contro il TAV e per la giustizia climatica.
Non abbiamo bloccato quel ponte solo per dimostrare l’enorme impatto che il traffico cittadino subirebbe con la sua demolizione e conseguente chiusura per due anni, come prevede l’attuale progetto TAV.
L’abbiamo fatto per prenderci lo spazio necessario, per dire che non è più possibile propinare la solita medicina di grandi opere e cemento in territori che sono malati da tempo.
Nello stesso giorno in cui abbiamo bloccato Ponte Alto il sindaco di Montebello Vicentino ha vietato l’uso dell’acqua potabile all’intero Comune per contaminazione da PFAS, caso vuole che li si trovi il maxi campo base dei cantieri del TAV.
Anche se intorno a noi vediamo il deserto, come recitava il nostro striscione, siamo convintə di poterlo combattere collettivamente. Se il TAV blocca un’intera città per nove anni di cantieri, noi abbiamo deciso di bloccarla una giornata per farci ascoltare, perché siamo convintə che questo modello di sviluppo sia dannoso per le persone e per gli ecosistemi.
L’abbiamo fatto cantando e ci siamo pure divertiti.
Davanti a chi si rassegna e dice che è tutto deciso, davanti alle dichiarazioni della questura che fa la lista dei capi d’imputazione, davanti agli idranti con l’acqua in faccia e trattenendo il fiato. Non bisogna mai smettere di ridere.
L’hanno capito le sorelle e i fratelli che resistono in Valle di Susa: da anni fanno il Festival dell’Alta Felicità contro il TAV, a loro va tutta la nostra solidarietà per l’ennesimo attacco giudiziario ricevuto.
Non si sa se sia vero quello che dicono le autorità: Vicenza diventerà un altro fulcro della battaglia No TAV? Lasciamo che questo lo dicano loro.
Noi siamo sicuramente determinatə a difendere il territorio, lo facciamo per fare la nostra parte in una crisi climatica che peggiora, con la natura che viene consumata per profitto e le persone costrette a vivere in città sempre più inquinate, calde e cementificate.
Noi lottiamo per la vita, e le nostre risate sono contagiose!