Marcello Pamio – 20 luglio 2023
Ricordate il caso dei Freedom Convoy? I camionisti anti green-pass canadesi si sono visti bloccare il conto corrente dal governo del gaio Justin Trudeau.
E’ passato più di un anno ma i soprusi continuano, hanno solo cambiato continente. Nuovi casi in Germania e in Inghilterra, e a breve anche da noi.
La tanto sbandierata libertà è solo una concessione che viene elargita a chi sta nel politicamente corretto. Tradotto: se ti metti l’anello al naso, guardi la tv e ti sieri a comando, puoi stare tranquillo (almeno fino al malore o alla malattia fulminante). Ai divergenti invece, a quelli che non si conformano al regime, vengono bloccati i social (tutti allineati) e ora anche i conti bancari.
Le banche quindi pretendono che il correntista si adegui alla narrativa. E’ passata in sordina anche la vergognosa decisione di congelare carte di credito e proprietà dei cittadini russi all’indomani dello scoppio della guerra in Ucraina.
Arrivano i primi casi in Europa. Al noto politico britannico Nigel Farage la banca gli ha bloccato i conti per motivi economici, hanno detto.
In realtà la motivazione è molto più orwelliana. Secondo il Daily Mail la causa sarebbero «dei suoi commenti sulla Brexit e i suoi legami con Donald Trump e Novak Djokovic». Il secondo caso ha interessato un blogger tedesco Hadmut Danisch, il quale avrebbe definito «grassa» la leader tedesca dei Verdi, Ricarda Lang.
Per questo suo pericoloso scritto si è attivata la magistratura tedesca e la Deutsche Bank gli ha congelato il conto. 😳
Avete capito dove ci stanno portando? Se ti allinei bene, altrimenti cazzi tuoi. Se metti in discussione il Verbo paghi pegno.
Lo capite o no che diventa sempre più importante staccarsi dal cartello masso-mafioso bancario! E’ questione di vita o di morte
Svegliaaaaaaaa