Dottor Pezzanera, come definisce la terapia bioinfusionale?
«La terapia bioinfusionale è un metodo terapeutico avanzato che mira a nutrire e riequilibrare l’organismo, focalizzandosi sull’ottimizzazione dell’equilibrio cellulare e sul miglioramento della matrice extracellulare, luogo fondamentale degli scambi cellulari. È un approccio che va oltre la semplice correzione di un sintomo, lavorando invece sul rafforzamento delle fondamenta biologiche del corpo. Le ricerche scientifiche sostengono l’importanza di un apporto adeguato di vitamine e minerali per il funzionamento ottimale dell’organismo. Tuttavia, ci sono situazioni in cui l’alimentazione da sola potrebbe non essere sufficiente a coprire queste necessità. La terapia bioinfusionale interviene in questi casi fornendo un supporto essenziale attraverso l’infusione endovenosa di sostanze naturali, come vitamine, aminoacidi e minerali. La bioterapia bioinfusionale non è solo un trattamento; rappresenta un’innovazione nel campo della medicina biologica integrata, introdotta nel 1991 grazie alla visione pionieristica e all’esperienza clinica del dott. Ugo D’Abramo, con il quale ho avuto l’onore e il privilegio di collaborare».
Quali vantaggi offre la terapia bioinfusionale?
«L’obiettivo di questo trattamento è di apportare al nostro organismo le sostanze di cui ha bisogno in maniera tempestiva ed efficace. Essa è in grado di incrementare il livello di energia, migliorare sia le prestazioni fisiche che mentali, depurare l’organismo dalle tossine, regolare il metabolismo e gli ormoni, rinforzare il sistema immunitario e ridurre lo stress e l’ansia. Possiamo così migliorare le funzionalità del fegato, il nostro “laboratorio chimico,” dove avvengono numerose reazioni altamente complesse: metabolismo dei carboidrati, delle proteine e dei lipidi, produzione della bile, eliminazione delle sostanze nocive, e altro ancora. Inoltre, questa terapia ci permette di agire positivamente sul microcircolo e sul macrocircolo, facilitando l’eliminazione dei radicali liberi. Questi sono soltanto alcuni degli innumerevoli benefici di questa terapia, poiché le sue possibilità d’azione abbracciano un’ampia gamma di campi».
In quali situazioni è raccomandata?
«La bioterapia infusionale può essere utilizzata con finalità preventive, integrate e curative. Si dimostra efficace per una vasta gamma di disturbi, quali malattie autoimmuni (come il morbo di Crohn, la colite ulcerosa, il lupus, la psoriasi, l’artrite psoriasica, l’artrite reumatoide, ecc.), patologie neurodegenerative (come demenze senili, Parkinson, Alzheimer, ecc.), deficit immunitari e infezioni resistenti agli antibiotici, la sindrome dismetabolica (in particolare il diabete), la sindrome fibromialgica e la stanchezza cronica. Inoltre, è particolarmente efficace come supporto alle terapie chemioterapiche e radioterapiche. Ogni formulazione è selezionata individualmente in base alla specifica condizione e al quadro clinico del paziente, con dosi modulate in relazione all’entità della patologia».
Qual è il vantaggio dell’assunzione di queste sostanze tramite via endovenosa?
«La somministrazione endovenosa delle sostanze costituisce un metodo altamente efficace poiché garantisce un’elevata velocità di assorbimento. Ciò permette al professionista di selezionare un’ampia gamma di sostanze da utilizzare nella terapia. In questo modo, si evita il sistema digestivo gastrointestinale, il quale altrimenti ridurrebbe significativamente l’assorbimento delle sostanze se assunte per via orale, rendendo di conseguenza questo trattamento estremamente efficace».
Ci sono possibili effetti collaterali?
«La bioterapia infusionale, indipendentemente dalla sua finalità d’uso, è priva di effetti collaterali».
Potrebbe fornirci alcuni esempi di terapie che lei utilizza frequentemente?
«Una delle pratiche terapeutiche frequentemente adottate è l’infusione endovenosa di complessi vitaminici, che contribuisce ad aumentare la vitalità fisica e la chiarezza mentale, e possiede un’importante azione anti-invecchiamento. Un’altra opzione vantaggiosa è la terapia con glutatione, poiché il glutatione rappresenta uno degli antiossidanti più potenti prodotti naturalmente dal nostro organismo. Esso svolge un ruolo fondamentale nel migliorare il processo di disintossicazione e rigenerazione cellulare nel corpo. Altrettanto comune è l’assunzione di vitamina C, che, quando somministrata in dosi elevate per via endovenosa, contribuisce a rafforzare il sistema immunitario nella lotta contro virus, batteri e altri agenti patogeni. Per una protezione antiossidante ancora più efficace, tale terapia può essere combinata con il trattamento a base di glutatione. Questa combinazione risulta particolarmente utile durante la stagione fredda, per prevenire i sintomi influenzali. Inoltre, arricchendo il trattamento con altri biofarmaci, si può amplificare l’effetto antiossidante e anti-invecchiamento. La durata del trattamento oscilla tra i 20 e i 60 minuti, e una volta completata la seduta, il paziente può riprendere normalmente le proprie attività quotidiane».
Il dottor Giuliano Pezzanera è originario di Marsciano in provincia di Perugia, si è laureato nel 1986 in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Milano “La Sapienza”. Ha avviato una carriera nel campo della salute, assumendo posizioni dirigenziali in diverse aziende farmaceutiche multinazionali. Durante questo percorso, ha acquisito esperienza nell’ambito della nutrizione, concentrando la sua attenzione sull’alimentazione artificiale (enterale e parenterale), oltre ad approfondire le terapie del dolore e le cure palliative. Ha collaborato con strutture ospedaliere, supportando e seguendo reparti altamente specializzati come le unità di terapia intensiva, le terapie intensive, i centri di terapia del dolore, le unità di chirurgia e i centri di terapia anti-invecchiamento. Grazie alle specializzazioni in Agopuntura e in Omeopatia, insieme all’esperienza acquisita in Bioterapia Nutrizionale e Infusionale, ha progressivamente esteso ed integrato le sue competenze, dedicandosi all’alimentazione (con protocolli di digiuno terapeutico e detox), con l’obiettivo di ridurre la Low-Grade-Systemic-Inflammation, cioè l’infiammazione di basso livello, causa di numerose patologie. La sua passione per le proprietà terapeutiche dei farmaci somministrati tramite infusione endovenosa lo ha spinto a migliorare le sue conoscenze e a trasformare questa passione nella sua attività principale. Con una carriera professionale che si estende per oltre 30 anni, ha sempre cercato di comprendere sia l’aspetto scientifico che umano della medicina. Il paziente non è considerato come un semplice caso clinico, ma come una persona da comprendere, interpretare e curare nel profondo, piuttosto che sopprimere i sintomi. Gli aspetti emotivi e spirituali del paziente non vengono mai sottovalutati. Il suo approccio terapeutico è dunque multidisciplinare e prende in considerazione ciò che contribuisce al
benessere generale, ossia il “Stile di vita”.
Per info: https://www.benessere.sm/