Richard Solomon – The Unz Review – 12 settembre 2023
Al tempo in cui i processi per [il naufragio successivo al]la Battaglia delle Arginuse eliminarono i migliori generali, Socrate bevve la cicuta e Platone scrisse la sua “Repubblica”, la democrazia ateniese si era trasformata in una corrotta impostura. Un numero considerevole di cittadini statunitensi vede attualmente la repubblica americana (ora impero) con lo stesso disgusto con cui Platone vedeva la democrazia fallita di Atene. In un modo che dieci anni fa sarebbe stato inconcepibile, molti desiderano un dittatore che li salvi dalla “democrazia”, che opera come un totalitarismo neoliberale rivestito da una patina di politica identitaria. La democrazia è bella finché non lo è più.
Per quanto ne so, a parte alcune tribù isolate della foresta pluviale e naufraghi sperduti dal mondo che non rientrano nel Numero di Dunbar, la vera democrazia non è mai esistita in città-stato o nazioni. A loro merito, gli estensori delle Costituzioni ateniese e statunitense avevano disegnato istituzioni democratiche che offrivano libertà civili e partecipazione politica a un segmento della popolazione. Tuttavia, alla fine, le democrazie e le repubbliche vengono svuotate dalle loro oligarchie e finiscono per diventare dittature. L’autoritarismo è il nuovo nero.
Sebbene la democrazia sia più morta delle cellule della corteccia frontale di Hunter Biden dopo una mega-botta di crack, il concetto mi piace ancora. Per i fan di Hobbes, per prendere una licenza artistica con una battuta di “Forrest Gump”, “I dittatori sono come una scatola di cioccolatini. Non sai mai cosa ti aspetta“. Anche se si presenta un filosofo-dittatore illuminato, cosa viene dopo? A Marco Aurelio successe Commodo. Se dovessi scegliere per me un’etichetta politica, sceglierei “socialista democratico libertario“. Cosa significa questo ossimoro? Auto volanti sovvenzionate dal governo, erba gratis e AR-15 per tutti. Il motto sulla nostra targa statale reciterebbe: “Fatti gli affari tuoi, F..occhi!o.”* A un livello meno riduttivo, il libertarismo socialista democratico rappresenta l’equilibrio yin-yang tra libertà individuale e benessere collettivo. Perché non possiamo avere libertà di parola, diritto alle armi e assistenza sanitaria universale?
(*Non è un epiteto contro i gay. È solo che non ho trovato un descrittore sostitutivo adeguato per gli stronzi punk, in particolare quelli anonimi che si presentano online con una tastiera alfa, ma che se la farebbero addosso se incontrassero “Il mio amico Arnold”. Mi scuso con la comunità gay per il ritardo del lessico).
Se non ti piace il mio modello democratico socialista libertario, rilassati, amico. La mia visione utopica non è più valida della tua visione utopica. Un vero cambiamento sembra improbabile fino al collasso del sistema. Dopodiché, le cose andranno come andranno. Sono solo una vecchia testa di Gen X cresciuta con la pubblicità di Madison Avenue e le repliche televisive arcaiche. Sono “fuori di testa” e vivo sull’”Isola di Gilligan”. Se si passa tutto questo attraverso il Tao, si ottiene il mio nome.
Il film di Stanley Kubrick “Arancia meccanica” offre una buona rappresentazione dell’attuale totalitarismo statunitense. Il film presenta una società distopica afflitta da infrastrutture fatiscenti, servizi ridotti, alti tassi di criminalità, disuguaglianza economia, polizia criminale, una popolazione spenta e distratta dalle droghe e da una cultura pop vuota gestita da un duopolio corrotto. La classe politica affronta i problemi sociali costruendo più prigioni e, quando questo si rivela inadeguato, incorpora una tecnologia invasiva di modifica del comportamento (“La cura Ludovico”) che priva i soggetti del loro libero arbitrio. Anthony Burgess, l’autore di “Arancia meccanica”, disse che il suo romanzo ritraeva “il liberalismo impazzito”. Per me, questo si traduce in un liberalismo alla fine, che è un nucleo fascista corporativo coperto da un guscio liberale patchwork. Ecco perché gli Stati Uniti appaiono come un pasticcio schizoide incongruente. Immaginatevi dei “Rambo trans-femministi” grassi e brutti con i capelli viola, adornati con la bandiera arcobaleno e le insegne del #BLM, che uccidono con un drone bambini marroni del terzo mondo per BlackRock. È un’ottica strana. Se siamo al punto di “Arancia Meccanica”, la prossima fase logica della dittatura è “Il Mondo Nuovo” di Huxley, cioè la tecnocrazia.
I padroni vogliono la tecnocrazia. Al di là della Covid come fonte di denaro e di un attacco alla Cina, uno dei motivi principali dietro l’agenda della pandemia di mRNA biometrico passaporto vax ID-portafoglio digitale era quello di accelerare il nostro ingresso nella tecnocrazia. I sistemi di sorveglianza ad alta tecnologia, l’ingegneria biogenetica, l’intelligenza artificiale, le nanotecnologie, i virus manipolati, i chip per il cervello e la mano e i robot assassini offrono alla classe dirigente un controllo senza precedenti sui propri sudditi, oltre alla possibilità di eliminare i miliardi di persone che alla fine saranno rese superflue dall’automazione: la riduzione del carbonio umano.
Se siamo arrivati al punto di lanciare attacchi biologici contro il pubblico, immaginate le depravate sperimentazioni mediche che si svolgono nei laboratori segreti delle operazioni segrete su prigionieri e bambini rapiti. I crimini di questi “scienziati” e dei loro datori di lavoro superano di gran lunga quelli attribuiti al dottor Mengele.
Il filosofo francese Jean Baudrillard ha sostenuto che abbiamo superato il punto di non ritorno nella tecnocrazia, con la conseguente distruzione del “reale” attraverso “simulacri e simulazioni”. Baudrillard affermava che la tecnologia avanzata, combinata con la fine del capitalismo e il collasso violento dell’impero (del sistema), preannunciava l’estinzione della razza umana. Consigliava di accettare l’inevitabile fine dell’umanità con “estasi”. Una simulazione postmoderna della teoria di Norman Vincent Peale.
Dal mio punto di vista, il filosofo americano/bombarolo postale Ted Kaczynski (Una Bomber)ha fornito l’analisi più convincente sui pericoli della tecnologia. A parte il fatto che la classe dirigente occidentale è composta da vermi sadici e corrotti, anche se gestiti da un “consiglio di saggi anziani” ben intenzionato, la natura incontrollabile della tecnologia la rende pericolosa per gli esseri umani e per il pianeta. Nel suo manifesto, Kaczynski ha fatto l’esempio dei supercomputer IA che gestiscono un complesso sistema globale in costante evoluzione verso livelli di complessità sempre maggiori, rendendo la separazione un suicidio per la razza umana. In questo scenario, gli esseri umani sarebbero solo vagoncini trainati. Per un esempio attuale di tecnologia andata male, si veda lo sversamento delle acque reflue radioattive di Fukushima nell’oceano da parte del Giappone, un progetto approvato dai padroni dell’impero anglo-sionista statunitense, probabilmente destinato ad avvelenare le acque costiere della Cina. Nessuna classe dirigente precedente ha mai cercato di uccidere l’oceano come “mossa”. Ci stiamo avvicinando al picco del male con scorte di super-pestilenze geneticamente modificate e bombe nucleari.
In teoria, la tecnologia avanzata dovrebbe aumentare il “quoziente di felicità”, ma la semplice osservazione ci dice il contrario. Milioni di senzatetto occupano le strade americane all’ombra dei grattacieli di lusso a “tecnologia intelligente”. I tassi di suicidio sono in aumento, mentre l’aspettativa di vita complessiva negli Stati Uniti continua a diminuire. Molti cittadini “socialmente funzionali” bevono cocktail di acqua di pozzanghera infusi con farmaci mentali e distrazione digitale per evitare di suicidarsi.
Dato che credeva che la tecnologia portasse all’estinzione umana, Kaczynski sosteneva la necessità di inserire una chiave negli ingranaggi della macchina per facilitare la distruzione permanente dei sistemi tecnici avanzati. Apprezzo il punto di vista di Kaczynski e le sue previsioni sembrano accurate, ma non sono d’accordo con lui in linea di principio. Mi piacciono le docce calde su richiesta e detesto la prospettiva di morire lentamente per una malattia orribile facilmente curabile con gli antibiotici. Inoltre, un futuro alla Star Trek mi sembra piuttosto affascinante. Nel suo libro “Manuale operativo per il pianeta Terra“, lo scienziato Buckminster Fuller ha offerto un’alternativa convincente alle tristi prospettive di Kaczynski attraverso il riciclo dell’”energia sprecata “* (come da fisica), sistemi tecnologici in armonia con il mondo naturale e una cooperazione vantaggiosa per tutti. A meno di un miracolo epifanico della coscienza collettiva, vedo poche possibilità di evoluzione tecnologica positiva all’interno del nostro paradigma attuale. La fattibilità del progetto di Buckminster Fuller dovrebbe essere rivalutata dopo il crollo dell’impero. Ammesso che gli esseri umani esistano ancora.
Se si tratta di scegliere tra il “Regno dell’Inferno sulla Terra” ad alta tecnologia di Davos o piccole bande di cacciatori-raccoglitori che inseguono cervi tra le rovine di grattacieli abbandonati ricoperti di vigneti, io dico di infilare quella chiave inglese in profondità. Come dicevano i Salt-N-Pepa, “Spingi bene. Spingi davvero bene”.
Quando parlerò di altre forme di potenziale dittatura futura, salterò l’aspetto tecnologico, poiché l’ho già trattato in linea di principio. A meno di un crollo catastrofico, è logico che qualsiasi dittatura futura erediterà alcune o tutte le capacità tecnologiche di quella che l’ha preceduta.
Se l’economia si blocca e la situazione diventa troppo precaria, i padroni potrebbero impiegare il “modello dell’uomo forte” di cui Trump ha fornito il prototipo involontario. Candidare un oligarca “populista” più giovane di Trump alle elezioni generali e, dopo la sua vittoria, inscenare un attacco terroristico sotto falsa bandiera, invocare la legge sulle emergenze nazionali ed eleggerlo “Presidente a vita”. Per scaricare la tensione accumulata, lasciate che il “club del coraggio del linciaggio” picchi le “Fate confetto” (nel balletto Lo Schiaccianoci, di Tschaikowsky, N.d.T.) e i sosia di “Barton Fink” del Daily Worker. Ma non toccate la Federal Reserve, ribattezzata Patriot Reserve.
Una guerra civile gestita (un altro potenziale veicolo dell’uomo forte) che va fuori controllo o un evento tipo Cigno Nero offrono la possibilità di un uomo forte non ingabbiato, cioè un “vero figlio di puttana”. Il tipo di gatto che ricopre l’edificio della Casa Bianca di teschi umani come una casa di conchiglie caraibiche e che appende i suoi nemici ai pali della luce lungo Constitution Avenue, tenendo i cadaveri appesi per tutto il tempo consentito dal Dipartimento della Salute Pubblica, come messaggio indelebile per coloro che lo hanno tradito. Con un po’ di fortuna, la sua promessa elettorale comprendeva la difesa degli orfani, delle vedove e dei lavoratori. Potrebbe anche essere abbastanza pazzo da sfidare la mafia della Federal Reserve. Oppure potrebbe limitarsi a sfamare la propria faccia (riferimento al personaggio di Mason Verger nel romanzo “Hannibal”, N.d.T.). A meno che non si verifichi un collasso, solo un f.d.p. hardcore spinto dai venti della Provvidenza e armato di un potente fuoco e di una doccia d’acciaio potrebbe ripulire la f..a verminosa della Puttana di Babilonia. Chi vivesse all’interno della scatola avrebbe bisogno dell’agilità di un monaco guerriero del Tao per evitare di bruciarsi o tagliarsi.
Una variante del “modello uomo forte” è la dittatura militare. Dopo le rivolte alimentari, un generale del Pentagono si chiede: “Se l’ha fatto Napoleone, perché non posso farlo io?”. Vendere tutto a Raytheon, dichiarare la legge marziale, sparare ai facinorosi. Bing bang boom.
Poiché l’impero anglo-sionista statunitense è un calderone ribollente di tensioni razziali, anche la dittatura razziale merita un’indagine. Si potrebbe sostenere che gli Stati Uniti sono attualmente una dittatura razziale controllata dalle élite di potere ebraiche e dai loro lealisti anglosassoni e dagli scribi tecnologici bramini. Questa ripartizione demografica riguarda solo la classe dei donatori. L’ebreo medio, l’anglo-bianco o l’indù non hanno alcun ruolo nella politica statunitense. Se il cartello bancario Rothschild-Rockefeller decidesse mai di creare una dittatura “ufficiale” basata sulla razza, con il Deep State HAL a dirigere il programma, i proprietari potrebbero promuovere qualsiasi gruppo nella dirigenza che desiderano: ADL-CIA-MIC. Hollywood potrebbe licenziare il nero “Mike Brady” e creare il fantasma di Robert Reed grazie alla CGI. Quale che fosse la composizione razziale dei dirigenti, i cittadini-servi, indipendentemente dalla loro origine, continuerebbero la loro spirale discendente verso la schiavitù e la povertà con i codici a barre.
I padroni vogliono una guerra razziale “gestita”. Come un direttore che mette le bande di detenuti rivali l’una contro l’altra per impedire loro di organizzare una ribellione unitaria, i proprietari governano attraverso il “divide et impera”. Sconsiglio vivamente di abboccare all’amo della guerra razziale. Come si è visto con il conflitto interslavo russo-ucraino, BlackRock di solito vince.
In caso di collasso dell’impero seguito da una guerra razziale “non gestita”, gli Stati Uniti potrebbero dividersi in etno-stati con possibili stati ideologici annessi. In una guerra razziale organica post-collasso, dubito che un gruppo governerebbe gli Stati Uniti continentali. Non siamo negli anni ’60. E nemmeno gli anni ’90. Ad esempio, in uno scenario di disgregazione, penso che un etno-stato messicano/ispanico del sud-ovest diventi altamente probabile. L’America ha perso la guerra del Vietnam in parte perché i Viet Cong mantenevano linee di rifornimento dal Laos e dalla Cambogia (Ho Chi Minh Trail). L’America Latina potrebbe fornire un flusso costante di armi e manodopera a un etno-stato messicano/ispanico. Il Brasile produce jet Embraer e armi da fuoco Taurus. Le fabbriche messicane di Ford e GM potrebbero essere riattrezzate per un’economia di guerra. I duri tagliatori di teste a capo dei cartelli messicani hanno combattuto il loro Vietnam sin dai primi anni 2000, quando GW Bush ha “confezionato” le guerre per la droga. Quei gatti selavatici hanno delle vere tacche sulle loro cinture, non quelle della PlayStation. Per correttezza nei confronti di un etno-stato messicano/ispanico, gli Stati Uniti si sono impossessati illegalmente di oltre un terzo del Messico in seguito alla guerra messicano-americana iniziata dagli USA.
Una possibile variabile jolly è che una delle due parti entri in possesso dell’arsenale nucleare. Tuttavia, anche in questo caso, il vincitore o i vincitori dovrebbero fare i conti con un ambiente di ricaduta nucleare. Inoltre, parti esterne potrebbero fornire segretamente armi nucleari all’opposizione non nucleare per mantenere l’equilibrio di potere. Tutto ciò che richiede questo scenario è un container e un meccanismo di lancio.
Si noti che se dovesse scoppiare una guerra razziale post-collasso, la vera battaglia sarebbe per le risorse, ad esempio donne, terra, energia, cibo, acqua, giacimenti minerari, depositi di armi, donne di alto livello. Quando si tratta di acquisire risorse, l’ideologia razziale passa in secondo piano, il che si traduce in conflitti di fazione all’interno della razza e in alleanze interrazziali che facilitano l’ottenimento di ciò che è necessario ottenere.
Trovo che una separazione negoziata quasi pacifica in stati etnici e ideologici sia di gran lunga preferibile a un bagno di sangue da guerra razziale.
Un’altra forma di potenziale dittatura è il “modello signore della guerra”, più probabile in un contesto post-collasso. Questo modello potrebbe manifestarsi come un libero gioco tra eserciti mercenari di oligarchi e aziende, fazioni del Pentagono, forze dell’ordine corrotte, soldati di una qualche razza, milizie, bande criminali, crimine organizzato, culti religiosi e partiti politici armati. Immaginate una versione high-tech della Guerra dei Trent’anni, che spazzò via un terzo della popolazione germanica. I bonus dei mercenari vengono spesso pagati attraverso una licenza di ultraviolenza per stuprare, saccheggiare e depredare, come nella scena di “Arancia Meccanica” in cui Alex offre la sua interpretazione di “Singing in the Rain“. Una Pace di Westfalia americana potrebbe vedere gli Stati Uniti separati in un mosaico di feudi di signori della guerra o di società. Oppure una mega-associazione potrebbe prendere il controllo di tutto, con il risultato di essere governata da “L’Associazione” (*) – una situazione non molto diversa da quella odierna.
Con il disincanto di massa nei confronti della democrazia, vedo che alcuni sostengono addirittura il ritorno a un governo di tipo medievale, con un’aristocrazia di sangue. Credo che molti di questi fan di “Game of Thrones” credano di poter estrarre la spada dalla roccia e farsi nominare re da Merlino. Il feudalesimo era uno sfruttamento, come dimostrano le rivolte dei contadini francesi, inglesi e tedeschi, violentemente represse. È bello essere re, ma è uno schifo essere servi della gleba. La regalità europea non è iniziata con i copriteiera di Lady Di. Dopo il crollo dell’Impero Romano d’Occidente, quando bande di assassini trovavano luoghi adatti, uccidevano i maschi alfa, mettevano i beta a lavorare nei campi e si accaparravano le donne più belle. Col tempo i capi delle bande diventarono duchi, principi e re. Millenni di consanguineità, di vita dissoluta e di sfrenatezza hanno prodotto vari blob, come l’attuale re Carlo di Gran Bretagna. Che magnifico momento “la storia si ripete” se i gangster daranno vita alle future linee di sangue reali dell’America.
Un regime autoritario potrebbe esprimersi attraverso la teocrazia. Se l’impero anglo-sionista degli Stati Uniti continua e la bandiera arcobaleno perde il suo fascino, il nazionalismo cristiano potrebbe rappresentare lo stadio finale dell’impero. Mentre in Europa il cristianesimo è una religione quasi morta, in America mantiene ancora un certo peso. La transizione al governo nazionalista cristiano potrebbe essere semplice come staccare gli adesivi della bandiera arcobaleno dai missili Raytheon e sostituirli con le decalcomanie della Croce. La triade MIC-Federal Reserve-Deep State avrebbe bisogno di un restyling religioso. Dopodiché, l’America sarebbe perfettamente in grado di iniziare la terza guerra mondiale dell’Armageddon per inaugurare il Rapimento e il ritorno di Gesù in forma di “Nuvola a fungo”.
Il collasso dell’impero potrebbe far nascere ceppi più organici di teocrazia. In un’America da “fuoco e fiamme” del Tempo della Fine, aspettatevi molti roghi, decapitazioni e altre stimolanti forme di intrattenimento dal vivo. Una varietà di sette religiose, culti e fanatici si contenderanno la loro fetta di azione, compresi i talebani cristiani, i preti esorcisti cattolici, gli incantatori di serpenti pentecostali, le squadre della jihad e, come ebreo israelita (ebreo/k!ke) che segue il Tao, il mio preferito, gli ebrei israeliti (neri, bianchi, cristiani, ecc.).
Aspettate che i “giudeo-cristiani” incontrino Gesù nero o Elia bianco e il suo esercito di profeti. Gli ebrei-israeliti americani sono alcuni dei tipi più “sopra le righe” del pianeta Terra. Quando fanno un sermone, la gente ascolta.
Mi rendo conto che esistono altre potenziali forme di dittatura futura. A me sono saltate all’occhio quelle ho elencato.
È ipotizzabile che l’attuale dittatura della “democrazia liberale” continui ad andare avanti, cuocendo lentamente il pubblico in una zuppa di rane. La Squadra Blu potrebbe truccare nuovamente le elezioni, regalandoci altri quattro anni dello zombie demente Biden o una sua controfigura. Se mai i padroni avessero bisogno di far oscillare il pendolo “a destra”, potrebbero tirare fuori i duopolisti della Squadra Rossa, come Ted Cruz, per darci lezioni sui “valori della famiglia” e vendere meglio la guerra contro i “cincom” (comunisti cinesi, N.d.T.). L’uomo qualunque americano afferma di amare la libertà e le “patatine fritte della libertà“, ma la maggior parte di loro sono dei lustrascarpe dello Stato di polizia. Finché i padroni controlleranno le forze di sicurezza e la tecnologia di sorveglianza, e manterranno le masse intrattenute e nutrite digitalmente, non vedo alcuna possibilità di una vera insurrezione. Qualsiasi vuoto lasciato dai robot assassini verrebbe riempito con Big Mac di larve di insetti, porno in realtà virtuale e soma (la droga di stato in “Il Mondo Nuovo” di Huxley, (N.d.T.) di Big Pharma.
Nessuna riforma o salvatore può venire dal “sistema”. Neppure il più ricco rappresentante di chip cerebrali Skynet al mondo può salvarvi. E nemmeno una star dei reality TV o un bramino della Ivy League di Big Pharma. Non importa quante volte si inseriscano i numeri, la risposta è sempre la stessa: collasso.
In un contesto di continua sovrapposizione di sistemi di complessità tecnica, corruzione patologica, pandemie da armi biologiche, incombente collasso economico, distruzione ecologica, intoppi nella catena di approvvigionamento, immigrazione a frontiere aperte e primi stadi della terza guerra mondiale, il tutto gestito da una classe di imbecilli imbroglioni, il collasso degli Stati Uniti appare inevitabile. La prima domanda è: quando? La seconda è: quante persone moriranno?
Gli indù si riferiscono al periodo di massima malvagità come all’era del Kali Yuga. Gli antichi greci la chiamavano la Quinta Età del ferro e i cristiani la chiamano i Tempi della fine. Nel linguaggio cristallino della New Age, viviamo nell’Età dei Pesci, o età autoritaria. L’Età dell’Acquario, un’epoca di libertà e illuminazione, rappresenta il ciclo successivo. Se un’epoca del genere si realizzerà, dubito che vivrò per vederla. Probabilmente non lo farete nemmeno voi. Probabilmente è meglio così. Veniamo da un’epoca velenosa. Non potremmo far altro che contaminare la nuova. Con un po’ di fortuna, guardiani fidati condurranno i bambini il cui DNA è rimasto intatto dall’altra parte. Questa è la vera missione.
Se ci stiamo avvicinando al picco del male, allora la logica impone che il picco della violenza lo accompagni.
È l’ora dello scherzo. Che cosa si ottiene quando i cabalisti malvagi che si occupano di genocidio globale, saccheggio planetario e sottomissione delle popolazioni di servi lasciano scivolare la mano dalla leva per un solo momento di distrazione? Come dicevano i Led Zeppelin: “No Quarter”. Ha ha ha.
Richard Solomon attualmente segue un Master presso l’Università di Chicago. Precedentemente residente al Cairo, ha tradotto in arabo per la Cairo Review of Global Affairs e i suoi saggi sono stati pubblicati su Slate e Current Affairs.
(*) Nota del Traduttore: il testo inglese utilizza “corporation”, che i traduttori automatici rendono, impropriamente, con “corporazione” che invece in inglese è “association”, “guild” e, solo in inglese medievale, “corporation” ma nel contesto di corporazioni professionali. A mio parere anche i traduttori del copione di “Rollerball” del 1975 sono incorsi nello stesso errore, come ben si capisce quando si vede che le corporazioni del film altro non sono che le grandi aziende multinazionali. Pedanterie di un vecchio “furio” diventato traduttore negli anni della maturità…
Scelto e tradotto (IMC) da CptHook per ComeDonChisciotte
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