Telecom e i “collaborazionisti” del governo Meloni

di Andrea Zhok

Telecom Italia, con l’assenso del governo Meloni, ha deliberato la vendita per 19 miliardi di euro della rete fissa italiana, al gruppo finanziario statunitense KKR (Kohlberg Kravis Roberts).

Il gruppo KKR non è solamente un grande gruppo americano, ma, per comprenderne l’autonomia rispetto al comparto militare-industriale, ha come presidente l’ex generale americano David Petraeus.

L’infrastruttura delle telecomunicazioni è oggi la più importante infrastruttura che definisce le capacità operative di una nazione nel mondo moderno.

Su questa infrastruttura circola: 

1) l’informazione pubblica; 

2) le transazioni monetarie; 

3) qualunque operazione di interesse militare.

Praticamente gli abbiamo dato le chiavi di casa e lo ius primae noctis.

Per chi avesse ancora avuto dei dubbi, la destra italiana è parte del progetto di svendita del paese agli USA esattamente quanto la sinistra. 

Essendo quella italiana la condizione di una colonia, il termine giusto per la nostra classe dirigente è quella di “collaborazionisti con le forze di occupazione coloniale”.

Visto che di questi tempi mancano occasioni di buon umore, non vedo l’ora di arrivare nei pressi delle prossime elezioni in cui assisteremo per la millesima volta allo spassoso gioco delle parti in cui la destra borbotterà seriosamente di “sovranità nazionale” e la sinistra li accuserà per questo di “fascismo”. 

I grandi pezzi di cabaret non invecchiano mai.

Fonte l’Antidiplomatico

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