Ringrazio la d.ssa Marina Mariani, che si occupa di sicurezza alimentare da oltre quarant’anni, per l’interessantissimo materiale che ha fornito durante la stupenda conferenza tenuta lunedì 4 marzo all’Associazione Scienza e Arte della Salute.
Le informazioni qui sotto riportate sono state estrapolate dal sito ufficiale dell’EFSA!
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Gli insetti per uso alimentare umano che sono stati approvati dal governo in forma congelata, essiccata o in polvere, sono quattro:
Tarma (verme) gialla delle farine (Tenebrio molitor); Cavalletta (Locusta migratoria); Grillo (Acheta domesticus); Tarma minore della farina (Alphitobius diaperinus).
Compariranno nell’elenco degli ingredienti con il loro nome scientifico, per esempio: “farina parzialmente sgrassata di Acheta domesticus”.
E’ interessante notare che la Legge italiana (nr. 283 del 30 aprile 1962, Art. 5 d) dice: “è vietato impiegare nella preparazione di alimenti o bevande, vendere, detenere per vendere o somministrare come mercede ai propri dipendenti, o comunque distribuire per il consumo, sostanze alimentari: insudiciate, invase da parassiti, in stato di alterazione o comunque nocive”…
Il vero problema è l’EFSA
L’EFSA è l’autorità europea per la sicurezza alimentare, nata nel 2002 con sede a Parma.
Il suo lavoro consiste nell’analisi dei fascicoli documentali presentati dalle industrie.
L’EFSA non avendo un proprio laboratorio, non può svolgere ricerche indipendenti, per cui si basa SOLO sui dati ufficiali (spesso falsificati) forniti dai produttori. Avete capito dove sta il problema?
Le industrie infatti si nascondo dietro il “segreto industriale”. Ecco cosa riporta il sito dell’EFSA a tal proposito: “il richiedente (cioè l’industria che produce insetti) ha presentato alla Commissione una richiesta di tutela dei dati scientifici di proprietà industriale per una serie di dati presentati a sostegno della domanda, ossia: la descrizione dettagliata del processo di produzione, i risultati dell’analisi immediata, i dati analitici sui contaminanti, i risultati degli studi di stabilità, i dati analitici sui parametri microbiologici, le informazioni sulle vendite del nuovo alimento da parte della società, i risultati del test di solubilità del nuovo alimento per lo studio sulla genotossicità, i risultati degli studi sulla digeribilità delle proteine e lo studio sulla citotossicità/tossicità cellulare.
Per cui gli esperti dell’EFSA, costretti a tutelare il segreto industriale, si mettono un anello al naso e permettono la commercializzazione del prodotto!
Quali problemi hanno le farine di insetti?
Innanzitutto va saputo che il 30% della farina di insetti è composto dall’intestino e dal suo contenuto. Solo gli uccelli e i rettili hanno un apparato digerente adatto per digerire gli insetti.
Per cui la gente che usa simili schifezze si mangia l’intestino dell’insetto con tutto il suo contenuto: cacca e i batteri quali Salmonella, Escherichia Coli, Campylobacter, ecc.
Allergeni
Vediamo cosa riporta il Journal of EFSA in merito agli allergeni presenti negli artropodi (e quindi anche negli insetti):
– TROPOMIOSINA: nel muscolo a riposo impedisce il contatto tra 7 molecole di G-actina e le rispettive teste di miosina, mantenendo il muscolo rilassato. Pertanto inibisce la contrazione del muscolo per blocco dell’interazione tra actina e miosina
– ARGININA KINASI: aumenta la pressione perché blocca la vasodilatazione
– CHITINASI svolge un ruolo cruciale nel regolare la maggior parte delle vie metaboliche della cellula.
Prioni, Batteri e Micotossine
I Prioni costituiscono un rischio significativo. Questo perché gli insetti possono agire da vettori di prioni da substrati derivati da ruminanti, che possono costituire un rischio per esseri umani e animali da compagnia!
Oltre ai prioni gli insetti possono trasportare batteri quali Enterobatteriacee, Proteus, Escherichia Coli, Pseudomonas, Salmonella, Stafilococchi, Streptococchi, Bacilli, Acinetobacter, Listeria monocytigenes…
Per non parlare delle micotossine non degradabili con la temperatura. I Micosporidi possono presentare rischi per la salute dei consumatori.
Quindi i prodotti finali a base di insetti possono essere contaminati da micotossine, come per esempio il Deossinivalenolo, che può portare a disfunzioni gastrointestinali (vomito, diarrea, ecc.), inibizione della sintesi proteica e degli acidi nucleici, alterazione della struttura di membrana e della funzionalità dei mitocondri, apoptosie, attivazione delle citochine, malfunzionamento del sistema ematopoietico.
Non sono rari campioni di polvere o insetti nei quali i lieviti e muffe si aggirano sulle 10.000 unità per grammo. Muffe come ASPERGILLUS, PENICILLIUN, FUSARIUM, CLADOSPORIUM E FICOMICETI sono stati rilevati sia nel tratto intestinale degli insetti freschi che negli insetti interi essiccati. Tutti questi producono micotossine…
Parassiti
Poi c’è l’enorme problema dei parassitari: gli insetti infatti possono essere intermediari di patogeni, compresi tenie, trematodi epatici e nematodi e PROTOZOI. Non a caso il 30% degli insetti d’allevamento contiene parassiti che sono particolarmente dannosi per l’intestino e i polmoni dell’uomo.
Conclusione
Quanto scritto penso sia sufficiente per comprendere che l’utilizzo alimentare di farine di insetti non è follia, ma un progetto satanico preciso con lo scopo di indebolire la genetica e predisporre l’uomo a una serie enorme di squilibri patologici…