Pepe Escobar: l’Occidente è deciso a trascinare la Russia in uno scontro aperto

Pepe Escobar
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L’avvertimento del Presidente Putin non potrebbe essere più netto: “In caso di utilizzo di armi a lungo raggio, le Forze Armate russe dovranno nuovamente prendere decisioni sull’ulteriore espansione della zona sanitaria (…) Vogliono un conflitto globale? Sembrava che volessero negoziare [con noi], ma non vediamo molta voglia di farlo“.

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha poi proposto una metafora appropriata per designare le continue provocazioni militari della NATO: non solo la NATO sta aumentando il grado di escalation, ma si sta addentrando in una sorta di “estasi” bellica.

Non c’è niente di più serio. “Loro”, come ha alluso Putin, sembrano volere un “conflitto globale”. Questo è il cuore della nuova strategia di “estasi” suicida della NATO.

Nonostante tutte le loro circonlocuzioni, il segretario della NATO Jens Stoltenberg, il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz hanno, di fatto, autorizzato Kiev ad utilizzare le armi occidentali per attacchi in profondità nella Federazione Russa. Il presunto dibattito, ancora in corso, è solo una “cortina fumogena” per il vero obiettivo: un pretesto che potrebbe portare alla Terza Guerra Mondiale.

Non c’è motivo di pensare che Kiev si atterrà ad attacchi “limitati” contro obiettivi relativamente poco importanti. È invece probabile che prenda di mira le infrastrutture critiche di sicurezza nella speranza di provocare un’implacabile risposta russa, che, a sua volta, spianerebbe la strada alla NATO per invocare l’articolo 5 e impegnarsi, de facto, in una guerra calda.

Siamo già sull’orlo del baratro

L’”estasi” da escalation definita da Peskov è andata fuori controllo da quando, all’inizio dell’anno, è stato inviato a Kiev un nuovo lotto – segreto – di missili ATACMS, integrato da ATACMS a più lungo raggio. Kiev li ha utilizzati per colpire alcune basi aeree russe e i nodi chiave della difesa aerea. Questi missili ATACMS volano alla velocità di Mach 3: una sfida seria anche per i migliori sistemi di difesa aerea russi.

Tutto ciò sembra indicare una decisione cruciale avvolta da diversi strati di nebbia: mentre l’umiliazione cosmica della NATO sul suolo nero della Novorossia diventa sempre più evidente giorno dopo giorno, le élite occidentali che gestiscono realmente lo spettacolo fanno di tutto per provocare una guerra calda contro la Russia.

Richard H. Black, ex senatore degli Stati Uniti della Virginia, offre un’analisi preoccupante:

“Questa è la continuazione dello schema in cui le forze della NATO riconoscono che stanno perdendo la guerra in Ucraina e che le loro fragili linee di difesa stanno andando in frantumi, e la risposta della NATO è l’escalation. Questo non è casuale ma del tutto voluto. Non è il primo attacco alla triade nucleare russa. Gli ideologi vedono il loro mondo crollare, dopo aver sventolato la bandiera arcobaleno sui Paesi conservatori e aver scatenato guerre in continuazione. Sono in preda alla frenesia e potrebbero arrivare alla guerra nucleare per uscire dalla situazione di stallo. Stanno facendo una serie di piccoli passi e rispondono che “non fanno nulla in risposta”ma continuano a fare piccoli passi, finché qualcuno di loro non finirà su una mina e ci ritroveremo nella Terza Guerra Mondiale. (…) Putin è assolutamente consapevole della disconnessione in Occidente, che continua a dire che è solo un tintinnar di sciabole, anche se non è così: [Putin] sta informando l’Occidente di questa pericolosa realtà”.

In Russia, il senatore Dmitry Rogozin, ex capo di Roscosmos, ha avvertito direttamente Washington: “Non siamo solo sulla soglia [del baratro], ma già sull’orlo, oltre il quale, se al nemico non verrà impedito di compiere queste azioni, inizierà un crollo irreversibile della sicurezza strategica delle potenze nucleari”.

Il generale Evgeny Buzhinky ha prospettato uno scenario inquietante: “Sono sicuro di una cosa: che se gli attacchi con i missili Taurus del sistema ATACMS sono assai dannosi per la Russia, allora presumo che colpiremo almeno l’hub logistico nel territorio della Polonia a Rzeszów“, dove i missili vengono preparati per la consegna all’Ucraina.

La concatenazione dei fatti, in questo caso, sarebbe irreversibile: la Russia colpisce la Polonia, la NATO invoca l’articolo 5, ha inizio la Terza Guerra Mondiale.

Attenti a ciò che desiderate

L’”estasi bellica” della NATO è prevedibilmente ammantata di codardia. Nonostante tutta la retorica-spazzatura 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 del “non vogliamo una guerra con la Russia”, i fatti indicano che la NATO ha usato Kiev per attaccare e cercare di distruggere una vasta gamma di strutture militari all’interno della Russia. È inoltre innegabile il ruolo dello Stato profondo degli Stati Uniti nel consentire gli attacchi terroristici di Kiev contro i civili russi nel Donbass, a Belgorod e altrove.

Considerando il serio dibattito in corso su diverse piattaforme russe, tutto ciò potrebbe costituire un ragionevole pretesto per un attacco nucleare contro la cricca – illegittima dal punto di vista legale – di Kiev. Almeno questo porrebbe fine ad una guerra che si sta trascinando da troppo tempo.

Ma questo sarebbe del tutto fuori dalla norma nel caso del legalista Putin, che tratta i problemi legati all’Armageddon con la pazienza di un monaco taoista. In ogni caso, la Russia ha un intero arsenale di strumenti asimmetrici – sia convenzionali che nucleari – con cui sferrare un colpo doloroso alla NATO nei luoghi in cui l’Alleanza meno se lo aspetta.

Non siamo ancora a questo punto, anche se ci avviciniamo minacciosamente giorno dopo giorno. Dmitri Medvedev ha posto l’ennesima linea rossa: un attacco degli Stati Uniti contro obiettivi russi, o il fatto che gli Stati Uniti permettano a Kiev di colpire obiettivi all’interno della Russia usando missili e droni americani, sarebbe “l’inizio di una guerra mondiale”.

Il Ministro degli Esteri Lavrov, dando ancora una volta prova della sua caratteristica pazienza taoista, ha dovuto fare un altro serio richiamo: la Russia considererà il dispiegamento in Ucraina degli F-16 a capacità nucleare – che di fatto possono essere pilotati solo da personale della NATO – come “un deliberato segnale di tipo nucleare della NATO alla Russia”.

In ogni caso il folto gruppo dei dottor Stranamore da poltrona (lautamente ricompensato dalla rarefatta plutocrazia atlantista che detiene il potere reale, i fondi, l’influenza e il controllo dei mass media) non ascolta.

Pepe Escobar

Fonte: sputnikglobe.com
Link: https://sputnikglobe.com/20240530/pepe-escobar-the-west-is-hell-bent-on-provoking-russia-into-hot-war–1118696941.html
30.05.2024
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org

Pepe Escobar è un analista geopolitico e autore indipendente. Il suo ultimo libro è Raging Twenties. È stato politicamente cancellato da Facebook e Twitter. È possibile seguirlo su su Telegram.

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