Il sindacato statunitense dell’auto ha denunciato Trump e Musk per aver elogiato il licenziamento illegale dei lavoratori

Elon Musk ha intervistato lunedì 12 agosto l’ex Presidente, e candidato 2024, Donald Trump sulla piattaforma sociale X (che Musk ha acquistato due anni fa). Trump era stato bandito da X (allora noto come Twitter) nel 2021. Musk, la seconda persona più ricca del mondo, appoggia la candidatura di Trump con 45 milioni di dollari al mese ed è il proprietario della fabbrica di auto elettriche Tesla e della società spaziale SpaceX, che collabora con la NASA e progetta una colonizzazione di Marte. 

Nella diretta di 2 ore e mezza su X, in cui Trump ha anche ribadito la sua intenzione di fare “la più grande deportazione di immigrati della storia degli Stati Uniti”, proprio SpaceX è stato uno degli argomenti di cui i due nuovi amici hanno diffusamente parlato. 

L’antefatto è il licenziamento, all’inizio di quest’anno, di otto lavoratori di SpaceX che hanno criticato collettivamente il sessismo e le molestie sessuali sul lavoro. Tali licenziamenti effettuati, e quelli minacciati, sono entrambi illegittimi ai sensi del diritto del lavoro statunitense e, di conseguenza, l’agenzia federale National Labor Relations Board (NLRB), che deve tutelare i diritti dei lavoratori, ha immediatamente sancito che SpaceX viola i diritti dei lavoratori e cerca di impedire le loro legittime azioni per ottenere migliori condizioni sul lavoro. In quell’azienda, en passant, sono anche ricorrenti gli incidenti sul lavoro (ben 600 dal 2014, secondo l’agenzia di stampa Reuters).

Nel luglio scorso, un giudice del Texas, che era stato nominato da Trump e alla cui Corte distrettuale Musk ha fatto ricorso, ha emesso un pronunciamento contrario a quello del NLRB e ha addirittura messo in discussione la costituzionalità di quell’agenzia federale, istituita durante il New Deal degli anni Trenta nell’ambito di una serie di provvedimenti a favore dei lavoratori. Sull’argomento dovrà esprimersi la Corte Suprema, ormai a maggioranza reazionaria. La stessa che ha cancellato nel 2022 il diritto all’aborto.

La nuova direzione del NLRB, nominata da Biden nel 2020, sostituendo la precedente del tutto filo-padronale, ha dato in questi ultimi anni un notevole appoggio ai tentativi di sindacalizzazione dei lavoratori USA, che sono contrastati, come in Amazon e Starbucks ma non solo lì, dal cosiddetto Union Busting, appaltato dal padronato, con ingenti risorse, a grandi aziende specializzate in attività di contrapposizione all’organizzazione dei lavoratori.  Le ingiunzioni del NLRB per la reintegrazione di lavoratori ingiustamente licenziati, come nel caso di SpaceX, in cui è l’azienda è stata richiesta anche di scuse formali e di pubblicizzazione di una nota contenente i diritti del personale, sono dunque assai importanti. 

Nella trasmissione di X, Trump si è complimentato con Musk, definendolo il più grande licenziatore e dicendo le seguenti parole: “Beh, sei un maestro del taglio. Guardo cosa fai. Entri, (in azienda) e chiedi: ‘Vuoi licenziarti?’ e se scioperano, tu dici: ‘Va bene. Siete tutti fuori’”. Descritte in tal modo le capacità di Musk, che avrebbero portato, secondo Trump, a “migliaia di licenziamenti”, gli ha offerto in diretta un posto di tagliatore di spese sociali e di personale del Pubblico Impiego nel suo prossimo mandato presidenziale, di cui sembra sicuro.

A questo punto, l’importante sindacato United Auto Workers (UAW), che ha quasi 1 milione di iscritti, ha fatto causa a Trump e a Musk per violazione delle leggi federali di protezione dei lavoratori e dei loro diritti civili e sociali, avvenute praticando e condividendo tentativi illegali di minaccia e intimidazione dei lavoratori che che si impegnano in attività concertate, protette dalla legge, come l’adesione al Sindacato e gli scioperi.

Musk recentemente aveva proceduto anche a licenziamenti di massa nel suo stabilimento di veicoli elettrici Tesla a Fremont, in California, un’impresa non sindacalizzata, che è uno degli obiettivi della campagna di organizzazione dei lavoratori automobilistici a livello nazionale lanciata nell’autunno scorso da UAW. Tre mesi fa, Musk aveva insultato pubblicamente un’intera divisione  aziendale, che si occupa dello sviluppo delle stazioni di ricarica per veicoli elettrici, composta da 500 lavoratori di quello stabilimento, dichiarando che i tagli proposti dal suo direttore, del 15-20% del personale, non erano sufficienti.

Sull’argomento dei licenziamenti in Tesla e del sostegno di Trump, si è espressa anche Elisabeth Shuler, la presidente della Federazione AFL-CIO che organizza 12 milioni di lavoratori: “Gli avidi capi non irridono i lavoratori solo nei loro uffici pieni di fumo di sigarette. Lo trasmettono in diretta per il mondo intero … Trump e Musk sono noti per violare i picchetti degli scioperi e le leggi sulla salute e la sicurezza, sottopagare i lavoratori e fare rappresaglie contro chi rivendica i propri diritti e il giusto salario. Questa razza speciale di dirigenti e miliardari arroganti vuole solo un’America in cui possano loro diventare ancora più ricchi a spese dei lavoratori”. 

In campagna elettorale, Trump sta tentando di presentarsi come il difensore del lavoratore non sindacalizzato. E cerca d’inserirsi nei problemi della riconversione dai veicoli a motore a scoppio a quelli elettrici, incentivata dall’amministrazione Biden e che Trump definisce “la truffa ecologista”. Il programma elettorale di Trump prevede un ridimensionamento o una cancellazione di molte agenzie federali che ostacolano, a suo dire, i poteri presidenziali assoluti. E il NLRB è senz’altro uno dei suoi principali obiettivi, onde ridurre il rapporto di lavoro ad una vicenda personale tra il padrone e il lavoratore che, nella sua logica, entrambi godono di diritti individuali; uno di licenziare, l’altro di dimettersi. 

È paradossale, in un contesto minaccioso di riduzione programmata dei diritti individuali e collettivi di un ritorno del magnate alla presidenza degli USA, ricordare che lui stesso, prima di candidarsi, dovette iscriversi al Sindacato per lavorare nel suo spettacolo televisivo “The Apprendice”, durante il quale, guarda caso, divenne famoso pronunciando ogni fine puntata la frase You are Fired! (Sei licenziato!) con cui eliminava uno dei concorrenti alla trasmissione  (concorrenti che erano amministratori delegati giudicati per la loro capacità di far rendere, con tutti i mezzi, i capitali a loro disposizione).

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Fonti principali:

E.Ryan, Why SpaceX is facing off with the National Labor Relations Board, NPR, 11.7

D.Wiesner, SpaceX wins block on US labor board case over severance agreements, Reuters, 10.7

M.Gruenberg, UAW suit against Trump and Musk breaks new ground, People’s World, 14.8

https://uaw.org/

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