Dal 10 al 17 settembre 2024, la Galleria di Palazzo San Giorgio a Reggio Calabria sarà teatro della seconda edizione di “bizzòlo – una festa del giornalismo”. Un evento che non solo conferma il successo della sua prima edizione, ma ribadisce l’impegno degli organizzatori e del Comune di Reggio Calabria, patrocinatore dell’iniziativa, nel costruire un appuntamento annuale che porti le voci più autorevoli del giornalismo indipendente in riva allo Stretto.
L’obiettivo principale è raccontare il Meridione attraverso il giornalismo indipendente. «Vogliamo che il mondo del giornalismo nazionale e internazionale conosca a fondo Reggio e il meridione nella loro complessità», afferma Fabio Itri, presidente dell’associazione More e fotografo, promotore della manifestazione. Collocare il festival in concomitanza con le feste mariane non è un caso, ma un modo per integrarlo nel tessuto culturale e sociale della città, rafforzandone il valore comunitario.
La festa di “bizzòlo” è un’occasione per riflettere sul ruolo del giornalismo e della fotografia nella rappresentazione del Sud, un tema che trova espressione anche nella mostra fotografica di Itri, intitolata “Meridioni e paralleli”. «Chiediamo ai reggini e ai meridionali di vedere se stessi non solo come il Sud di qualcuno, ma anche come il Nord di qualcun altro», spiega Tiziana Barillà, direttrice del periodico “bizzòlo”. Un’idea che risuona con le parole dello storico Daniele Castrizio, che lo scorso anno ha definito Reggio una “cerniera” tra le due sponde del Mediterraneo.
Uno dei momenti più attesi della manifestazione sarà il talk radiofonico “Media e attivismo. Giornalismo è partecipazione”, che si terrà il 12 settembre alle 19. Il talk, parte del ciclo di incontri radiofonici “Voci dal bizzòlo”, si concentrerà sull’importanza del giornalismo d’inchiesta come strumento per dar voce a chi è spesso messo a tacere o non ha i mezzi per raggiungere un pubblico ampio. Uno dei punti partenza sarà l’esperienza del progetto S-Info, che include realtà provenienti da Italia, Belgio, Romania e Malta.
Giulia Polito, della redazione di “bizzòlo”, e Valentina Zoccali, di S-Com, discuteranno insieme ad Antonio Pio Lancellotti, direttore di Globalproject, e Antonio Mazzeo, giornalista e attivista ecopacifista, su come creare un modello sostenibile di attivismo mediatico. Un approccio che non solo informa, ma coinvolge la cittadinanza in un processo partecipativo, rafforzando il legame tra giornalismo e impegno sociale.
Un Festival popolare e inclusivo. La seconda edizione di “bizzòlo” promette di essere un evento per tutti, con un programma che alterna lezioni popolari, testimonianze dirette e incontri su temi chiave come l’inchiesta giornalistica e l’attivismo. Oltre al talk, la Galleria di Palazzo San Giorgio ospiterà un piccolo studio di registrazione per le puntate di “Voci dal bizzòlo”, e la scalinata del Teatro “Francesco Cilea” diventerà lo scenario di lezioni aperte alla cittadinanza.
La festa del giornalismo di “bizzòlo” è un invito a riflettere, partecipare e contribuire attivamente al dibattito pubblico, unendo cultura, informazione e attivismo in una celebrazione collettiva del giornalismo come strumento di democrazia e cambiamento sociale.