Di Max Del Papa, ilgiornaleditalia.it
All’immunologo o infettologo Bassetti, per non sbagliare virologo, non piace che lo Stato degli sbirri si comporti con lui come lui pretendeva coi “novax”: “Deboli coi forti, forti coi deboli”, si piange addosso dopo che i vigili gli sono entrati in casa a seguito di segnalazioni del vicinato per una festa più o meno animata. E il debole sarebbe lui? Ma se subito, per non sbagliare, si fa intervistare dal Corriere che gli dà modo di vantarsi alla solita maniera dei potenti o presunti tali: “Hanno stravolto le mie parole ma tutti sanno cosa volevo dire”. Già, il “lei non sa chi sono io” che questa volta non ha funzionato, da cui l’indignazione del cittadino modello che “paga le tasse e allaccia la cintura di sicurezza”. Bene! Bravo!, come ghignerebbe il Nerone di Petrolini. Forti con i deboli? Ma questo non è lo stesso che nel dicembre di tre anni fa scriveva, testuale: “Non c’è alternativa per queste persone all’obbligo vaccinale, ma all’obbligo quello serio: cioè che ti mando i carabinieri a casa a prenderti. Per rispettare il sistema sanitario ti devi vaccinare, se no tu non sei un buon cittadino”.
Né più né meno l’apologia dello stato di polizia sanitaria, qualcosa che teoricamente la Costituzione proibisce, poi che due governi se ne siano tranquillamente fottuti, con la copertura del Colle, è un altro paio di maniche. Ora, si dà il caso che da più parti si fomenti una isteria di risacca a riempire i media: influenze apocalittiche “da duecentomila morti”, spinta forsennata sul vaccino omnibus come ai tempi belli, totale indifferenza o omertà sulle conseguenze, appelli deliranti come quello di un sito sardo: “Una dose di richiamo del vaccino anticovid 2024-25 per la campagna nazionale autunnale e invernale viene offerta gratuitamente a tutti. L’avere contratto una infezione da Sars-CoV-2 anche recente dopo il precedente richiamo non rappresenta una controindicazione”. Che ci troviamo sull’orlo di una nuova apocalissi pandemica ce lo assicurava proprio Bassetti il quale non più tardi di due giorni fa dichiarava alla Stampa: “Quest’anno il virus influenzale sarà pesante e circolerà parecchio soprattutto tra anziani e bambini: l’unica soluzione è aumentare la percentuale dei vaccini come stanno facendo la maggior parte dei partner europei; ma d’altra parte è altrettanto certo che – almeno sul nostro territorio – le campagne di vaccinazione faticano a far presa sulla popolazione”. Testuale, ancora una volta. E allora come fa il nostro ubiquo virologo ad autorizzare assembramenti giovanili in casa? Li ha almeno plurivaccinati tutti, l’ennesima volta? Ha verificato che ballassero tutti in mascherina? Come mai non gli piace più il caro vecchio isolamento, coi gendarmi che ti entrano in casa?
Se siamo sull’orlo della pandemia circolare, permacrisi direbbe la Baronessa Siringa, ne consegue l’irresponsabilità della festicciola in famiglia. Ma Bassetti si pone come vittima famosa, viptima: la pigliasse come la necessaria prudenza del regime paternalistico piuttosto che come abuso di potere. Tu chiamala, se vuoi, Nemesi profilattica. Bassetti con il complice, disponibile Corriere peggiora le cose: “Quel tipo di procedura vuol dire fare un po’ gli sceriffi. La polizia locale dovrebbe invece avere un ruolo di maggiore vicinanza al cittadino, come si faceva una volta. Il fatto che mi hanno chiesto la carta identità a casa mia mi ha portato a chiedermi: questo atteggiamento lo avrebbero avuto anche se li avessero chiamati in qualche altra zona della città dove sappiamo che c’è tanta delinquenza”. Ma che meraviglia questa riscoperta del benaltrismo di stampo piccoloborghese! Gli sceriffi? Ma se questo voleva le irruzioni dei carabinieri “che ti vengono a prendere”, per portali dove non si sa.
Ecco qui un piccolo saggio della degenerazione poliziesca a lasciarla fare; esattamente quanto succedeva ai tempi, con la scusa di una sicurezza improponibile, una aberrazione scientifica non meno che democratica, che l’uomo di scienza avrebbe dovuto subito capire, denunciare. Ma quello che molti sognavano, politici come virologi, propagandisti come giornalisti, fanatici come coglioni che si vantavano del loro zelo, “ho tirato fuori il green pass e ho goduto”, “ci siamo seduti all’aperto fregando il tavolino ai novax”, era lo Stato del controllo, la plebe ristretta mentre loro potevano sottrarsi, girare, dare interviste, andare in televisione. Era il solito trucco del voi sapete chi siamo noi. Se oggi qualcuno di quegli ayatollah, mai pentiti, scopre sulla pelle le conseguenze della propria predicazione, la faccenda assume i contorni di una giustizia fatale e quasi divina. Era tutto inutile, controproducente, serviva ad allevare nuove generazioni di squilibrati, di ansiosi, di potenziali zombie, di cui infatti ci ritroviamo invasi. Non per esclusiva colpa della aberrazione sanitaria, certamente anche per quella. Dicevano che la combinazione coprifuoco più vaccino era micidiale, che scardinava le difese immunitarie come quelle mentali: tutto si è puntualmente, confermato, ma le vestali dello Stato concentrazionario insistono. Fin che non tocca a loro. «Sicuramente c’è qualcuno che non gradisce le cose che fa il professore Bassetti. Mi pare evidente. Non è facile essere simpatici a tutti”. Questo è sicuro, ma le persecuzioni stanno solo nella testa di chi si esprime in terza persona, come Napoleone, ed è convinto di non sbagliare mai o meglio di potersi permettere tutto e il contrario di tutto. È evidentissimo che al professore dà fastidio la lesa maestà, il venire ridimensionato a uno qualsiasi, ma a questo punto non sarebbe una cattiva idea, se non altro coerente, restarsene chiuso in casa e senza troppi strepiti.
Di Max Del Papa, ilgiornaleditalia.it
05.10.2024
Max Del Papa. Giornalista dal 1992, si divide tra le Marche e Milano. Ultimi libri: “Vale Tutto” e “Eurostyle” (2023, autoprodotti) sullo Stato autoritario e l’Unione Europea più strega che matrigna.
Fonte – https://www.ilgiornaleditalia.it/news/cronaca/647025/al-nostro-bassetti-ronde-coprifuoco-e-sbirri-in-casa-non-piacciono-piu-li-ha-sperimentati-personalmente.html