Medici e operatori sanitari di fronte alla Commissione Covid: “Il collasso degli ospedali poteva essere evitato”

di Valentina Bennati
comedonchisciotte.org

L’Italia è uno dei Paesi che ha pagato il prezzo più alto per la gestione politica del Covid, sia in termini di vite umane che in termini di economia.
Riuscirà la Commissione Parlamentare d’Inchiesta Covid a far luce sui tanti punti oscuri della vicenda?
La presenza, all’interno della stessa, di certi personaggi che si troveranno a dover giudicare il loro stesso operato lascia molto poco ben sperare; tuttavia, allo stesso tempo, è fondamentale che rimanga una qualche traccia scritta delle testimonianze delle associazioni delle persone danneggiate dai vaccini e di quella parte del mondo medico-scientifico che, da subito, ha puntato il dito contro le incongruenze e le illegittimità delle decisioni e dei provvedimenti che sono stati presi in quegli anni tragici.

Segue il VIDEO che contiene l’audizione del dottor Dario Giacomini, Presidente dell’Associazione Contiamoci! nata nel 2021 e composta, non solo da medici e operatori sanitari, ma anche da molti cittadini che, durante il periodo della dichiarata pandemia da Covid-19, hanno subito la sospensione dal lavoro con conseguenze devastanti, sia dal punto di vista della possibilità di garantire la sussistenza della propria famiglia, sia dal punto di vista psicologico, per la violenta campagna denigratoria e discriminatoria promossa dalle stesse istituzioni e anche dalla maggior parte della stampa.
Il suo intervento dura circa un’ora, dal minuto 1:23:47 a 2:22:36, e offre un’efficace panoramica (completa di dati e documenti ufficiali) dei motivi per cui le scelte fatte non erano giustificate.

In sintesi, cosa è stato evidenziato:

  1. Il collasso delle strutture ospedaliere si sarebbe potuto evitare, se non fosse stata sospesa l’assistenza sanitaria capillare sul territorio da parte dei medici di base.
  2. Sono state la raccomandazione “tachipirina e vigile attesa” e la negazione di possibili terapie salvavita efficaci (ad esempio, plasma iperimmune e adenosina in aerosol) nei fatti a provocare l’emergenza sanitaria.
  3. L’obbligo vaccinale non impediva il contagio.
  4. Gli assunti del DL 44/21 che sancì l’obbligo di vaccinazione per la prevenzione dell’infezione da SARS-COV-2 per i lavoratori della sanità e poi lo estese a gran parte della popolazione erano fallaci.

L’intervento del Dottor Giacomini ha provocato un certo disappunto tra i commissari e al minuto 1:45:40 l’on. Giuseppe Conte ha preso la parola per contestarlo in quanto “fuori tema”, “non all’ordine del giorno”.

Ma, come può l’on. Conte sedere nella Commissione che sta indagando anche sul suo operato?
E la Commissione, eventualmente una volta appurato il dolo, sarà in grado di chiedere conto delle oggettive responsabilità dei vari attori in causa?

Queste domande dovrebbero interessare tutti, non soltanto le persone che sono rimaste danneggiate dalle sospensioni dal lavoro e dai cosiddetti vaccini anti COVID-19.
Ma il nostro, evidentemente, è un Paese sui generis dove ognuno pensa solo al proprio orticello. Le vaccinazioni pediatriche rese obbligatorie dalla Legge Lorenzin, pena l’esclusione dei bimbi fino ai sei anni dai nidi e dalle scuole dell’infanzia, lo misero subito in chiaro.
Fu quello l’inizio di tutto.

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