Mike Whitney
unz.com
Ad Amsterdam vivono 15.000 ebrei. Sembrava che stessero bene finché non sono arrivati alcuni hooligan israeliani…. A quanto pare, se per un anno intero come inno nazionale canti “che il tuo villaggio bruci”, qualcuno ti farà saltare i denti perché, a differenza della Corte Penale Internazionale e della Corte Internazionale di Giustizia, le strade hanno un processo giudiziario più rapido… @yoUsaama
Pogroms in Amsterdam! 😱 pic.twitter.com/5cvVw7hMRz
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Giovedì, gli hooligan sionisti hanno imperversato nelle strade di Amsterdam strappando bandiere palestinesi e intimidendo i passanti. La scena ha ricordato gli incidenti che si verificano regolarmente in Cisgiordania, dove coloni fanatici maltrattano e brutalizzano i pastori e gli olivicoltori che vivono sul territorio. Secondo un primo rapporto del Middle East Eye:
Giovedì ad Amsterdam alcuni hooligan israeliani hanno provocato scontri con giovani olandesi dopo aver intonato slogan razzisti anti-arabi, strappato bandiere palestinesi e ignorato il minuto di silenzio per le vittime dell’alluvione in Spagna.
I tifosi del Maccabi Tel Aviv in trasferta hanno provocato problemi mercoledì e giovedì in diverse zone della capitale olandese in vista della partita di Europa League contro l’Ajax di Amsterdam.
Secondo il quotidiano AD, la notte prima della partita i teppisti sono stati visti rimuovere almeno due bandiere palestinesi da quelle che sembravano essere le facciate delle case dei residenti locali.
Anche un tassista arabo è stato attaccato dalla folla che sembrava essere con i tifosi israeliani, anche se la polizia ha dichiarato di non poter identificare la nazionalità degli aggressori, dato che non sono stati effettuati arresti.
Mercoledi un gruppo di tifosi israeliani radunati in Piazza Dam è stato filmato mentre cercava di scatenare una rissa con la gente del posto, gridando “Vaffanculo” ad alcuni di loro e “Fanculo alla Palestina”. Middle East Eye
La diffusione della spavalderia e del teppismo di stampo razzista nelle strade di una capitale europea dovrebbe preoccupare coloro che pensavano che la tossica ideologia sionista potesse essere contenuta in Medio Oriente. Ora vediamo la falla in quella teoria. Il fanatismo non ha confini geografici o di frontiera. Questi giovani sono incoraggiati da un senso di superiorità profondamente radicato, un fenomeno che le élite di Washington hanno alimentato per decenni pensando che servisse ai loro interessi geopolitici generali. Ci si può solo chiedere se quest’ultima esplosione di violenza razzista scatenerà una riflessione autocritica, di cui c’è un disperato bisogno, che possa portare ad un reset dell’attuale politica. Si può sempre sperare. Ecco un’altra notizia da MEE:
Prima della partita di giovedì, i tifosi diretti allo stadio Johan Cruyff Arena gridavano: “Lasciate che l’IDF [l’esercito israeliano] fotta gli arabi”. Prima del calcio d’inizio si sono anche rifiutati di partecipare al minuto di silenzio per le oltre 200 vittime dell’alluvione di Valencia.
La polizia non ha effettuato alcun arresto dei tifosi israeliani coinvolti in atti provocatori prima della partita…..
Durante le provocazioni nei confronti degli arabi in città, sono scoppiati scontri tra gli hooligan israeliani e alcuni giovani prima e dopo la partita e fino a tarda notte.
I filmati condivisi sui social media mostrano persone che si scontrano e l’intervento della polizia. Altri video mostrano persone che attaccano e inseguono alcuni tifosi israeliani…..
Un portavoce della polizia ha dichiarato che cinque persone sono state ricoverate in ospedale e 62 sono state arrestate. MEE
Possiamo tranquillamente supporre che questo recente scontro non avrebbe avuto luogo se la comunità internazionale si fosse sforzata di applicare le proprie risoluzioni (242) che richiedono ai coloni ebrei di ritirarsi dalla terra palestinese (riconosciuta a livello internazionale) creando così l’opportunità per una soluzione a due Stati. Ma, invece di usare gli strumenti a sua disposizione (sanzioni economiche e forze di pace), il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è rimasto passivamente sotto l’influenza coercitiva di Washington, che opera di fatto nell’interesse degli elementi più fanatici di Israele. Washington ha sabotato ogni sforzo per risolvere la crisi israelo-palestinese, gettando le basi per disordini sociali, teppismo e persino genocidio. I risultati delle squilibrate macchinazioni e della infinita accondiscendenza degli americani sono sotto gli occhi di tutti. La violenza sta scoppiando ovunque. Ecco altre informazioni da MEE:
Gli ultras israeliani di estrema destra sono noti per la loro violenza fisica e verbale anti-palestinese. A marzo, ad Atene, prima della partita della loro squadra contro la formazione greca dell’Olympiacos i tifosi itineranti del Maccabi Tel Aviv avevano brutalmente picchiato un uomo che portava una bandiera palestinese….
“I leader più importanti di Israele, tra cui il Primo Ministro Benjamin Netanyahu, hanno apertamente corteggiato i tifosi di calcio di estrema destra in Israele, ricevendo in cambio il loro violento sostegno. Il razzismo e la violenza ben documentati esibiti dai tifosi del Maccabi Tel Aviv ad Amsterdam rispecchiano la violenza del governo israeliano a Gaza e in Libano”, ha dichiarato Mcgeehan a MEE….
“Per liberare il calcio europeo dal tipo di cori genocidi che abbiamo visto da parte dei tifosi del Maccabi Tel Aviv, l’Uefa dovrebbe ricordare all’Associazione Calcistica Israeliana (IFA) l’obbligo, ai sensi dell’articolo 7(7) del suo statuto, di eliminare i comportamenti razzisti e imporre sanzioni appropriate se l’IFA non dovesse prendere provvedimenti”. MEE
Quindi, il gatto è fuori dal sacco. Netanyahu e i suoi alleati incoraggiano questo odioso comportamento e sostengono che chiunque vi si opponga è un antisemita. Il leader anti-musulmano del più grande partito del governo olandese, Geert Wilders, che sembra condividere la visione del mondo di Netanyahu, ha definito gli scontri un “pogrom” e, allo stesso tempo, ha chiamato le vittime arabe “feccia multiculturale”. Come abbiamo detto, le sue opinioni sono strettamente allineate a quelle del primo ministro israeliano.
L’analista politico israeliano Ori Goldberg ha riassunto gli eventi di questa settimana ad Amsterdam in un’intervista apparsa venerdì su Aljazeera. Ho trascritto i suoi commenti in modo che i lettori possano riflettere più facilmente su ciò che ha detto:
La cosa importante da ricordare qui è che questo non è il primo ministro che spinge una narrazione. Questa è la narrazione israeliana del momento. I palestinesi – per il solo fatto di “essere” – sono una minaccia esistenziale per Israele, per tutto ciò che è israeliano e anche per la “buona battaglia” generale. Gli israeliani sono scioccati dal fatto che gli olandesi non si rendono conto che Israele sta combattendo la loro guerra per loro. Gli israeliani stanno combattendo la minaccia esistenziale in procinto di conquistare l’Europa. E il fatto che i tifosi israeliani si scatenino e facciano disordini nel centro di Amsterdam, cantino canzoni razziste, si arrampichino sui muri delle case private per strappare le bandiere palestinesi [è irrilevante]: stanno solo facendo ciò che deve essere fatto. (Sarcasmo) Questa è una parte importante della condizione israeliana al momento: un completo rifiuto della nozione che le azioni hanno conseguenze. .…In questo caso, le politiche di Netanyahu e del suo governo riflettono il consenso israeliano. ...Non si tratta di un indottrinamento da parte del potere governativo, ma di ciò che la società israeliana pensa realmente. Siamo minacciati semplicemente per il fatto di trovarci nello stesso spazio dei palestinesi. Siamo vittime perenni. Quello che facciamo lo facciamo perché dobbiamo, lo facciamo per autodifesa o per “combattere la buona battaglia”. Se qualcuno non lo capisce, è un problema suo. Non siamo soggetti alle stesse leggi e alle stesse regole di tutti gli altri e, forse più di ogni altra cosa, questa è una dimostrazione di quanto sia profondamente radicato nella psiche israeliana il senso di “legittima impunità”. Gli israeliani non dovrebbero subire le conseguenze delle loro azioni. Noi “facciamo quello che facciamo” perché non abbiamo altra scelta. Ori Goldberg, commenti sulla furia sionista ad Amsterdam, Al Jazeera
.@ori_goldberg on rioting Israeli football fans in Amsterdam, and what it tells us about Israeli politics and society right now. pic.twitter.com/BvbW3YWyU7
— Saul Staniforth (@SaulStaniforth) November 8, 2024
Infine, ecco un breve riassunto di ciò che è avvenuto ad Amsterdam da parte di qualcuno che era presente e che sembra un testimone credibile:
L’incidente con i tifosi del Maccabi Tel Aviv ad Amsterdam sta diventando sempre più folle perché, ieri sera, [questi tifosi] sono stati presi di mira dopo il loro orrendo comportamento. E, invece di riflettere sul perché la UEFA (l’Unione delle Associazioni Calcistiche Europee) permetta [l’accesso alle competizioni internazionali] ad un Paese che sta attualmente commettendo un genocidio e una pulizia etnica contro i palestinesi e il cui campionato di calcio è pieno di squadre razziste che si vantano di non impiegare arabi, i sionisti e i media occidentali fanno finta che questo sia in qualche modo simile allo sterminio del popolo ebraico in Europa degli anni ’30 e ’40 del secolo scorso. E, mi dispiace, ma questo è ridicolo e sminuisce l’eredità di questi orrori, perché queste persone non sono state prese di mira sulla base della loro ebraicità. Sono state prese di mira perché i tifosi del Maccabi Tel Aviv sono hooligan violenti che si sono scatenati per le strade di Amsterdam, attaccando persone, strappando bandiere, cantando che a Gaza non ci sono più bambini e scuole, dicendo che bisogna far vincere le IOF (Forze di Occupazione Israeliane) per poter “fottere gli arabi” e altri orrori. Queste persone devono essere bandite dal calcio internazionale.
La colpa è tutta della UEFA. Non si tratta di uno sfogo estemporaneo e antisemita contro gli ebrei. Questo deriva dal razzismo che permea la società israeliana e dal modo in cui questo si manifesta ogni volta che gli israeliani viaggiano in altri Paesi. E, come ho detto, la UEFA è da biasimare, perché questo non è il primo incidente con i tifosi del Maccabi Tel Aviv…. A marzo, ad Atene, prima della partita avevano picchiato un palestinese fino a fargli perdere i sensi…. Eppure, invece di occuparsi di loro, la UEFA lascia che questo gruppo di persone che celebra il genocidio e attacca violentemente coloro che vi si oppongono, continui ad andare in giro per l’Europa a festeggiare e ad aspettarsi che la gente non reagisca. È una cosa farsesca e ridicola, e il modo in cui viene inquadrata è semplicemente disgustoso”. @Teammichael777
“”ℕ𝕠 𝕤𝕔𝕙𝕠𝕠𝕝𝕤 𝕚𝕟 𝔾𝕒𝕫𝕒 𝕓𝕖𝕔𝕒𝕦𝕤𝕖 𝕥𝕙𝕖𝕣𝕖 𝕒𝕣𝕖 𝕟𝕠 𝕔𝕙𝕚𝕝𝕕𝕣𝕖𝕟”” 👶
Israel’s Maccabi Tel Aviv hooligans, protected by police, chanted anti-Arab slurs and a genocidal
song in Amsterdam. pic.twitter.com/imqGdGv0yd— TMJ (@Teammichael777) November 8, 2024
Come sempre, la versione dei media è sbilanciata a favore dei colpevoli. Non ci si può fidare di nessuna copertura mainstream. Ma questo lo sapevate già.
Mike Whitney
Fonte: unz.com
Link: https://www.unz.com/mwhitney/israeli-hooligans-storm-through-amsterdam-chanting-fu-you-palestine/
08.11.2024
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org