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In Giappone nel 2024 si sono suicidati 527 bambini, 17 di loro avevano meno di 10 anni. (1) Il Giappone è uno dei paesi più progrediti del mondo, proprio per questo ha un alto numero di suicidi infantili. Che stanno aumentando quasi ovunque, dato che il progresso ha invaso tutto il mondo. Progredire vuol dire camminare in avanti, e il mondo sta progredendo, cioè andando avanti, distruzione dopo distruzione, verso la distruzione completa. L’unica salvezza possibile starebbe nel fermarsi ma è difficile fermare delle mandrie acefale. Bisognerebbe tornare a essere umani, persone cioè responsabili e consapevoli, predisposte alla collaborazione e capaci di comprendere i limiti naturali e rispettarli. Il che contrasta con tutto l’andazzo attuale e con i moderni mezzi di comunicazione di massa e tra la massa.I bambini dovrebbero essere la parte più preziosa dell’umanità ma dirlo oggi è ridicolo. Il suicidio dei bambini contraddice l’essenza umana, perché presuppone che ci siano bambini senza speranza. Un bambino, un adolescente, anche quando le sue condizioni di vita siano terribili, è portato naturalmente a sperare: semplicemente perché, come si usa dire, ha tutta la vita davanti. Se hai tutta la vita davanti, puoi sperare che le cose cambino. A meno che tu non possa sperare che le cose cambino, perché tutto quello che vedi intorno a te non è diverso dalla tua vita disperata.Cosa vedono intorno a sé i bambini che si suicidano? Cosa non vediamo noi adulti? Nel 2024 in Europa sono scomparsi 50.000 bambini immigrati. (2) Come fumo, come fantasmi. Ed è sicuro che la maggior parte di loro siano adesso fantasmi. Fantasmi che non scuotono nessuna coscienza. Perché i 50.000 bambini scomparsi ufficialmente, più quelli scomparsi senza neanche lasciare una traccia ufficiale, sono uno strumento di sviluppo del mercato. E dove c’è un mercato, legale o illegale, ci sono i potentati economici, legali o illegali, strettamente collegati ai potentati politici. I mercati sono quelli della pedopornografia e del traffico di organi, anch’essi spesso direttamente collegati, e che muovono miliardi di dollari l’anno, o addirittura decine di miliardi di dollari l’anno. (3) Il che significa milioni di clienti dell’uno e dell’altro mercato. Il che significa che la cancrena ha ormai invaso tutta la società. I mercati dell’orrore ma, d’altra parte, l’orrore è strettamente collegato ai mercati in genere. Così sono solo gli inquirenti, che nelle loro indagini su tali mercati mettono a repentaglio la propria salute mentale, e un pugno di giornalisti indipendenti che nessuno ha pagato per questo lavoro, a raccoglierne i dati (parziali) e a tentare di divulgarli. (4) Poi, siccome i bambini poveri ed emarginati non spariscono solo in Europa, c’è qualche missionario in Africa e in Asia che rischia la vita, e spesso la perde, per denunciare quest’orrido mercato globale e proteggere i bambini. (5) In tal caso, però, l’assassinio di missionari non diventa argomento per i media. I mercati, quando sono così sviluppati, hanno protezioni importanti.
Di fronte al grande orrore dei bambini torturati per il mercato pedopornografico e/o uccisi per il traffico di organi, può sembrare lieve l’orrore dei bambini neurologicamente rovinati dai prodotti chimico-sintetici o biosintetici del nostro progresso. A partire dai vaccini. Un lieve orrore. E, visto che i vaccini sono il grande tabù dei nostri tempi e chi li tocca muore, il più delle volte per fortuna in senso metaforico, mi appello alla scienza e alla scienza ufficialissima. Benché gli ufficialissimi documenti scientifici, che vengono pubblicati a carrettate sul sito del ministero statunitense della sanità PUBMED e su altrettanto prestigiosi siti, e che vengono forniti immediatamente dai motori di ricerca di Google anche se stai cercando il contrario, si affannino a vantare i benefici dei vaccini, non riescono a non ammettere che “… i vaccini da virus o batteri morti possono provocare reazioni allergiche neurologiche, producendo encefalopatie” e che “… i vaccini preparati con virus attenuati possono provocare infezioni del sistema nervoso”. Uno studio di scienziati dell’università di Yale collega ai vaccini disturbi ossessivo-compulsivi ed anoressia. (6) Ma, prima di tutto, ci sono le schede tecniche ufficiali, fornite dalle stesse industrie farmaceutiche, che dicono che tra le reazioni avverse dell’esavalente, somministrato a due mesi di età, cioè quando il neonato dovrebbe avere ancora tutti gli anticorpi della madre ed essere quindi NATURALMENTE IMMUNE, sono molto comuni e comuni: pianto inconsolabile, irritabilità, nervosismo, irrequietezza (classificati come disturbi psichiatrici), sonnolenza e convulsioni, collasso o stato simile a shock più rare (classificate come disturbi neurologici). Inoltre la scheda tecnica dell’esavalente ci dice anche che, per quel che riguarda il vaccino contro l’epatite B, che ne fa parte, sono state riportate paralisi, neuropatia, sindrome di Guillain-Barré, encefalopatia, encefalite e meningite. (7) Dato che due più due fa ancora quattro, al mio paese ormai semideserto, vi fornisco i dati ufficiali sui disturbi neurologici più diffusi e più visibili oggi in Italia. I bambino su 77 nella fascia di età tra i 7 e i 9 anni soffre di autismo, che è “in drammatico aumento negli ultimi tre decenni”; il 6,3% dei bambini delle medie inferiori è dislessico; 2 milioni di bambini e adolescenti entro i 17 anni soffre di disturbi neuropsichiatrici. (8) A danneggiare l’organismo dei bambini, ovviamente, non ci sono solo i vaccini ma tutti i ritrovati del progresso chimico-sintetico e biosintetico, dai pesticidi agli additivi chimici nei cibi, dalla plastica ai gas di scarico, alle nanoparticelle, all’olio di palma industriale nelle merendine, ai farmaci, ai conservanti artificiali. Ma i vaccinatori negano e nascondono più degli impestatori. Perché il mercato dei vaccini, ammontante a 90 miliardi circa (9) e in rapida crescita è però più fragile e precario di quello di altri prodotti. La gente sa che fumare fa venire il cancro ai polmoni e però fuma lo stesso; la gente sa che le patatine e le merendine e le bibite industriali sono porcherie insalubri e tossiche, e però le compera lo stesso e le rifila ai propri bambini. Sono vizi e comodità. Ma i vaccini no, e quindi corrono più rischi. Di fronte al mercato e alla demenza industrial-consumista i bambini scompaiono. Del resto, è molto facile dimenticarli, i bambini, e tanto più facile nel mondo ricco e dominatore in cui abitiamo. In questo progredito mondo i bambini sono segregati e irreggimentati per quasi tutta la giornata. Chiusi tra quattro mura per sei, otto ore al giorno a scuola, come animali da circo; chiusi in palestre, campi di calcio, sale di musica o di ballo, impegnati a competere con il mondo intero, spronati, addestrati, controllati: i campioni della famiglia nell’arena sociale. E il fallimento diventa una tragedia.
Possiamo dimenticarli, i bambini. Basta piazzarli davanti al televisore, mettergli in mano un videogioco. Loro dimenticheranno sé stessi e la realtà che li circonda, della quale non capiranno più niente, ma non richiederanno la nostra attenzione, il nostro impegno fisico e mentale, nemmeno il nostro impegno emotivo e spirituale. Diventeranno dementi, e forse questo, alla lunga, creerà dei problemi umani e sociali che ci travolgeranno ma, come sempre, sacrifichiamo il futuro alla presunta comodità presente. E, comunque, si tratta sempre di progresso, che molti definiscono inarrestabile. Perché, oltre ai problemi neurologici provocati da vaccini, farmaci, pesticidi e tutti i progrediti prodotti in genere della progredita società industriale, oggi ci sono i problemi neurologici della cibernetica digitale. Il grande, travolgente progresso del ventunesimo secolo. Che, infatti, sta per travolgerci, ma ha già travolto soprattutto i bambini e gli adolescenti. L’uso di internet e dello scemofono in tenera e inerme età li rende dementi. E non è un modo di dire. “L’uso eccessivo dei media digitali ha conseguenze sullo sviluppo del cervello, specialmente sulle facoltà cognitive, il controllo inibitorio, l’attenzione, la memoria, il ragionamento. Un’esposizione precoce alla frenesia dei media digitali può compromettere le capacità motorie, la consapevolezza spaziale, la capacità di risolvere un problema, l’apprendimento del linguaggio… L’uso eccessivo dello smartphone diminuisce la materia grigia in regioni chiave del cervello, influenzando la regolazione cognitiva ed emotiva… cambiamenti nella struttura e nelle funzioni del cervello, produce compromissione cognitiva”. (10) In parole povere: degli scemi, col cervello rovinato come i vecchi con l’Alzheimer, ma con tutta la vita davanti. C’è da meravigliarsi se un numero sempre maggiore di bambini si suicida o tenta di farlo? (11) Forse quella “vita davanti” non è così attraente.
L’inquinamento e il riscaldamento ultraveloce del pianeta distruggono la vita. Le renne muoiono di fame, i popoli che vivono con esse muoiono di disperazione; gli orsi polari muoiono annegati nuotando per chilometri alla ricerca di cibo; i popoli primitivi vengono spinti sempre più in là dalla distruzione delle loro foreste e vengono massacrati se si rifiutano di spostarsi, migliaia di bambini a Gaza sono senza gambe o senza braccia o ciechi, però, e proprio grazie a tutto ciò, i mercati si sviluppano e i bambini, anche se sono diventati invisibili, fanno sempre più parte del mercato. Infatti, si può comprarli come neonati prodotti su ordinazione. Mentre per adottarli si viene, giustamente, sottoposti a controlli ed esami che dovrebbero garantire la capacità e la volontà di amarli e prendersene cura, per comprare quelli fatti su ordinazione, prima in laboratorio e poi in un utero affittato, basta avere i soldi.
Giocavano nei cortili; andavano coi pattini e le bici sui marciapiedi; facevano il girotondo e giocavano a nascondino, a bandiera, a inferno-paradiso, a un due tre stella; leggevano fiabe e racconti e romanzi per ragazzi. I pedagoghi e gli psicologi ante trionfo del mercato globale dicevano che il gioco autonomo e la libertà erano fondamentali per la crescita di bambini sani, intelligenti e felici. Cantavano, correvano e saltavano, facevano ghirlande coi fiori, cappellini e barchette con la carta, travestimenti con un vecchio scialle o un cappello, facevano le bolle di sapone con una cannuccia o un foglio arrotolato. Giocavano agli indiani e cauboi, alla mamma e al papà, a cappa e spada, si arrampicavano, facevano le capriole e la ruota, inventavano giochi con noci e sassolini, semi di albicocca e pezzi di legno, stavano assieme per ore e ore e litigavano per pochi minuti, ridevano molto, ogni tanto piangevano. Non camminavano, correvano sempre o avanzavano saltellando mentre andavano a comperare il pane, o il latte, o un quaderno e una biglia. Qualcuno se li ricorda? Erano i bambini.
1)https://www.giapponegiappone.it/les-suicides-denfants-au-japon-ont-atteint-un-record-de-527-en-2024/
3)https://theexodusroad.com/organ-trafficking-facts/
https://www.wsj.com/articles/SB114485422875624000
https://www.justice.gov/psc/docs/natstrategyreport.pdf
4)https://lostineurope.eu/about-lost-in-europe
5)https://www.unimondo.org/Notizie/Mozambico-bambini-scomparsi-e-traffico-d-organi-66292
https://www.30giorni.it/articoli_id_3279_l1.htm
https://www.ilcambiamento.it/articoli/bambini-scomparsi-la-tragica-realta-del-traffico-d-organi
https://dehoniane.it/contents/testimoni/20040701a.htm
https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/CRE-5-2004-03-31-ITM-008_IT.html
6)https://yaledailynews.com/blog/2017/02/21/vaccines-linked-to-mental-disorders-by-yale-study/
https://www.nature.com/articles/srep36943
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/rmv.2538
https://www1.racgp.org.au/ajgp/2020/october/seizures-following-vaccination-in-children
https://www.nature.com/articles/srep36943
7)https://ec.europa.eu/health/documents/community-register/2010/2010051077110/anx_77110_it.pdf
9)https://www.fortunebusinessinsights.com/industry-reports/vaccines-market-101769
10)https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/39449887/
https://www.aspicodv.com/news/depressione-maggiore-e-rischio-suicidio-in-bambini-e-adolescenti/