
Parlando con l’amico Valerio Pignatta su chi si proclama etico ma non lo è, mi ha suggerito il titolo di questo articolo. Il mercato si impadronisce di qualsiasi termine che, se utilizzato per fare soldi o ingannare il prossimo (spesso le due cose sono equivalenti), perde ogni significato e diventa un espediente per venderci di tutto. Parole come ambiente, sostenibilità, democrazia, pace, etica, salute, libertà, non hanno praticamente più senso visto che sono usate per veicolare delle autentiche prese in giro a scopo di lucro o di potere. Uno dei grimaldelli più usati attualmente per raggiungere questi due obiettivi è quello del digitale, forse la truffa più grande fra le varie che ci vengono propinate. Non ci si chiede praticamente nulla, non ci si fanno domande, si accetta tutto quello che ci viene proposto, come se digitale, progresso, tecnologia fossero sinonimi di bene sempre e comunque, senza se e senza ma. E chi non accetta questi dogmi intoccabili è qualcuno da eliminare, prima socialmente e poi se possibile anche fisicamente. Basti vedere che tragica fine hanno fatto tutti i popoli che rifiutavano il “progresso” dei veri selvaggi, che sono così progrediti da svuotare i granai e riempire gli arsenali, essere a un niente dall’apocalisse nucleare e stanno distruggendo lo stesso ambiente che li ospita, quindi suicidandosi.
A questa dittatura del pensiero, che poi ovviamente si traduce in una dittatura vera e propria, non sfugge praticamente nessuno, anche chi in teoria abbellisce le sue attività con termini come etico, sostenibile, green e varia.
Ma chiediamoci chi è veramente etico e sostenibile oggi? Sicuramente chi non delega qualsiasi azione dell’esistenza a un telefono cellulare che è quanto di meno etico, green, sostenibile e amico dell’umanità ci possa essere, per una serie infinita di motivi che basterebbe approfondire anche poco per rendersene conto ma non ci diamo né il tempo, né la volontà di farlo perchè siamo troppo indaffarati a perderlo il tempo. Sicuramente è etico chi pensa che le relazioni dirette fra persone siano l’antidoto contro la totale virtualità che crea alienazione, solitudine e disperazione. Sicuramente è etico chi agisce a livello locale, dato che la famosa globalizzazione è l’esportazione ovunque del veleno lucrativo e di sfruttamento che distrugge tutto ciò che tocca.
Ragionamenti e affermazioni troppo estreme, troppo radicali? Guardatevi i dati anche solo dell’aumento negli ultimi anni di tutte le malattie sociali e psicologiche esistenti fino al suicidio, pure fra i giovani e forse vi renderete conto che la situazione è drammatica, nonostante il bombardamento mediatico per il quale ciò che è profondamente nocivo per l’umanità è invece dipinto come bello, buono e necessario.
Se poi si guarda alla situazione ambientale, allora il dramma si fa ancora più allarmante, quindi di etico, sostenibile, e green non c’è niente che non consideri il locale, il diretto, l’umano, il non virtuale, come elementi fondamentali. Non vi fate ingannare dalle finte belle parole, dagli slogan, dalle pubblicità, guardate i fatti, guardate chi discrimina chi la pensa e agisce diversamente solo perché, ad esempio, non si conforma “all’inevitabile” deriva digitale.
In base a questi fatti valutate il grado di etica, sostenibilità di chiunque e potreste avere sorprese anche da pseudo “etici” insospettabili che ci vorrebbero far credere che loro sono quelli dalla parte “giusta”. La cartina di tornasole da applicare al messaggio di chi si proclama questo e quello, oggi è proprio se aderisce alla dittatura digitale oppure no, il resto sono tutte chiacchiere e prese per i fondelli.
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APPUNTAMENTI DA NON PERDERE
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Vivere bene risparmiando soldi, tempo, lavoro, stress e tutelando ambiente e persone: confronto e dibattito con l’autore.
Info: T. 334 678 1735/ whatsapp: T. 371 343 4447
Domenica 13 aprile dalle 9.30 seminario con Paolo Ermani dal titolo “COME REALIZZARE UN PROGETTO DI ECOVICINATO: ambiente, economia, lavoro, relazioni, autosufficienza alimentare ed energetica”.
L’evento si tiene all’albergo La Pietra, in via XXIV Maggio 69/B a Roccalbegna, in provincia di Grosseto.
Possibilità di pernottamento presso l’Albergo
Pranzo del 13 aprile incluso
Trekking guidato al termine del corso
Info&costi: T. 334 678 1735/ whatsapp: T. 371 343 4447