
L’associazione “I Guardiani del Cielo” O.d.V scrive al sindaco di Udine preoccupata per i filamenti, simili a ragnatele, che cadono dal cielo. Li hanno fatto analizzare e i risultati sono preoccupanti. Pubblichiamo la lettera che hanno mandato al primo cittadino.
“I Guardiani del Cielo” O.d.V.
Piazza Patriarcato 8
33100 Udine – Numero civico: 94160820307
All’onorevole Sindaco e in copia a tutti i consiglieri comunali responsabili
Udine, 4 aprile 2025
Oggetto: Preoccupazione per il fenomeno del declino dei filamenti e richiesta urgente di chiarimenti
Egregio Sindaco,
Vi scriviamo in seguito alle numerose segnalazioni di cittadini preoccupati che hanno trovato sui loro balconi, terrazze, giardini e automobili filamenti di varie dimensioni e spessori che non sembrano essere di origine naturale.
A prima vista, i filamenti rinvenuti assomigliano a ragnatele, ma il loro spessore, la loro lunghezza e la loro consistenza elastica portano a considerare altre possibilità, soprattutto perché in Italia non sono presenti specie animali corrispondenti.
In quanto organizzazione senza scopo di lucro impegnata nella sostenibilità e nella tutela dell’ambiente, abbiamo preso sul serio le segnalazioni quotidiane dei nostri membri e di molti altri cittadini che si chiedono se queste sostanze apparentemente artificiali possano essere potenzialmente dannose per la loro salute.
Abbiamo quindi deciso di informare l’istituzione più vicina al cittadino e responsabile della salute pubblica, ovvero tu. La presenza di queste fibre è stata documentata in tutta Italia e in Europa, in particolare in Germania, Austria, Belgio, Paesi Bassi e Svizzera.
Nel nostro impegno per la salvaguardia del pianeta, ci siamo rivolti a un’organizzazione svizzera che si dedica anche alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica. Con nostra grande sorpresa, abbiamo fatto una scoperta davvero inquietante.
L’organizzazione “WIR – per efficacia – intuizione – rispetto”, fondata e guidata da Christian Oesch, ha condotto uno studio approfondito per un periodo di 22 mesi con scienziati di alto rango e dottori di ricerca provenienti da tutto il mondo. Inclusi:
• Hansjörg Grether – Chimico applicato, Project Manager e Coordinatore della ricerca
• Philipp Zeller – Dottorato di ricerca in fisica presso l’ETH di Zurigo
Lo studio è stato realizzato con ingenti risorse finanziarie (circa 200.000 euro) per analizzare la natura di questi filamenti. Sono stati utilizzati metodi analitici all’avanguardia, quali:
• Spettroscopia infrarossa a trasformata di Fourier (FTIR)
• Spettrometria di massa a plasma accoppiato induttivamente (ICP-MS)
• Microscopia ottica con sezioni micrometriche
• Microscopia elettronica a scansione (SEM) con sezioni
• Pirolisi accoppiata a gascromatografia e spettrometria di massa (Py-GC/MS)
• Gascromatografia-spettrometria di massa (GC/MS)
I risultati di questa ricerca dimostrano chiaramente che i filamenti bianchi rinvenuti dai cittadini in tutta Italia sono fibre cave di poliammide con un diametro interno di 1-3 micrometri e un diametro esterno di circa 4-6 micrometri.
Queste fibre contengono una miscela di oltre 30 diversi composti chimici, tra cui:
• Idrocarburi alifatici, saturi e insaturi
• Idrocarburi aromatici, compresi i derivati del benzene
• Chetone
• Derivati dell’acido acrilico
• Epossidi e derivati dell’istamina
Alcuni di questi composti sono classificati nel Global Molecular Database (GHS) come pericolosi, tossici, irritanti o addirittura infiammabili. L’altra parte non è mai stata catalogata dalla comunità scientifica, il che accresce ulteriormente la nostra preoccupazione.
Informazioni dettagliate sono disponibili qui: www.vereinwir.ch/spinnenfaeden, in particolare nel PDF di presentazione ivi linkato.
A supporto di questa spaventosa scoperta, ci sono due brevetti che dimostrano che le tecnologie corrispondenti esistono e sono state sviluppate sia da aziende private che da agenzie governative:
• EP1755382B1 “Dispositivo e relativo utilizzo per la produzione di fibre polimeriche di dimensioni nanometriche come vettori di principi attivi in agricoltura”
• EP1200653B1 “Mesotubi e nanotubi”
Il fatto che queste indagini siano state condotte senza il sostegno del governo e di loro iniziativa solleva interrogativi preoccupanti.
Alleghiamo alla nostra comunicazione i link al sito web dell’organizzazione esecutrice, che ha reso pubblici i risultati della sua ricerca: www.vereinwir.ch/spinnenfaeden.
Cosa si dovrebbe fare adesso?
È compito del sindaco, in quanto istituzione più vicina al cittadino, informare tutti i livelli superiori della pubblica amministrazione, al fine di sollecitare gli organi di controllo competenti ad effettuare accertamenti sull’aria, l’acqua e il suolo in Italia. Una volta completati questi controlli, ci aspettiamo che i risultati vengano resi pubblici, sia al pubblico sia alla nostra organizzazione per un’ulteriore diffusione.
Solo in questo modo
Tutti noi possiamo assolvere ai nostri doveri pubblici e sociali, proprio come voi, nel vostro ruolo di rappresentanti e servitori dei cittadini.
Vi ringraziamo in anticipo per la vostra tempestiva risposta e vi porgiamo cordiali saluti.
Monica Laneri
Presidente dei Guardiani del Cielo
Claudio Leandri
Vicepresidente dei Guardiani del Cielo
16.04.2025